27 Luglio 2015
Uno scheletro con teschio allungato è stato ritrovato ad Arkaim, vicino Chelyabinsk. Il luogo è anche noto come la Stonehenge russa. I resti appartengono a una donna forse proveniente dalla tribù dei Sarmati e vissuta tra il secondo e il terzo secolo d. C. I Sarmati abitavano l’area tra Ucraina, Kazakhstan e Russia.
Ci sono state molte speculazioni circa il teschio, associato agli alieni in alcune teorie: in realtà, un cranio di questo tipo è tipicamente il risultato di una deformazione praticata artificialmente. La pratica di deformare il cranio è antichissima e diffusa per svariati motivi fino al secolo scorso, tanto nel Vecchio come nel Nuovo Mondo. In questo caso, secondo gli archeologi la deformazione sarebbe stata praticata con una corda applicata alla testa dei bambini, come da tradizione.
Link: Archaeology News Network via Daily Mail; The Mirror.
Chelyabinsk Oblast, da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da e di TUBS ( ).