Non si ferma la serie di impressionanti scoperte dall’Egitto: oltre quaranta mummie, ritrovate a Tuna el-Gebel (presso l’attuale città di Mallawi nel governatorato di Minya; si tratta della necropoli di Hermopolis Magna, l’odierna el-Ashmunein), sono state rivelate alla stampa e a un pubblico comprendente ambasciatori provenienti da 11 Paesi. Ad effettuare la scoperta, una missione congiunta del Ministero delle Antichità Egizie e del Centro di Ricerche per gli Studi Archeologici della locale Università di Minya.
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Durante la conferenza stampa, il Ministro delle Antichità Egizie Khaled el-Enany ha riferito della scoperta di due tombe scavate nella roccia, luogo di sepoltura in epoca tolemaica (323-30 a.C.). Al loro interno si sono ritrovate mummie di diverse dimensioni: oltre quaranta, delle quali dieci relative a bambini, ma più in generale sono presenti individui di genere ed età differenti.
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Sono tutte in buono stato di conservazione: si segnalano mummie di uomini e donne, alcune delle quali conservano nelle bende frammenti della copertura in cartonnage, mummie di bambini avvolte in lino o decorate in demotico. Secondo il ministro si tratterebbe di sepolture di una famiglia appartenente alla classe media agiata. Si tratta della terza scoperta annunciata qui da quando ha preso servizio come Ministro.
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Il dottor Mostafa Waziri, Segretario Generale del Supremo Consiglio delle Antichità Egizie, ha riferito pure del ritrovamento di frammenti di ostraka e papiri, che potranno contribuire alla determinazione della datazione delle sepolture.
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Le due tombe costituiscono un vero e proprio labirinto, e i metodi utilizzati per seppellire le mummie differiscono: alcune si trovano in sarcofagi di pietra o legno, altre furono sepellite nella sabbia, nei pavimenti delle tombe stesse o all’interno di nicchie.
A capo della missione archeologica al lavoro a Tuna el-Gebel è il dottor Wagdi Ramadan: questa esordì con la scoperta nel febbraio del 2018 di una tomba scavata nella roccia e composta di un corridoio che apriva verso una camera contenente sepolture; un’ulteriore camera fu ritrovata sul lato occidentale (contenente mummie e sarcofagi in pietra) mentre a settentrione una terza camera mostrava sarcofagi in pietra all’interno di nicchie. Il dottor Ramadan ha altresì indicato come le sepolture sarebbero state utilizzate già dal Periodo Tardo e fino al periodo bizantino.
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Le novità dall’Egitto non si esauriranno però di sicuro qui, e anzi il Ministro Khaled el-Enany ha già preannunciato che nell’anno a venire assisteremo a un numero di scoperte addirittura maggiore che in quello precedente.

Link: Ministry of Egyptian Antiquities 1, 2, 3, 4; National Geographic Italia; DjedMedu; CNN; Guardian; Daily Mail; Ahram online; Egypt Today 1, 2.