10 Febbraio 2016
Laurio (o Lavrio, in precedenza Thorikos) è una città nella parte sud occidentale dell’Attica, che in antichità era celebre per le sue miniere d’argento, note appunto come miniere del (monte) Laurio.
Un team di archeologi ha ora scoperto una rete di gallerie, pozzi e camere – relativa a queste attività minerarie di 5.000 anni fa – ai piedi dell’Acropoli Micenea di Thorikos, che domina il porto naturale del Laurio. Si tratta di oltre 5 km di condotti sotterranei, scavati tra marmo e scisti calcarei dell’Attica, che sono stati oggetto di esplorazione e rilevamenti. È attualmente la più grande rete sotterranea in questa parte del mondo egeo.
Le condizioni in queste miniere dovevano essere terribili: oscurità e un caldo soffocante permeano l’ambiente, con i segni lasciati dai lavoratori ancora visibili, a testimoniarci le attività sotterranee. È possibile distinguere diverse fasi di attività: le prime fasi risalgono al tardo Neolitico – esordi del Periodo elladico (3200 a. C.); la fase classica è la più evidente, con frammenti ceramici, lampade ad olio e un’iscrizione in greco; i lavori ripresero poi alla fine del periodo classico (quarto secolo a. C.). In particolare, se le testimonianze più antiche fossero confermate, il quadro per queste attività minerarie nell’Attica e nell’Egeo sarebbe profondamente modificato.
Link: AlphaGalileo 1, 2, EurekAlert! via Universiteit Gent
Tetradracma d’argento di Atene, 450 a. C. circa, Gabinetto delle medaglie della Bibliothèque nationale de France. Foto , da Wikipedia, CC BY 2.5.