RUBENS A GENOVA

Genova, Palazzo Ducale
6 ottobre 2022 – prorogata fino al 5 febbraio 2023

a cura di Nils Büttner e Anna Orlando

Genova, 30 giugno 2022. Palazzo Ducale di Genova ospita, dal 6 ottobre 2022 e prorogata fino al 5 febbraio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza del massimo pittore barocco di sempre: Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.
La mostra è prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa, con il supporto e la partecipazione dello Sponsor unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A. Il progetto nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622).
La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlandoindependent scholar genovese, co-curatrice della mostra L’Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.
 
Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.
Jans Wildens e Cornelis De Wael, Veduta di palazzi con figure
Olio su tela, cm 120 x 167. Collezione privata
In mostra sono presentate più di 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti oltre venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, che si sommano a quelli presenti in città, giungendo così a un numero come non vi era dalla fine del Settecento a Genova; da quando, cioè, la crisi dell’aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un’inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo.
A partire dal nucleo rubensiano, il racconto del contesto culturale e artistico della città nell’epoca del suo maggiore splendore viene completato da dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso); che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola e Bernardo Castello), o con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders).
Disegni, incisioni, arazzi, arredi, volumi antichi, perfino abiti, accessori femminili e gioielli consentono di celebrare la grandiosità di una capitale artistica visitata da uno dei maggiori artisti di tutti i tempi e confermano quell’appellativo di Superba che fu dato a Genova.
Ambito fiammingo, fine sec. XVI, Bottone-gioiello
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Tesoro dei Granduchi,
Inv. Tesoro dei Granduchi Gemme 1921-2507
Con Rubens e attraverso ciò che vide e conobbe, con testimoni d’eccezione quali sono le opere d’arte e grazie a un allestimento elegante e coinvolgente dello Studio GTRF Tortelli Frassoni Associati, viene raccontata la storia della Repubblica di Genova all’apice della sua potenza quando, all’inizio del Seicento, conobbe un periodo di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.
L’immagine coordinata della mostra sarà realizzata dallo studio Tassinari/Vetta.
Peter Paul Rubens, Violante Maria Spinola Serra, 1606-1607 circa
Olio su tela, cm 150 x 105 © The Faringdon Collection Trust, Buscot Park, Oxfordshire
Tra le opere che tornano a Genova, città per cui il genio barocco le creò eseguendole per i più ricchi tra i genovesi di allora, si possono menzionare il Ritratto di Violante Maria Spinola Serra del Faringdon Collection Trust, eccezionalmente staccata dalle pareti della meravigliosa dimora di Buscot Park nell’Oxfordshire in Inghilterra: una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile.
Tra gli altri “ritorni a casa”, anche il San Sebastiano di collezione privata europea, mai esposto in Italia e recentemente ritrovato e che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola.
Rubens a Genova
Peter Paul Rubens, Autoritratto, 1604 circa
Olio su carta applicata su tela, cm 49,5 x 39,5
Collezione privata, long term loan alla Rubenshuis di Anversa
È esposto per la prima volta in Italia anche il giovanile Autoritratto, con un Rubens all’incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa e che eccezionalmente torna nel Paese dove fu eseguito, intorno al 1604.
Alla base del progetto vi è un lungo percorso di studi e approfondimenti scientifici da parte dei curatori, nonché il supporto di un prestigioso comitato scientifico onorario internazionale, composto dai massimi conoscitori della materia. Oltre a loro, un consistente numero di studiosi di diversi Paesi e istituzioni partecipa con specifici contributi al ricco catalogo edito da Electa, che pubblica anche le guide alla mostra e alla Genova di Rubens.
La mostra gode della collaborazione della Città di Anversa e del Centrum Rubenianum di Anversa, dell’Ambasciata del Belgio in Italia, del Consolato Onorario del Belgio a Genova, della Città di Mantova, di VisitFlanders, nonché della Camera di Commercio di Genova.
Il Comune sta lavorando ad attivare altre partnership istituzionali con altri enti e città italiani ed europei.
L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale è l’occasione per attivare un progetto di grande rilievo, dal titolo Rubens 22. A Network ideato e curato da Anna Orlando; di fatto la più importante rete culturale mai attivata a Genova intorno a un singolo artista. All’insegna di Rubens e del suo speciale rapporto con la città, sono coinvolte oltre 25 realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova all’Accademia Ligustica di Belle Arti, da Banca e Fondazione Carige a Palazzo della Meridiana, dall’Università degli Studi di Genova alla Fondazione Teatro Carlo Felice, insieme all’Arcidiocesi e a molti altri. Si tratta di una fitta rete di collaborazioni, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi.
In città, inoltre, il visitatore potrà seguire un vero e proprio itinerario rubensiano alla scoperta dei capolavori nelle loro sedi permanenti, come le due pale d’altare della Chiesa del Gesù – La Circoncisione del 1605 e I miracoli del beato Ignazio di Loyola del 1620 – a pochi passi da Palazzo Ducale, tuttora collocate sugli altari d’origine. E ancora, lo spettacolare Ritratto di Gio. Carlo Doria a cavallo della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, uno delle più monumentali effigi celebrative dell’Età Barocca. L’itinerario in città sarà segnalato con veri e propri focus, a completamento del racconto narrato dalla mostra di Palazzo Ducale e toccherà anche i palazzi cinquecenteschi che Rubens certamente visitò, entrando in contatto diretto con i proprietari e riproducendoli poi nel suo celebre libro nell’edizione del 1622 e di quella immediatamente successiva (1626 circa), entrambe esposte in originale in mostra.
Nel quadro delle iniziative cittadine si segnala, nel giugno del 2023, la finale di Ocean Race, il maggior evento velistico internazionale che prenderà avvio da Alicante nel 2022. La città si prepara a questo importante appuntamento con una serie di eventi che presentano Genova al mondo. Rubens a Genova e il progetto Rubens 22. A Network fanno parte del programma culturale di Ocean Race.
#GenovaRubens è l’hashtag attraverso il quale è possibile promuovere la mostra e rendere “riconoscibile” l’iniziativa sui social. Sul sito www.palazzoducale.genova.it si possono seguire tutti gli aggiornamenti sulla mostra e su Rubens 22. A Network.

