Dopo 14 anni torna fruibile il Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico. Dal 21 dicembre sarà possibile prenotare online le visite che porteranno da marzo alla riappropriazione di uno dei più importanti monumenti di Roma.
Il Mausoleo di Augusto è stato chiuso al pubblico già nel 2007 per consentire indagini archeologiche preliminari alla realizzazione del grande intervento di recupero e restauro eseguito da Roma Capitale.
“A pochi giorni dal Natale facciamo un regalo ai romani e ai cittadini di tutto il mondo. Dal prossimo primo marzo sarà riaperto al pubblico il Mausoleo di Augusto, un capolavoro dell’antica Roma, un tesoro di inestimabile valore che rinasce in tutto il suo splendore. Abbiamo pensato a un’iniziativa speciale: potrà essere visitato gratuitamente da tutti fino al 21 aprile, giorno in cui si celebra il “Natale” di Roma, e per farlo sarà possibile prenotare la visita online da lunedì. Per i residenti a Roma l’ingresso resterà gratuito per tutto il 2021. Torneremo a scoprire uno dei patrimoni storici dell’umanità. Un obiettivo raggiunto grazie a un proficuo lavoro di squadra, soprattutto, grazie al sostegno e all’atto di mecenatismo della Fondazione Tim. Una testimonianza significativa dell’efficacia e della lungimiranza della collaborazione tra pubblico e privato. Nel caso specifico una grande azienda italiana che ha investito nella cura e valorizzazione dell’immenso patrimonio architettonico, archeologico e storico della nostra città. Una ricchezza che dobbiamo proiettare nel futuro, preservare e tutelare”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
Il Mausoleo fu iniziato per volere di Ottaviano nel 28 a.C., al suo ritorno da Alessandria dopo la fine dell’epocale battaglia di Azio tra Marco Antonio e Cleopatra con la conseguente conquista dell’Egitto e riduzione a provincia.
Nel Campo Marzio, in una Roma che accresceva il suo prestigio con vittorie e monumenti, il futuro princeps Augusto aveva dato via alla costruzione di una tomba monumentale per sé e per la sua famiglia, in pratica, seguendo quel modello orientale da cui il sepolcro deriva e che già il sovrano di Caria, Mausolo, si era fatto erigere ad Alicarnasso tra il 353 e il 350 a.C.
La gigantesca mole, che quasi uguagliava la vetta del vicino Pincio, era strategicamente collocata in prossimità della riva del Tevere, in modo da essere visibile da gran parte della città.
Il primo ad esservi sepolto fu Marcello, morto nel 23 a.C. e primo erede designato da Augusto per la sua successione. Seguirono Agrippa, il fedele generale e secondo genero che aveva spostato Giulia, la figlia di primo letto di Augusto, i suoi figli, Lucio e Caio Cesari e infine lo stesso imperatore morto nel 14 d.C. seguito da Druso minore, Livia, Tiberio e Claudio. Nerone, come già in precedenza Giulia Maggiore figlia di Augusto e mandata in esilio dal padre nell’isola di Ventotene, rimase escluso dalla tomba dinastica.
Per più di un secolo, il Mausoleo di Augusto conservò la funzione di sepolcro monumentale della famiglia imperiale mentre per l’età tardo antica non si hanno più notizie del monumento, che è di nuovo ricordato a partire dal X secolo.
Nel XIII secolo sulle poderose vestigia del Mausoleo fu edificato, dai Colonna, un fortilizio che fu distrutto nel 1241. Nei secoli successivi fu attuata una sistematica opera di spoliazione del monumento: i marmi furono ridotti in calce e utilizzati come materiali da costruzione o ancora destinati agli usi più vari.
Dal 1802 il sepolcro, ormai noto come anfiteatro Correa, passò tra i beni di proprietà della Camera Apostolica che lo diede in affitto a più riprese come edificio per spettacoli.
Nel 1826 fu innalzato, su progetto di Giuseppe Valadier a copertura dell’arena, un velario su sostegni lignei, sostituito in seguito da un’istallazione più stabile con armatura in ferro. Nel 1873 la proprietà del Correa passò dalla Camera Apostolica al Demanio del Regno d’Italia; nel 1880 fu preso in affitto dal conte Telfner, che realizzò la copertura della struttura con una cupola in vetro; l’edificio fu dichiarato presto inagibile per mancanza di sufficienti vie d’uscita.
Nel 1907 il Correa passò dal Demanio dello Stato al Comune di Roma e fu trasformato in sala per concerti, denominata Auditorium Augusteo, subito dotato di nuovi accessi adeguati alle allora vigenti norme di sicurezza.
La serie dei concerti terminò il 13 maggio del 1936 quando iniziò il programma dello Stato fascista di demolizione della cupola e delle strutture sovrastanti per recuperare l’originario sepolcro imperiale. Gli scavi ebbero luogo in varie epoche ma soprattutto tra il 1936 e il 1938 quando il monumento venne liberato dopo secoli di condizioni pessime e saccheggi. In questa occasione fu anche demolito il quartiere circostante e fu creata la Piazza Augusto Imperatore.
“Il Mausoleo di Augusto, monumento chiave nel passaggio dalla Roma repubblicana a quella imperiale, è l’esempio forse più eloquente del riuso, della reinterpretazione e della riscoperta delle vestigia antiche nella storia della città. Divenuto fortilizio durante il Medioevo, giardino all’italiana nel Rinascimento, arena per tori e bufale nell’età del Grand Tour, auditorium nei primi decenni del Novecento, fu recuperato in chiave politica nel Ventennio. Per tutte queste fasi l’attuale restauro, con gli studi che lo hanno accompagnato, ha fornito nuovi, importanti elementi di conoscenza”, afferma la Sovrintendente Capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli.
Grazie agli interventi di restauro del Mausoleo di Augusto realizzati finora, con la sistemazione di numerose concamerazioni interne e l’avvio dell’allestimento del percorso museale, è possibile anticipare a marzo 2021 la fruizione del monumento rispetto ai termini previsti per il completamento delle opere di musealizzazione. Anche con il cantiere in corso, il pubblico potrà quindi effettuare una visita dell’area centrale e accedere agli spazi in sicurezza.
I lavori, diretti dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, permetteranno di realizzare un itinerario museale completo che racconterà le varie fasi storiche del Mausoleo di Augusto, affiancato da un percorso privo di barriere architettoniche e accessibile a tutti, in concomitanza con i lavori di sistemazione di Piazza Augusto Imperatore, avviati a maggio 2020.
Le visite, della durata di circa 50 minuti, si svolgeranno dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 16 (ultimo ingresso alle 15). Saranno completamente gratuite per tutti dal 1° marzo al 21 aprile 2021 con prenotazione obbligatoria sul sito mausoleodiaugusto.it
Dal 22 aprile, e per tutto il 2021, l’accesso resterà sempre gratuito per i residenti a Roma.
A partire dal 21 aprile 2021 la visita al Mausoleo sarà arricchita con contenuti digitali, in realtà virtuale e aumentata, in collaborazione con la Fondazione TIM. I servizi museali saranno gestiti da Zètema Progetto Cultura.
1 Comment
Grazie Virginia, sono nata a Campo Marzio ed ho passato la mia vita di bimba, in quei giardinetti, non vedo l’ora di poterlo visitare.