25 Maggio 2016
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Archeologi dell’Università di York e del Centre Camille Jullian di Aix-en-Provence hanno intrapreso un’opera di scansione di raffigurazioni di animali presso il rifugio roccioso di Abri Faravel, situato sulle Alpi francesi meridionali a 2133 metri sul livello del mare.
Il luogo ha visto la presenza umana a partire dal Mesolitico e fino ad epoca medievale: le pitture rupestri costituiscono le raffigurazioni di animali preistoriche ad altitudine più elevata in Europa.
Nel sito è perciò possibile ritrovare pure complesse strutture dell’Età del Bronzo ad alta quota, manufatti per Mesolitico e Neolitico, ceramiche dell’Età del Ferro, una fibula romana e oggetti in metallo di epoca medievale.

Lo studio “Interpreting the Rock Paintings of Abri Faravel: laser and white-light scanning at 2,133m in the southern French Alps”, di K. Walsh, F. Mocci, C. Defrasne, V. Dumas e A. Masinton, è stato pubblicato su Internet Archaeology.
Link: Internet Archaeology; AlphaGalileoEurekAlert! via University of York.
Figura 2. Le rappresentazioni ad Abri Faravel, a) normale illuminazione; b) zoom e immagine potenziata. Foto e potenziamento, C. Defrasne, CC BY 3.0.

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