1 – 2 Giugno 2015
Ksâr ‘Akil in Libano è uno dei pochi siti del Vicino Oriente nei quali i fossili umani sono associati a strumenti litici del Paleolitico Superiore. Un team internazionale ha esaminato le conchiglie lì ritrovate ed è giunta alla conclusione che moderni umani che utilizzavano tali strumenti litici occuparono il Mediterraneo almeno 45900 anni fa, suggerendo dunque l’area come possibile corridoio verso l’Europa. Simili strumenti son stati ritrovati anche presso altri siti del Vicino Oriente. Lo studio, pubblicato su PNAS, ha utilizzato diversi strumenti con un nuovo approccio e proposto perciò una nuova cronologia.
L’argomento è molto dibattuto e non è mancata una pronta risposta, pubblicata su Paleochron: “Misuse of Bayesian modelling in the Palaeolithic : the recent case of Ksar Akil in PNAS“, che critica il lavoro a partire dalla base statistica.
Lo studio “New chronology for Ksâr ‘Akil (Lebanon) supports Levantine route of modern human dispersal into Europe”, di Marjolein D. Bosch, Marcello A. Mannino, Amy L. Prendergast, Tamsin C. O’Connell, Beatrice Demarchi, Sheila M. Taylor, Laura Niven, Johannes van der Plicht, e Jean-Jacques Hublin, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States.
Link: PNAS; Max Planck’s Institute; University of York; Paleochron; Past Horizons; Science Daily; Phys.org
Il Libano con l’indicazione del sito di Ksâr ‘Akil, da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata e di NordNordWest.