Link: Nazioni Unite; CNN; Archaeology News Network via Washington Examiner; Archaeology News Network via Associated Press; Il Secolo XIX; AskaNews
Il leone in orice di Al-lāt, che si trovava all’entrata del tempio di Bel, secondo secolo d. C. Foto da Wikipedia, CC BY-SA 4.0, caricata da e di Mappo.
Continuano le distruzioni a Palmira, dopo quelle rese note il 22 Giugno e riguardanti le tombe del del dotto Sufi Nizar Abu Bahaa Eddine, che visse nella città 500 anni fa, e di Mohammad Bin Ali, discendente dell’Imam Ali, cugino del profeta Maometto e santo Sciita.Questa volta sono stati distrutti manufatti inestimabili, tra i quali il celebre leone di orice di Al-lāt, che si trovava all’entrata del tempio di Bel, scoperto nel 1977 e datato al secondo secolo d. C.
Pronta la condanna da parte dell’UNESCO. Altri siti siriani sarebbero stati saccheggiati a tal punto da non possedere più valore storico e archeologico.