11 Novembre 2015
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Gli agricoltori del Neolitico sfruttavano ampiamente api ed alveari, già 8500 anni fa almeno. Questi i risultati di uno studio che è riuscito ad individuare i residui lipidici della cera d’api da Apis mellifera nelle ceramiche degli agricoltori neolitici del Vecchio Mondo (su una base di 6.000 frammenti da oltre 150 siti archeologici).
La cera d’api è uno dei prodotti principali delle api (utilizzata per vari scopi di carattere tecnologico, rituale, medicinale e cosmetico), e la sua composizione varia su base spaziale e temporale. Lo sfruttamento dell’insetto è stato quindi tracciato in Europa, nel Vicino Oriente e nel Nord Africa, mentre non è rilevabile a nord del 57esimo parallelo (ad esempio, in Scozia e Fennoscandia). L’associazione tra uomini e api era dunque molto diffusa già in epoca preistorica.
Fino ad oggi, le testimonianze più antiche relative alle api provenivano dall’arte egiziana dell’Antico Regno (attorno al 2400 a. C.), all’arte rupestre del Mesolitico delle grotte della Spagna (ove il miele veniva cacciato), e da un sito pre-agricolo in Sud Africa, dove si sono ritrovati resti di cera d’api. L’associazione tra primi agricoltori e apicultura rimaneva però incerta.

Lo studio “Widespread exploitation of the honeybee by early Neolithic farmers”, di Mélanie Roffet-SalqueMartine RegertRichard P. EvershedAlan K. OutramLucy J. E. CrampOrestes DecavallasJulie DunnePascale GerbaultSimona MiletoSigrid MirabaudMirva PääkkönenJessica SmythLucija ŠoberlHelen L. WheltonAlfonso Alday-RuizHenrik AsplundMarta BartkowiakEva Bayer-NiemeierLotfi BelhouchetFederico BernardiniMihael BudjaGabriel CooneyMiriam CubasEd M. DanaherMariana DinizLászló DomboróczkiCristina FabbriJesus E. González-UrquijoJean GuilaineSlimane HachiBarrie N. HartwellDaniela HofmannIsabel HohleJuan J. IbáñezNecmi KarulFarid KherboucheJacinta KielyKostas KotsakisFriedrich LuethJames P. MalloryClaire ManenArkadiusz MarciniakBrigitte Maurice-ChabardMartin A. Mc GonigleSimone MulazzaniMehmet ÖzdoğanOlga S. PerićSlaviša R. PerićJörg PetraschAnne-Marie PétrequinPierre PétrequinUlrike PoensgenC. Joshua PollardFrançois PoplinGiovanna RadiPeter StadlerHarald StäubleNenad TasićDushka Urem-KotsouJasna B. VukovićFintan WalshAlasdair WhittleSabine WolframLydia Zapata-Peña & Jamel Zoughlami, è stato pubblicato su Nature.
 
Link: Nature 1, 2; University of Bristol; Live SciencePast Horizons.
Un’ape, foto di Maciej A. Czyzewski, da Wikipedia, CC BY-SA 4.0, caricata da Maciek mono.
 
 
 

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