Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA vi aspetta per condividere con grandi e piccoli la sua programmazione culturale del prossimo week-end di maggio dedicata al tema “Uso di fiori, piante e frutta nell’Antichità”
Sabato 27 maggio ore 17:00 visite guidate tematiche
Domenica 28 maggio ore 11:30 approfondimenti guidati a cura di un archeologo
27 Maggio 2017 Il Melograno di Persefone
Per i bambini, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto dedica laboratori il sabato pomeriggio alle ore 17:00 con visita guidata nelle sale dedicate alla conoscenza dei fiori e delle piante nell’Antichità e a seguire attività didattica di manipolazione creativa.

Il melograno di Persefone:laboratorio didattico legato al tema della natura e dei suoi frutti. Dopo visita guidata tematica e il racconto del mito di Ade e Persefone, i bambini saranno coinvolti nella produzione di un affresco ad imitazione di quelli parietali delle tombe tarantine che rappresentano il melograno, simbolo di Persefone.
Durata 2 ore. Età 5/12 anni. Euro 8,00 a bambino.
Prenotazione obbligatoria.
28 Maggio 2017 : Fiori e frutti nella decorazione della collezione degli Ori di Taranto
Tariffa intera: 13,00 euro (ingresso al Museo+visita guidata)
Tariffa ridotta 9,00 euro.
Prenotazione vivamente consigliata
Info e prenotazioni: Tel 099 4538639
e-mail: prenotazioni@novaapulia.it

Il 25 maggio apre al pubblico, presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, la mostra fotografica, documentaria e multimediale

“L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni.
Dopo l’apertura a Roma negli spazi espositivi dell’Auditorium Parco della Musica e la successiva tappa nelle sale del Museo archeologico dell’Antica Capua a Santa Maria di Capua Vetere, la mostra approda in Puglia.

Data di inaugurazione:
giovedì 25 maggio 2017
ingresso libero dalle 17.00 alle 19.00 fino ad esaurimento posti

Mostra aperta al pubblico fino al 3 settembre 2017.

Spazio espositivo: Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA.

Dal 26 maggio 2017 si accederà alla mostra acquistando il biglietto di ingresso del Museo.

Una mostra che intende sancire la riscoperta e la restituzione al Paese dell’intero itinerariodella prima grande via europea, da Roma a Brindisi, percorsa a piedi nell’estate 2015, a 2327 anni dall’inizio della sua costruzione da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon.

L’allestimento della mostra al Museo Archeologico Nazionale di Taranto si integra armoniosamente con l’esposizione permanente del museo. Museo ad autonomia speciale tra i musei nazionali più importanti d’Italia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto racconta la città di Taranto ed il suo territorio attraverso i suoi reperti.

La conquista di Taranto, infatti, e la sua progressiva e lenta romanizzazione hanno avuto come protagonista la via Appia, il cui tracciato segue l’espansione della res publica sino a Brindisi.

Caposaldo del rapporto fra Oriente ed Occidente, Taranto è stata un tramite fondamentale per la cultura, i commerci e le produzioni tra Magna Grecia, Etruria e Roma sin dall’arcaismo.

Nel territorio ionico l’Appia è stata percorsa dagli eserciti di Pirro e di Annibale.

Nel medioevo e sino al XX secolo il suo tracciato è stato vivo e attivo e ha costituito un elemento fondamentale nell’organizzazione del territorio tarantino.

È compito di ciascuno di noi, come cittadini, restituire alla Res Publica questo bene scandalosamente abbandonato, ma ancora capace – dopo ventitré secoli – di riconnettere il Sud al resto del Paese e di indicare all’Italia il suo ruolo mediterraneo. Appia è anche un marchio, un “brand” di formidabile richiamo internazionale. Un portale di meraviglie nascoste decisamente più vario e di gran lunga più antico del Cammino di Santiago, spiega Rumiz.

La mostra, promossa dal Servizio II del Segretariato Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nell’ambito del progetto Appia Regina Viarum – Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano dell’Appia, prodotta dalla Società Geografica Italiana Onlus, patrocinata
dall’ Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, è un invito alla scoperta, attraverso gli scatti di Riccardo Carnovalini, le fotografie di Antonio Politano (realizzate per il National Geographic Italia) e i filmati “on the road” di Alessandro Scillitani; la mostra si svolge come un rotolo di pergamena, capace di farci avanzare nel tempo e nello spazio allo stesso modo della colonna traiana, accompagnata dalla traccia della linea con l’indicazione delle città, delle stationes, dei ponti, fiumi e dei passi attraversati. Oltre alle foto, ai filmati e alle musiche originali di Alfredo Lacosegliaz, comprende mappe antiche e moderne, la tracciatura del percorso in tappe su un grande plastico dell’Italia meridionale, fotografie e documenti provenienti dagli Archivi della Società Geografica Italiana Onlus e infine un cippo in pietra che riporta scolpito il simbolo composto dalle lettere APPIA adottato come segnavia del cammino dal MiBACT nell’ambito del progetto Appia.

