GIOVANI ARTISTI INTERNAZIONALI 

TAKE A WALK ON THE ART SIDE

Domenica 4 Novembre a Vittorio Veneto
gli eventi conclusivi del Centenario nel segno dell’arte
e del dialogo tra i Popoli.

Vittorio Veneto  – 31 ottobre – 4 Novembre

13 opere, 13 artisti affermati
di 12 Paesi partecipanti alla Prima Guerra Mondiale.

Con un percorso a tappe, il 4 novembre dalle 14.30 alle 18.00
inaugurazione del progetto d’arte contemporanea. 

Una “chiamata alle Arti”, un laboratorio sperimentale 
con la direzione scientifica di Dimitri Ozerkov,  
per riflettere sulla fine della guerra e l’esplosione della pace. 

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Festa collettiva e Concerto del Centenario
“ANDREA GRIMINELLI in concerto”

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Dal 31 ottobre al 3 novembre: incontri e presentazioni
per conoscere le opere e incontrare gli artisti,
aperture straordinarie e visite gratuite alla Galleria Civica.

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TAKE A WALK ON THE ART SIDE è intitolata la manifestazione che Domenica 4 novembre sarà il clou del Centenario vittoriese.

Il momento tanto atteso. Dopo mesi di eventi, spettacoli, riflessioni e ricordi, dopo le commemorazioni in onore delle tante vittime e del sacrificio spesso eroico di uomini e donne, ecco che a Vittorio Veneto, 100 anni dopo, esplode ancora la gioia della pace. 

Alle ore 15.00 del 4 Novembre del 1918 con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti si concluse ufficialmente un conflitto straziante, tra i più sanguinosi della storia umana, costato al mondo più di 37 milioni di vittime sia militari che civili, di cui almeno 16 milioni di morti e ben oltre 20 milioni di feriti e mutilati. La pace durò poco: un’altra terribile guerra presto avrebbe sconvolto il mondo. Ma ricordare ora la gioia di quel momento, l’emozione e la speranza della pacificazione raggiunta 100 anni fa, è un monito per il futuro.

Farlo in nome del dialogo tra i popoli e della creatività è la scelta forte e innovativa compiuta dal Comune di Vittorio Veneto, che ha voluto l’arte contemporanea come portavoce, cassa di risonanza, strumento di riflessione collettiva, capace di coinvolgere anche i giovani, di questo momento epocale che fu la fine della Prima Guerra Mondiale. 

Un’autentica “chiamata alle Arti” ideata da Villaggio Globale International nell’ambito delle commemorazioni intitolate “1918. Quando scoppia la pace” ha portato dunque 13 artisti internazionali rappresentativi di 12 Paesi partecipanti al conflitto, selezionati dal direttore scientifico del progetto Dimitri Ozerkov– Capo del Dipartimento d’Arte Contemporanea e del Progetto 20/21 del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo – a riflettere sul tema della pace nel luogo simbolo della conclusione della Prima Guerra Mondiale. 

Italia, Francia, Regno Unito, Russia, Austria, Germania, Ungheria, Belgio, Grecia, Repubblica Ceca, Serbia e Croazia sono dunque le nazioni riunite nuovamente a Vittorio Veneto (Treviso), che attraverso 13 opere, appositamente realizzate, daranno alla città un respiro internazionale che è finalmente quello della pace. 

Una selezione accurata e ambiziosa quella operata dal curatore russo che, oltre alla sensibilità verso la tematica, ha voluto garantire l’eterogeneità dei linguaggi e del media artistici soprattutto un altissimo livello della manifestazione.

Scultura, pittura, fotografia, installazioni artistiche, videoarte, performance e quant’altro: sono tante le forme espressive scelte dai protagonisti di questa manifestazione, in gran parte artisti con un ampio curriculum alle spalle, già famosi a livello internazionale.

Vittorio Veneto è divenuta così, in questo significativo 2018, laboratorio sperimentale per il dialogo artistico tra Paesi che un secolo fa erano in guerra tra loro, con l’obiettivo di promuovere un progetto collettivo che si fa arte pubblica, legato all’interpretazione della storia, all’essenza di questi luoghi e al significato attuale di guerra e pace. Una manifestazione quella ideata per Vittorio Veneto definita già una “Centennale”,con l’auspicio di poter scrivere anche in futuro nuove pagine d’arte e di dialogo.

Installate in siti differenti della città, le creazioni inaugurate il prossimo 4 novembre,scandiranno un percorso artisticoe allo stesso tempo urbano, dove i luoghi della guerra diventano il luogo di celebrazione della pace.

