PORTUALI, film documentario di Perla Sardella
AL CINEMA DAL 3 MARZO 2025

Gli scioperi contro la “nave delle armi”, la sicurezza sul posto di lavoro e la ricerca di un sindacato più attento alle istanze del presente: il racconto della lotta politica del C.A.L.P., il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, svela il sogno di dare forma a un mondo diverso e il prezzo che comporta.
LE PRIME DATE IN SALA:
Lunedì 3 marzo
GENOVA ore 19.30, Club Amici del Cinema – alle 21.15, CineClub Nickelodeon – Presente in sala la regista
FIRENZE ore 19, Cinema La Compagnia – In video-collegamento con la regista
Mercoledì 5 marzo
MILANO ore 21, Cinemino – In video-collegamento con la regista
Giovedì 6 marzo
BOLOGNA ore 21:30, Cinema Galliera – In video-collegamento con la regista
Venerdì 7 marzo
GENOVA ore 21, Cinemino Ad Astra – Presente in sala la regista
Un gruppo di lavoratori del porto di Genova raccolti sotto la sigla autonoma C.A.L.P. (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) si riuniscono in assemblea per discutere sulle difficoltà nel rapportarsi con il sindacato, per denunciare il passaggio delle navi che trasportano armamenti ed esplosivi destinati ai teatri di guerra, per ragionare sulla necessità di fare rete e includere un approccio intersezionale nel loro agire politico. Parte da qui “Portuali” di Perla Sardella e porta al fianco dei camalli, dentro le loro battaglie tuttora attuali: il documentario arriva al cinema in sala – e non solo – da lunedì 3 marzo, distribuito in Italia da OpenDDB, prodotto da Berenice Film con il sostegno di Rosa-Luxemburg-Stiftung Brussels Office e Stiftung Menschenwürde und arbeitswelt, in collaborazione con AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico – dopo l’anteprima mondiale al 65° Festival dei Popoli.
Il film sarà in sala a Genova, dove è stato girato e dove sarà presente in sala la regista, lunedì 3 marzo, alle 19.30 al Club Amici del Cinema e alle 21.30 al CineClub Nickelodeon, e venerdì 7 marzo, alle 21 al Cinemino Ad Astra. Il tour continua poi a Firenze al Cinema La Compagnia alle 19 sempre lunedì 3 marzo, a Milano mercoledì 5 marzo alle 21 al Cinemino, e a Bologna giovedì 6 marzo alle 21.30 al Cinema Galliera – con la regista in video collegamento. Presto saranno annunciate nuove date.
Il documentario racconta le giornate dei lavoratori portuali e il mondo sindacale dall’interno, in uno spaccato delle attività del C.A.L.P., Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, tra il 2019 e il 2023. Gli scioperi contro la “nave delle armi” hanno portato il collettivo a chiedersi che forma possa avere un sindacato più attento alle istanze del presente, dalle richieste di maggiori diritti e sicurezza sul posto di lavoro alla vicinanza a tematiche di genere, ambientali, sociali, nella necessità di convergenza e unione delle domande sociali. Dall’antimilitarismo al dialogo con gli altri portuali del Mediterraneo, il documentario racconta il sogno di dare forma a un mondo diverso, e il prezzo che questa ricerca comporta. Tra le immagini passano costantemente i primi piani in assemblee, la ritualità della vita in comune e riprese d’archivio, elementi che rimettono al centro il lavoro e il conflitto come primo motore di cambiamento nella Storia.
“Portuali è un film nato dalla volontà di esporsi all’irriducibile flagranza della lotta – racconta la regista Perla Sardella – innescando un corpo a corpo con la realtà dove il cinema rinunciasse a strategie affrettate. Trovandomi a confronto con un gruppo interamente maschile, ne ho offerto un ritratto da una prospettiva inattesa, quella della parola, che qui è materia, ritmo, motore di un’azione volta al cambiamento”.
