PROSSIMI APPUNTAMENTI ALLA CASA DEL CINEMA:

 
 

  • 8 ½ E LE DUE VITE DI CATERINA BORATTO

Dal 14 al 16 marzo la Casa del Cinema dedicherà una rassegna all’attrice italiana con la proiezione di quattro film e la presentazione di due testi a lei dedicati. Il 15 marzo, in particolare, sarà l’occasione di dialogare con gli autori dei libri durante un incontro al quale presenzieranno Paolo Virzì e Lina Wertmüller.
 
 

  • LEZIONE DI CINEMA CON MICHAEL RADFORD

Martedì 14 marzo sarà il giorno del regista Michael Radford. Alle ore 18.00, dopo la proiezione del film Il Postino, l’autore britannico terrà una lezione per il pubblico insieme al montatore del film Roberto Perpignani
 
 
Proseguono inoltre gli appuntamenti con le rassegne:
 
RITRATTI. ITALIADOC 2017 (Lunedì 13 marzo)
PAESAGGI CON FIGURE. IL CINEMA DI MICHELANGELO ANTONIONI (Giovedì 16 marzo)
 
La mostra TALENTI INTRECCIATI: VISCONTI, GARBUGLIA, TOSI sarà visibile fino al 23 marzo          
 
CASA DEL CINEMA
Spazio culturale di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale
Gestione Zètema Progetto Cultura
Direzione Giorgio Gosetti
in collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution
sponsor tecnici Deluxe; Kodak
 
INDIRIZZO Largo Marcello Mastroianni, 1
INFO tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it
L’accesso in sala sarà garantito fino ad esaurimento dei posti disponibili
 
PROGRAMMA
LUNEDÌ 13 MARZO
SALA DELUXE  │ 15.00
Paesaggi con figure. Il cinema di Michelangelo Antonioni
ANTONIONI VISTO DA ANTONIONI, 1978, 25’
NOTO MANDORLI VULCANO STROMBOLI CARNEVALE, M. Antonioni, 1992, 8’
SICILIA, M. Antonioni, 1997, 9’
BLOW-UP, M. Antonioni,, 1966, 111’
 
SALA DELUXE  │ 18.00
ZABRISKIE POINT, M. Antonioni, 1970, 105’
MARTEDì 14 MARZO
SALA DELUXE│15.00
8 e ½ e le due vite di Caterina Boratto
Vivere!, Guido Brignone, Italia, 1936
 
SALA DELUXE│16.00
Evento speciale: Lezione di cinema con Michael Radford
IL POSTINO, di Michael Radford (Italia, Francia,  1994, 116′)
a seguire Lezione di Cinema con  Michael Radford e Roberto Perpignani (montatore)
 
MERCOLEDÌ 15  MARZO
SALA DELUXE│15.00
8 e ½ e le due vite di Caterina Boratto
Le orme, Luigi Bazzoni, Italia, 1974
 
SALA DELUXE│17.00
PRESENTAZIONE DEI  LIBRI
Caterina Boratto. Una regalità completa” a cura di Paolo Ceratto e Franco Prono, Daniela Piazza Editore
Fellini 8 1/2, la genesi del film”, di Paolo Grassini, Edizioni ETS, Pisa
Intervengono  gli autori
Con la partecipazione di Paolo Virzì e Lina Wertmüler (tbc)
 
SALA DELUXE│20.30
8 e ½ e le due vite di Caterina Boratto
Salò o le 120 giornate di Sodoma, Pierpaolo Pasolini, Italia, 1975, VM18
 
GIOVEDÌ  16  MARZO
SALA DELUXE│15.00
8 e ½ e le due vite di Caterina Boratto
Chi è più felice di me, Guido Brignone, Italia, 1938
 
SALA DELUXE│17.30
Ritratti. Italiadoc 2017
ERO MALERBA di Toni Trupia 73’
 
 
La Casa del Cinema rende omaggio a Caterina Boratto, la Diva Che Visse Due Volte
 
Dal 14 al 16 marzo 2017
 
 
Il 15 marzo (di 102 anni fa) nasceva a Torino una delle dive più popolari e appartate del cinema italiano, una donna protagonista di vicende da romanzo e un’attrice che visse letteralmente due volte sullo schermo, in periodi molto lontani tra loro.
In occasione del suo anniversario, mercoledì 15 marzo, Casa del Cinema renderà omaggio a Caterina Boratto con la complicità di suo figlio Paolo Ceratto, autore insieme a Franco Prono del volume a lei dedicato (Daniela Piazza Editore) e di Paolo Grassini che nel suo “Fellini 8 ½: la genesi del film” (ETS Edizioni) le dedica un vivido ritratto. Negli stessi giorni (da martedì 14 a giovedì 16 marzo) verranno riproposte alcune delle più significative interpretazioni della diva: dal suo esordio a fianco del tenore Tito Schipa in “Vivere” di Guido Brignone (1936) al poco noto “Le orme” di Luigi Bazzoni (1974) in programma il 14 con la collaborazione di Surf Film, dal celebre“Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini (1975), presentato in collaborazione con la Cineteca di Bologna a conclusione di una giornata a tema dedicata all’attrice (15 marzo), fino ad arrivare al sorprendente “Chi più felice di me!” sempre di Guido Brignone (1938) e di nuovo in coppia con Tito Schipa (16 marzo).
Altera, elegante, discreta e timida nella vita privata, Caterina Boratto approdò al cinema negli anni ’30 dopo aver frequentato il Liceo Musicale e fu immediatamente scelta per un ruolo da protagonista in “Vivere” a fianco di una star internazionale come Tito Schipa, conoscendo un tale successo popolare da indurre la Metro Goldwyn Mayer a proporle un contratto in America. A causa dello scoppio della guerra mondiale, la giovane diva dovette abbandonare l’idea, ma rimase protagonista sugli schermi italiani fino al film “Campo de’fiori” di Mario Bonnard (sceneggiato anche dal giovane Fellini nel 1943). Lontana dalle scene Caterina Boratto si dedicò alla vita privata sposando Armando Ceratto, suo amico d’infanzia e compagno di militanza politica, e si concesse solo una breve apparizione agli inizi degli anni ’50.
Fu invece Federico Fellini a indurla a tornare sullo schermo alla fine del decennio grazie ad una parte in “8 ½”. Questa occasione le aprì una nuova prospettiva in un cinema tanto diverso da quello che aveva conquistato da giovane e le permise di frequentare tutti i generi cinematografici: la commedia musicale con Lina Wertmüller (“Non stuzzicate la zanzara”, 1967), il thriller con Mario Bava (“Diabolik”, 1968), il kolossal con Sidney Pollack (“Ardenne ‘44”, 1969), la satira con Luciano De Crescenzo (“32 dicembre”, 1988). E naturalmente il miglior cinema d’autore di quegli anni con maestri come Pasolini, Dino Risi, Ettore Scola, Franco Brusati e Federico Fellini (che la diresse anche in “Le notti di Cabiria”) il cui incontro rimase il vero snodo della sua doppia vita da diva.

 
 Testo e immagine da Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura

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