Upshot, film di Maha Haj: una coppia che si ritira in una fattoria isolata, dove si dedica al lavoro dei campi
Mediterranean Fever, di Maha Haj: Waleed è uno scrittore palestinese che vive ad Haifa, depresso da un blocco creativo
Maha Haj è nata a Nazareth nel 1970. Si è laureata in letteratura inglese e araba presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. La sua esperienza cinematografica deriva soprattutto dal suo lavoro come scenografa nelle produzioni “Il tempo che ci rimane” (2009) e “Il paradiso probabilmente” (2019) di Elia Suleiman, “The Attack” (2012) e “L’insulto” (2017) di Ziad Douairi e “On the Hill” di Rafael Natjari.
Il debutto alla regia di Maha Haj è avvenuto nel 2009 con il cortometraggio “Oranges”, con cui ha vinto il Premio del Pubblico al Montpellier Mediterranean Film Festival. È poi seguito il documentario “Behind These Walls” (2010).
Nel 2015 ha girato il suo primo lungometraggio, “Personal Affairs” che è entrato nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2016 “Un Certain Regard” e acclamato dalla critica. Il film ha anche vinto il premio per il miglior lungometraggio dell’Haifa Film Festival nel 2016 e, tra gli altri, il premio della critica del Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier.
Il suo secondo lungometraggio “Mediterranean Fever” ha debuttato al Festival di Cannes nel 2022 nella selezione ufficiale Un Certain Regard, dove ha ottenuto il premio per la migliore sceneggiatura,
Testi [1] e [2] dagli Uffici Stampa Di Milla Macchiavelli e Studio Sottocorno.
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