Percorrendo la mostra si potrà rivivere un’avventura che attraversa i Colli Albani, passa sotto i Monti Lepini con le fortezze preromane sugli strapiombi, lungo i boscosi Ausoni che hanno dato all’Italia il nome antico e ai piedi dei cavernosi Aurunci dalle spettacolari fioriture a picco sul mare. Ci guida nella Campania Felix, sui monti del Lupo e del Picchio e gli altri della costellazione sannitica, nell’ Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri e degli Japigi fino all’Apulia della grande sete.

L’Appia è la prima grande strada d’Europa, volta al Mediterraneo, percorribile nei due sensi e capace di connettere le tre grandi religioni e di mettere in rete le città da Roma a Brindisi.L’Appia ha un grande potenziale economico e turistico, è un monumento diffuso di richiamo internazionale, adatto ad un turismo sostenibile e attento.

L’Appia è la prima grande strada d’Europa, volta al Mediterraneo, percorribile nei due sensi e capace di connettere le tre grandi religioni e di mettere in rete le città da Roma a Brindisi.L’Appia ha un grande potenziale economico e turistico, è un monumento diffuso di richiamo internazionale, adatto ad un turismo sostenibile e attento.

Una produzione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Società Geografica Italiana Onlus. In collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Con il patrocinio dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia

Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA

Via Cavour n. 10 74123 Taranto

Website: http://www.museotaranto.org

Info: tel. 099 4538639

E-mail: museo.taranto@novaapulia.it

Mostra aperta tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30

Si accederà alla mostra acquistando il biglietto di ingresso del Museo.

Recital di Andrea Monarda, chitarra

Programma: Federico Moreno – Torroba Suite Castellana (Fandanguillo – Arada – Danza), Romance de los pinos Heitor Villa – Lobos Prèlude n. 1, Études n. 8, 11 et 12

Manuel De Falla Siete canciones populares españolas* El paño moruno, Seguidilla, Asturiana, Jota, Nana, Canción y Polo Giorgio Colombo Taccani Erma Velata (prima esecuzione assoluta)**Mario Castelnuovo – Tedesco Capriccio Diabolico op. 85 * in duo con il soprano Ludmila Ignatova;** insieme al quartetto d’archi: Eleonora Liuzzi, violino I, Ivana Zaurino, violino II, Alessandro Straziota, viola, Anna Fasanella, violoncello.

Andrea Monarda è nato a Martina Franca nel 1985 e si è diplomato a 19 anni in chitarra col massimo dei voti. Nel 2013 ha girato un film, da lui stesso prodotto, sulla Sequenza XI di Luciano Berio, basato sull’idea che il brano debba essere anche visto, oltre che ascoltato. Laureato come traduttore e interprete presso l’Università di Trieste, ha recentemente pubblicato contributi per le riviste nazionali di pedagogia musicale Musica Domani e Musicheria.net, e per la rivista nazionale chitarristica di stampo musicologico Il Fronimo, con la quale collabora anche in veste di traduttore. L’impegno costante per la costituzione di un nuovo repertorio per chitarra lo ha portato a collaborare con compositori dal nobile spessore artistico, tra i quali Gilberto Bosco, Giorgio Colombo Taccani, Luis De Pablo, Giorgio Gaslini, Jeffrey Levine, Alessandro Solbiati e Javier Torres Maldonado, che gli hanno dedicato le loro opere più recenti, per chitarra sola e per due chitarre, affidandogli le prime esecuzioni. È stato premiato in celebri concorsi nazionali e internazionali.

La sua attività da solista lo ha portato a debuttare nel 2014 con l’Orquesta de la Universidad de Granada e nel 2013 a ricevere il premio chitarra d’oro come giovane talento nell’ambito del XVIII Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria.

Collabora costantemente in duo con il soprano Ludmila Ignatova, spaziando dalla musica rinascimentale a quella del XX secolo: il duo viene regolarmente invitato nei Festival Nazionali di musica da camera, come il Festival Mozart e il “Turin Classical Music Festival”.
Ha inciso per varie etichette discografiche.

Dal 2016 insegna presso l’Istituto“G. Paisiello”.

MAGGIO – Domenica 28 maggio ore 11: 00

7a rassegna concertistica “Paisiellando al MArTA. MArTA in Musica” che si terrà presso la “sala Incontri” del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Matinée musicale domenicale con accesso alla sala alle ore 10:30 ed inizio del concerto alle ore 11:00

ORARI :ORE 10:30 ingresso alla sala del concerto ORE 11:00 inizio del concerto.

TARIFFE : Si accede al concerto con l’acquisto del biglietto di ingresso del museo chesarà utilizzabile per la visita alle sale del Museo un giorno a scelta nell’arco di una settimana a partire dalla domenica del concerto.

Informazioni: 099 4538639
Prenotazione:Obbligatoria. Telefono prenotazioni: 099 4538639
Mail: prenotazioni@novaapulia.it
Luogo: Taranto, Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA
Prezzo del biglietto intero 8,00 €
Prezzo del biglietto ridotto 4,00 €
Ingresso gratuito fino a 18 anni
Riduzioni ed esoneri come da normativa.

 
 

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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