4 Giugno 2015
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Non tutti sanno che il cosiddetto “monte” Testaccio a Roma è una collina artificiale composta 35 metri di cocci (testae in latino) e altri oggetti: insomma, una grande discarica dell’antichità. Per il Monte dei cocci si stima quindi un totale di 25 milioni di anfore, e proprio l’anfora è rimasta come simbolo del Rione.
Le anfore contenevano vino e olio e non potevano essere riutilizzate perché le sostanze filtravano nella creta, trasformandosi e rendendo il contenitore inservibile. Questi frammenti permettono però oggi di determinare le merci, le rotte commerciali e le quantità consumate. Tutto questo rende Testaccio un caso unico al mondo: la ricerca sul luogo è condotta da un team spagnolo.

Link: The Telegraph; Archaeology News Network; Wikipedia
La Piramide Cestia e Porta San Paolo a Roma, foto di Joris van Rooden, da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricato da Joris.
 

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