Perla Sardella (Jesi, 1991) vive e lavora a Genova, dove fa anche l’insegnante di scuola superiore. Lavora con immagini fisse e in movimento, e con diversi formati che comprendono il documentario, la fotografia, l’audio e le video-installazioni. I suoi lavori si muovono a cavallo tra sperimentazione e osservazione. Tra i suoi lavori: Please Rewind (2017), Prendere la parola (2019), Le grand viveur (2020), Le Ersilie (2022), Prima Persona Plurale (2023). Vive e lavora a Genova, dove fa anche l’insegnante di scuola superiore.

NOTE DI REGIA
Portuali è un film nato dalla volontà di esporsi all’irriducibile flagranza della lotta, innescando un corpo a corpo con la realtà dove il cinema rinunciasse a strategie affettate. Trovandomi a confronto con un gruppo interamente maschile, ne ho offerto un ritratto da una prospettiva inattesa, quella della parola, che qui è materia, ritmo, motore di un’azione volta al cambiamento. Sento fortemente necessario parlare di antimilitarismo, di lotte sindacali, di come si organizza il dissenso, in un clima che ormai tende a rimuo- vere questi temi, o a gettare su di essi l’ombra della repressione. Anche se il lavoro su questo film comincia ben prima della escalation bellica più recente, si pone fin dall’inizio la necessità di affrontare la tragedia delle aggressioni a corpi e terre in atto in tutto il mondo.
[Perla Sardella]
NOTE DI PRODUZIONE
Portuali si inserisce nel solco storico del cinema di militanza, da sempre ai margini delle strategie produttive tradizionali: è un film che nasce dal basso, all’insegna dell’osservazione e della relazione con i suoi protagonisti, evidentemente interessato a sondare e rielaborare questioni universali e comunitarie, che toccano la quotidianità e la storia del mondo del lavoro in Italia tanto quanto i grandi “fantasmi” contemporanei dell’antimilitarismo e della disobbedienza civile, all’interno di un perimetro locale che diviene, per istanze e per contrapposizioni, riflesso dialettico di un contesto globale. I temi di Portuali sono quelli della cultura movimentista contemporanea, dai diritti sul mondo del lavoro alla relazione scalare tra coscienza individuale e mondo, e come tali sono naturalmente propedeutici al dibattito culturale, al confronto aperto, alla crescita di una comunità democraticamente allargata. Crediamo che negli ultimi anni i film che affrontano le grandi questioni sociali del nostro tempo abbiano ripiegato sulle strategie e sul linguaggio del reportage o dell’inchiesta: Portuali non è né inchiesta né reportage, ma cinema politico capace di testimoniare, a partire dalla sua forma, le istanze e il pensiero di un gruppo di persone calate nella complessità del nostro tempo.
[Marco Longo e Fulvio Lombardi]
Portuali (Dockworkers)
2024, Italia, 81’, documentario
DCP 2K, blu-ray, file ULTRAHD
REGIA, FOTOGRAFIA E MONTAGGIO PERLA SARDELLA
PRODOTTO DA BERENICE FILM
MARCO LONGO e FULVIO LOMBARDI
CON IL SOSTEGNO DI
ROSA LUXEMBURG STIFTUNG (BRUS- SELS OFFICE),STIFTUNG MENSCHERNWÜRDE UND AR- BEITSWELT
IN COLLABORAZIONE CON AAMOD – ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
MONTAGGIO DEL SUONO E MIX MASSIMO MARIANI
ASSISTENTE SILVIA BRIZZI
POSTPRODUZIONE SONORA FULLCODE
COLOR CORRECTION SIMONE MAZZOLENI
SECONDA CAMERA ELENA MELLONCELLI
MUSICHE ALABASTER DE PLUME
CON RUTH GOLLER E MOMOKO GILL
CONSULENTE AL MONTAGGIO VERONICA SCOTTI
CONSULENZA MUSICALE Matteo Casari
ILLUSTRAZIONE LOCANDINA Francesca Smith
DISTRIBUZIONE OPENDBB – Distribuzioni dal basso
In uscita nelle sale italiane il 3 marzo 2025
FESTIVAL/PREMI
05/11/2024 Anteprima Internazionale / Festival dei Popoli 2024
Concorso Italiano
Premio distribuzione in sala “Il Cinemino”
Premio distribuzione in sala “Gli Imperdibili” (ex aequo)
Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa OpenDDB