Riapre il Museo Archeologico Statale di Arcevia – direttrice Claudia Casavecchia – con un nuovo volto e allestimenti pensati in un’ottica di accessibilità e inclusività

Il 20 aprile riapre al pubblico il Museo Archeologico Statale di Arcevia dopo la chiusura per lavori di riallestimento. Il direttore della Direzione Regionale Musei Marche, Luigi Gallo, sottolinea che

“Arcevia, situata nell’entroterra marchigiano, è una realtà nota, da più di un secolo, all’intera comunità scientifica italiana e internazionale. Pensiamo, ad esempio, all’elmo di tipo Montefortino che prende il nome proprio dagli elmi gallici trovati nella necropoli di Arcevia; o alle corone, conservate al MAN Marche, esposte alle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra Tota Italia nel 2021, dove hanno attirato l’attenzione per la loro meravigliosa fattura. Si pensi anche al fossato eneolitico di Conelle, una delle più antiche opere difensive artificiali; al sito dell’età del Bronzo di Monte Croce Guardia che è, tutt’oggi, oggetto di scavi e di studi. Il museo di Arcevia racconta non solo la storia antica del territorio, ma è anche il simbolo di una vivace cultura locale: ospitato all’interno dell’ex convento di San Francesco del XIII secolo con affreschi del XVI secolo nel chiostro, espone parte della collezione in una elegante cornice che, grazie ad un restauro e ripristino delle originarie cromie settecentesche, crea un ambiente museale che dal passato è in continuo dialogo con il presente.”

Il museo si mostra al pubblico con delle novità rispetto al precedente allestimento. La direttrice del Museo, Claudia Casavecchia, racconta:

“Una collega, alcuni giorni fa, mi ha chiesto di parlarle dei lavori al museo. Io ho iniziato con la descrizione dei supporti delle didascalie. Effettivamente racchiudono l’idea alla base del nuovo allestimento: accessibilità e inclusività. Sono didascalie in italiano e in inglese, hanno lo spazio per agganciare un reperto (originale o in copia) utile alla lettura tattile con la relativa didascalia in Braille (italiano e inglese) e hanno un’altezza tale da permettere una lettura tattile anche a chi è in sedia a rotelle. La progettazione del nuovo allestimento che arriverà a compimento con la sistemazione delle vetrine e della relativa esposizione dei reperti di Montefortino, parte proprio dall’esigenza di raccontare le ricchezze archeologiche del territorio arceviese esposte in museo ad un più ampio target di pubblico. Il primo passo è stata la realizzazione di una veste grafica più accessibile. La conclusione, grazie ai fondi del PNRR, sarà un museo archeologico fruibile a più tipologie di disabilità, ma che allo stesso tempo, renderà il racconto museale un’esperienza più completa per tutti.”

Anche l’archeologa Amanda Zanone, curatrice delle collezioni, evidenzia che

“il Museo riapre al pubblico con un nuovo volto a seguito di importanti lavori di revisione degli spazi e del percorso espositivo che hanno previsto la riscrittura della narrazione museale sul piano scientifico, grafico e divulgativo con uno sguardo costantemente attento alle esigenze di una piena accessibilità” aggiungendo che “si è cercato, attraverso una strategia selettiva e ragionata, di costruire un percorso archeologico fluido, caratterizzato da una lettura integrata tra cultura materiale e l’ambiente che l’ha prodotta per restituire al territorio le componenti della sua storia. La narrazione si arricchisce di aggiornamenti scientifici e di nuovi dati. La documentazione fotografica restituisce momenti della ricerca archeologica. L’apparato grafico e le ricostruzioni consentono di visualizzare un paesaggio preistorico dell’ultima glaciazione o la vita in un villaggio del Bronzo finale, ma anche l’archeologo al lavoro intento a ricomporre la forma delle cose. Tra le novità, per la prima volta vengono esposti al Museo di Arcevia la preziosa parure di ori e parte del corredo della tomba XXIII proveniente dalla straordinaria necropoli di Montefortino”.

Il Museo dal 20 aprile sarà aperto tutti i giorni con il seguente orario: lunedì, martedì, venerdì e sabato mattina dalle 8.30 alle 13.00, mercoledì e giovedì dalle 14.00 alle 19.00. Nei giorni festivi seguirà i seguenti orari di apertura: prima e seconda domenica del mese dalle 14.00 alle 19.00, altre domeniche e festivi dalle 8.30 alle 13.00 (info e prenotazioni: drm-mar.arcevia@cultura.gov.it; tel. 07319622)

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Il Museo Archeologico Statale di Arcevia riapre all’insegna del concept “l’archeologia per tutti”.

Il principio alla base dei lavori di riallestimento è stata ed è la volontà di rendere la narrazione museale accessibile ad un target sempre più ampio di pubblico e il 20 aprile sarà l’inaugurazione non solo della nuova veste museale, ma anche di un primo e importante passo verso un nuovo modo di vivere e di raccontare il museo archeologico.   

Già da tempo il museo è inserito nella web-app izi travel che permette la fruizione di informazioni e audioguide dai propri device. Ora, non solo è disponibile la versione in inglese delle informazioni (che saranno fruibili sia dalla web app tramite QR-code, sia con fogli di sala), ma, grazie anche ad un continuo dialogo con il Museo Tattile Statale Omero, la comunicazione del racconto museale è stata implementata grazie ad una veste grafica dei pannelli esposti che tiene conto delle regole di accessibilità e da didascalie in Braille di reperti la cui copia, che verrà agganciata alle rispettive vetrine, permetterà la fruizione del museo anche al pubblico non vedente.  

Un ulteriore passo, con i fondi del PNRR, fornirà il museo di un secondo servoscala per un accesso più agevolato con sedia a rotelle e vedrà una serie di servizi e forniture che adegueranno il museo alla più ampia accessibilità.   

Il nuovo allestimento nasce da una revisione scientifica che ha aggiornato ed implementato la collezione museale: saranno esposti per la prima volta i gioielli in oro e parte del corredo della tomba XXIII rinvenuta nella necropoli Montefortino di Arcevia e saranno fruibili novità provenienti dagli scavi di Monte Croce Guardia diretti dal prof. Andrea Cardarelli dell’Università Sapienza di Roma su concessione della Soprintendenza ABAP AN PU. 

All’interno degli spazi è presente, inoltre, un’aula didattica che potrà all’occorrenza ospitare mostre temporanee.  

Un’attenzione particolare è stata riservata anche ai locali che ospitano il museo: a partire dagli studi sull’edificio, saggi stratigrafici hanno permesso di recuperare le originarie cromie delle pareti risalenti alla metà del XVIII secolo, ripristinate e valorizzate grazie ad un’adeguata illuminazione che mette in risalto anche le decorazioni in stucco degli ambienti.

Testi (17 e 20 Aprile 2023) e immagini dall’Ufficio Comunicazione e Promozione del Ministero della Cultura e della Direzione Regionale Musei Marche

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