Bruno Segre. L’uomo che non si arrende, documentario di Daniele Segre: Bruno Segre non si è mai arreso. È stato partigiano, giornalista, avvocato e politico
Bruno Segre
BrowsingL’Avv. Bruno Segre è nato a Torino il 4 settembre 1918. Il 20 settembre 1870, il capitano Giacomo Segre, fratello del nonno – l’avvocato Emanuele Segre – apre con la sua artiglieria la breccia di Porta Pia, liberando Roma. In Italia con le leggi razziali a Bruno Segre non era permesso esercitare la professione di avvocato, e in quegli anni si guadagnava da vivere dando lezioni private, compilando tesi di laurea e collaborando a settimanali di novelle. Il 21 dicembre 1942 viene arrestato per “disfattismo politico” e trascorre oltre tre mesi in carcere, mentre suo padre viene internato in Abruzzo. Nel settembre 1944 viene catturato e rinchiuso nella caserma di via Asti e poi trasferito nelle carceri giudiziarie “Le Nuove”. Entra a far parte della resistenza armata arruolandosi nella 1a divisione alpina “Giustizia e Libertà”. Il 31 agosto 1949 difende il primo obiettore di coscienza in Italia, Pietro Pinna, dinanzi al tribunale militare di Torino. Un’importante battaglia politico-legale è stata anche quella per il divorzio, insieme all’onorevole Loris Fortuna. Dal 1949 al 2018 partecipa e scrive sulla rivista “L’incontro”, un mensile indipendente contro l’intolleranza religiosa e il razzismo. Dal 1975 al 1980 è capogruppo del Partito Socialista Italiano nel Consiglio Comunale di Torino, ma esce dal Psi all’epoca di Bettino Craxi. Fino al 2023, in occasione del 25 aprile, è intervenuto dal palco di piazza Castello a Torino per difendere i valori dell’antifascismo, dove ha avuto origine l’incontro e il documentario di Daniele Segre.
Testo e foto dall’Ufficio stampa OpenDDB.