Sponsor unico della mostra e dell’intero progetto di Network è Rimorchiatori Riuniti S.p.A., tra i leader mondiali nel rimorchio portuale. Il Gruppo ha voluto sostenere questo importante progetto artistico e cultuale per celebrare, insieme alla città dove è nato e ha sede, i suoi primi 100 anni di storia.

prorogata fino al 5 febbraio 2023
la mostra

RUBENS A GENOVA

Genova, Palazzo Ducale
6 ottobre 2022 – fino al 5 febbraio 2023

due settimane in più per ammirare capolavori di Pietro Paolo Rubens (1577–1640) e scoprire il suo rapporto con la città ligure, che visitò più volte tra il 1600 e il 1607.

Genova, 27 dicembre 2022. Grande il successo di pubblico e straordinaria l’attenzione della stampa per la mostra in corso a Palazzo Ducale a Genova, la cui chiusura era inizialmente prevista per il 22 gennaio 2023 e adesso prorogata fino al 5 febbraio.

Quasi 40mila i visitatori dall’apertura della mostra, avvenuta lo scorso 6 ottobre, cifra che sarà superata durante le festività natalizie e di inizio anno.

La proroga della mostra, oltre a un’opportunità per la città e i turisti, risponde anche all’interesse riscontrato presso le scuole, consentendo di continuare a organizzare la visita anche dopo le festività di inizio anno, con la ripresa delle lezioni.

Rubens a Genova, a cura di Nils Büttner e Anna Orlando, è prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa, e grazie al supporto e alla partecipazione dello Sponsor Unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A.

Sedici le sezioni della mostra dove sono esposti insieme a dipinti anche disegni, arazzi, arredi, accessori preziosi e volumi antichi. Oltre cento opere, tra cui trenta ascrivibili all’universo artistico di Rubens, a dimostrare la grandezza della città ligure visitata da uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. Una selezione che conferma quell’appellativo di Superba dato a Genova, dove Rubens ha soggiornato più volte tra il 1600 e il 1607. Una scelta che consente, inoltre, di ripercorrere e in molti casi di ricomporre i rapporti con il patriziato genovese, che si sono protratti anche dopo il ritorno ad Anversa del maestro.

Il Ministero della Cultura ha riconosciuto il rilevante interesse culturale e scientifico della mostra, aggiungendo una particolare menzione “per il rapporto che l’esposizione intesse con il territorio attraverso una serie di iniziative che vedono il coinvolgimento di musei di Genova e altre istituzioni pubbliche e private”. In effetti, di grande rilievo il progetto Genova per Rubens. A Network, ideato e curato da Anna Orlando: una fitta rete di collaborazioni che ha consentito di comporre focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi intorno alla figura di Rubens.

Tre i volumi pubblicati da Electa in occasione della mostra, con la curatela di Anna Orlando: il catalogo, anche a cura di Nils Büttner, presenta tutte le novità e le scoperte di attribuzione dovute alle nuove ricerche e gli importanti aggiornamenti frutto della preparazione dell’esposizione; la guida alla mostra; la guida A Genova con Rubens che accompagna nell’itinerario rubensiano alla scoperta dei capolavori nei  palazzi genovesi e nelle chiese che certamente Rubens visitò.
Abscondita ha pubblicato Palazzi di Genova, a cura di Anna Orlando, il volume che Pietro Paolo Rubens, già stabilitosi ad Anversa, editò a proprie spese nel 1622 e di cui ricorrono i 400 anni dalla pubblicazione.

La mostra è aperta tutti i giorni con i seguenti orari:

lunedì > dalle 14 alle 19. La mattina la mostra apre su richiesta per gruppi scolastici

martedì, mercoledì, giovedì > dalle 9 alle 19

venerdì > dalle 9 alle 21
sabato > dalle 10 alle 20

domenica > dalle 10 alle 19

La mostra resta aperta sabato 31 dicembre dalle 9 alle 2 di notte, domenica 1 gennaio dalla 10 alle 19 e lunedì 2 gennaio anche dal mattino: dalle 10 alle 20.

Per ulteriori informazioni:
www.palazzoducale.genova.it

Testo e immagini dall’Ufficio Stampa Electa. Aggiornato il 27 dicembre 2022.

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