6 Febbraio 2015

Palse di Porcia – Sito Protostorico di S. Ruffina: la Soprintendenza fa il punto delle campagne di scavo 2010-2011 effettuate lungo la via Vespucci.

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L’ignota porzione centrale del più ampio contesto insediativo protostorico di S. Ruffina, in località Palse di Porcia, rinvenuta a seguito di lavori di potenziamento della rete fognaria ed indagata in due campagne di scavo negli anni 2010-2011,  aveva restituito al patrimonio archeologico dello Stato ben 2866 reperti, documentando la presenza di un ampio abitato con una continuità di vita per un arco cronologico molto esteso, dal VI fino all’inizio del IV secolo a.C.
Di particolare interesse è la presenza nel sito di strutture adibite a produzioni artigianali attestata, anche nel corso delle indagini del 2010-2011, dal ritrovamento di una fossa di scarico, forse pertinente ad una casa-laboratorio, con numerose scorie e una porzione di crogiolo d’impasto, oltre a frammenti di corno con tracce di lavorazione e frammenti di materiale ceramico. Una cinquantina di metri più a nord della fossa è stato invece rinvenuto un particolare complesso di materiali (una quindicina di vasi, fusaiole, piccoli oggetti in bronzo, vaghi in pasta vitrea, manufatti in corno, manufatti litici), tutti alterati, anche pesantemente, dall’azione del calore e frammisti a frustuli carboniosi e sassi calcinati e scoppiati.
Si tratta complessivamente di un importante ritrovamento, di complessa lettura, costituito principalmente da frammenti di ceramica e frammenti di oggetti in bronzo, tra cui diverse tipologie di fibule, alcuni ricomponibili, conservati attualmente in circa 50 casse depositate presso la sede del Nucleo Operativo di Pordenone della Soprintendenza.
Al momento i reperti, una parte dei quali sono stati sottoposti al restauro presso il Laboratorio della Soprintendenza, sono in corso di studio.
Di particolare rilievo tra tutti, un vaso di circa 50 cm di altezza , restaurato con fondi del Comune di Pordenone, non ancora esposto perché in attesa dello studio complessivo dell’intero ritrovamento.
In prospettiva si pensa ad una esposizione al pubblico dei reperti in un più ampio progetto di riallestimento di alcune sale del Museo del Friuli Occidentale di Torre di Pordenone e all’inserimento del Comune di Porcia nel circuito di “Archeopoint”, progetto inaugurato nell’aprile del 2014, con la finalità  di restituire in termini di fruibilità culturale, con conseguente ricaduta turistica, quanto di archeologico è stato rinvenuto nei vari Comuni del territorio pordenonese.
L’importante rinvenimento di Palse è stato presentato al mondo scientifico nel 2014 in occasione della “XLIX Riunione scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria”, nel corso della quale sono state presentate le più recenti indagini e i lavori di ricerca in corso sulle realtà preistoriche e protostoriche del Friuli Venezia Giulia.

Come da MIBACT, Redattrice Carmelina Rubino

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