La valanga azzurra, docufilm di Giovanni Veronesi, è il racconto di una pagina dello sport italiano degli anni ’70, dello sci alpino
Gustavo Thoeni
BrowsingGustavo Thoeni: il campionissimo, classe pura e cristallina come le placide acque di un laghetto alpino. La sua sciata una danza da gustarsi sulle note del “Bolero” di Ravel, il suo “passo spinta” leggenda. Fuoriclasse autentico, Gustavo Thoeni è uno dei più grandi campioni di tutti i tempi nella storia dello sci alpino, grazie alle quattro Coppe del Mondo (1971-1972-1973-1975), ai due successi nei Mondiali di St Moritz del 1974, e alla medaglia d’oro nel gigante alle Olimpiadi di Sapporo del 1972. Ha vinto ben ventiquattro gare di coppa del Mondo: alle olimpiadi ha anche conquistato due argenti (Sapporo ‘72 e Innsbruck ‘76). L’uomo dei record è nella storia anche per essere stato il primo italiano a vincere una gara di Coppa del Mondo (Gigante a Val d’Isère l’11 dicembre del 1969), il primo italiano a vincere uno slalom speciale, e il primo italiano a vincere uno slalom gigante, nonché il primo sciatore in assoluto a vincere una combinata e uno slalom parallelo, quello più importante, che in Val Gardena gli consegnò la Coppa del Mondo del 1975. Il suo stile riservato è un modello di limpidezza, lealtà, rispetto, e serietà. La sua è la grandezza dei semplici. Gustavo Thoeni è uno di quei campioni senza tempo che meglio incarnano i valori dello sport. Attorno a lui è nata una squadra che ha segnato un’epoca. Da allenatore ha guidato Alberto Tomba sui binari dei suoi stessi trionfi. È sposato da mezzo secolo con la sua meravigliosa Ingrid, e sono nonni di dodici nipoti.
Testo dall’Ufficio Stampa Fosforo Press.