Correva l’anno 2006 quando nelle sale arrivò un ritratto della Royal Family diverso dai precedenti: The Queen – La Regina. Stephen Frears, uno dei registi inglesi più noti al mondi, dirige la pellicola scritta da Peter Morgan (il creatore di The Crown) incentrate sulla vita a corte durante i giorni in cui morì Lady Diana. Il film ottenne ottime recensioni e ad oggi, 8 settembre 2022, sarebbe il caso di riprenderlo tra le mani per poter ricordare Elisabetta II.

The Queen (2006) Elisabetta II
La locandina britannica del film The Queen (2006)

Trama

Il film si apre nel maggio del 1997 con la vittoria di Tony Blair (Michael Sheen) dopo diciotto anni di governo del Partito Conservatore. Il rapporto tra Blair e la Regina Elisabetta è inizialmente freddo e la figura di Blair appare impacciata davanti alla regalità e alla freddezza di Elisabetta II. Tuttavia, il 31 agosto 1997 segna un punto di svolta: Lady Diana muore a Parigi. Il popolo attende la reazione e le parole di conforto della Sovrana. Tutto ciò non avviene, poiché Elisabetta decide di portare la Royal Family nella dimora di Balmoral per permettere a William ed Harry di poter elaborare il lutto della madre.

The Queen: la figura di Elisabetta II

I giorni che aprirono quel settembre del 1997 furono particolarmente delicati per la monarchia britannica. Come tutti noi sappiamo, la figura di Lady Diana era stata demonizzata dalla Royal Family e santificata dal popolo. Tant’è che, come vediamo nella pellicola di Frears, Elisabetta non comprende subito come agire. La Sovrana si trova scissa tra i suoi doveri di Regina e i suoi doveri di donna (oltre al dover elaborare un lutto estremamente particolare). Elisabetta decise di anteporre la sua famiglia al popolo, spostandosi a Balmoral in Scozia. La reazione del popolo fu di rabbia e dolore, considerando che la bandiera su Buckingham Palace (tra le varie cose) non fu messa a mezz’asta.

Tuttavia, il ritratto che Morgan e Frears creano di Elisabetta è sostanzialmente diverso da quelli creati in precedenza. Se prima Elisabetta II veniva rappresentata come una monarca d’acciaio e ligia al protocollo di corte, la Elisabetta con il volto di Helen Mirren è decisamente più umana. Il voler seguire il protocollo (niente funerali di stato o bandiera a mezz’asta per Diana poiché non più Reale) risulta essere uno scudo per Elisabetta. Questo perché, probabilmente per la prima volta dall’inizio del suo regno, la Sovrana non riesce a comprendere il sentimento del popolo. Tutto ciò avviene non solo per la differente visione della figura di Diana, ma anche perché Elisabetta si rende presto conto che le sue attenzioni devono essere rivolte totalmente ai nipoti rimasti orfani di una madre che adoravano.

“Nowadays people want glamour and tears”

Un elemento che la fa da padrone nel film è l’ambiguità della figura della Sovrana. Elisabetta non versa mai una lacrima, nemmeno quando vede il figlio Carlo dare la tragica notizia ai nipoti. Elisabetta II si muove tra la natura selvaggia della Scozia in cerca di risposte: improvvisamente non comprende più quale sia il suo ruolo e, di conseguenza, come agire per tamponare una ferita che sarebbe rimasta aperta a lungo.
Probabilmente il momento cruciale del viaggio a Balmoral arriva nel momento in cui Elisabetta vede un cervo (metafora riutilizzata da Morgan nell’episodio 3 della quarta stagione di The Crown) e capisce cosa fare. Il cervo rappresenta la figura di Diana, ovvero una creatura cacciata all’infinito (come fu Diana da parte dei paparazzi e da alcuni rami della Royal Family). Questo porta Elisabetta al famoso discorso andato in onda sulla BBC, in cui la Sovrana (senza venir meno al rigore imposto dal protocollo) condivide con il popolo le motivazione che l’hanno portata lontana da Londra.

Una delle battute più famose del film, in cui Elisabetta giustifica la propria scelta di non esporsi pubblicamente è la seguente: “Nowadays people want glamour and tears, the grand performance. I’ve never been good at that”. Questa era Elisabetta II. Ovviamente regista e sceneggiatore hanno basato il film su delle loro supposizioni, nessuno di noi sa realmente quale fu lo stato d’animo della Regina in quei giorni di lutto.

The Queen (2006) Elisabetta II
La locandina del film The Queen (2006)

Detto ciò, con questo film tutta la redazione di ClassiCult saluta Elisabetta II senza “glamour and tears”. La salutiamo celebrando le sue rappresentazioni nel cinema e nell’arte, sperando che questo sia sufficiente a dar credito alla vita di una delle donne più importanti del ‘900.

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