Grande fermento dunque in città nei prossimi giorni, poiché dopo mesi di conoscenza e studio del territorio, con i sopralluoghi da parte degli artisti, di visione dei progetti e individuazione dei luoghi cittadini più idonei verificatdal 31 ottobre tutti gli artisti, “ambasciatori” dei loro Paesi, inizieranno a giungere in città con Dimitri Ozerkov per procedere alle installazioni e per partecipare domenica prossima alla giornata commemorativa e inaugurale, insieme alla cittadinanza, in una sorta di straordinaria ed emozionante marcia dell’arte. 

TAKE A WALK ON THE ART SIDE, è un percorso a tappe, che il 4 novembre parte dal Museo del Cenedese alle 14.30 proseguirà per Piazza Flaminio a Serravalle alle ore 15.00, orario fatidico dell’entrata in vigore dell’armistizio; quindi Piazza del Popolo in Centro alle 16.30, Piazza Giovanni Paolo I a Ceneda alle 17.30 e cerimonia conclusiva al Museo della Battaglia alle 18.00.

Passo, passo verranno così inaugurate le opere ideate daDario Agrimi(Italia), Anaïs Chabeur (Francia), Alice Cunningham (Regno Unito) Andrey Kuzkin (Russia), Christiane Peschek (Austria), Johanna Jaeger(Germania), Zsolt Asztalos (Ungheria), Sarah Smolders (Belgio), Bill Balaskas (Grecia), Anna Hulacovà (Repubblica Ceca), Nina Ivanovic (Serbia), Philip Topolovac (Croazia) e dal duo serbo di Doplegenger.

Opere d’arte rese possibili grazie al main sponsor del Centenario, Zoppas Industries, alla collaborazione di Banca Prealpi, al sostegno dei tanti sponsor degli eventi di “1918 Quando scoppia la pace” – Abaco, Abs Group, Ascopiave, Consorzio BIM Piave, Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, Coop, Cosema, De Nardi srl, Enel, Fadelli Srl, Falmec, Habasit, Impresa Edile Maset, Latteria Soligo, Le Macine, MOM Mobilità di Marca Spa, Permasteelisa Group, Soroptimist International-Club Conegliano Vittorio Veneto, Vittorio Veneto Servizi – e nello specifico, grazie al contributo dagli erogatori liberali “adottanti” i singoli artisti: Associazione Rotary Club Distretto 2060 (Conegliano-Vittorio Veneto, Belluno, Cadore Cortina, Conegliano, Feltre, Treviso Piave), De Luca Servizi Ambiente S.r.l,. Diemmebi S.p.A., Filatura di Vittorio Veneto S.p.A., Irinox S.p.A., Italparchetti S.p.A, Podere Sapaio S.a.S., Ristorazione Ottavian S.p.A., Sav.no Srl, TMCI Padovan S.p.A., Unindustria Treviso.

Ha contribuito all’iniziativa – realizzata con la collaborazione dell’Associazione Synago Onlus anche il Progetto Giovani.

Dopo questo inusuale e fortemente simbolico cammino inaugurale – punteggiato da una performance a sorpresa realizzata con la collaborazione del Terzo Reggimento Genio Guastatori di Udine – festa conviviale aperta a tutti presso la Biblioteca Civica e alle ore 21.00 grande Concerto del Centenario al Teatro da Ponte (ore 21.00) con Andrea Griminelli in concerto”.

Il famoso flautista, che ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo (dal Grammy al Prix de Paris) sarà accompagnato dall’Orchestra Città di Ferrara diretta da Lorenzo Bizzarri e dal Coro Quadriclivio. Un programma densissimo con musiche di Doppler, Vivaldi, Schubert, BierstadtSaint-SaënsMascagni, Briccialdi, Monti, Morricone, Verdi, Borne.

——IN ATTESA DEL 4 NOVEMBRE: INCONTRI CON GLI ARTISTI, PRESENTAZIONI, VISITE GUIDATE GRATUITE IN GALLERIA ——-

In attesa di TAKE A WALK ON THE ART SIDE intanto a Vittorio Veneto ci sarà modo, a partire dal 31 ottobre, d’incontrare e conoscere gli artisti coinvolti, provenienti da tutta Europa, per farsi raccontare, tra una chiacchierata e un brindisi, questa esperienza, i progetti, il futuro, le loro visioni.

Due presentazioni pubbliche alla cittadinanza delle opere e degli artisti sono state organizzate una presso la Galleria Civica Vittorio Emanuele II (Villa Croze) a Vittorio Veneto, Venerdì 2 novembre alle ore 18.00, per le opere installate in Centro città e a Cenedala seconda Sabato 3 novembre, sempre alle 18.00per conoscere le opere installate a Serravalle questa volta presso il Museo del Cenedese.

Ma per tutta la settimana la Galleria Civica farà da punto di riferimento per incontri nel segno dell’arte, aperitivi e visite guidate, con apertura straordinaria della Buvette viste gratuite alla Galleria: mercoledì 31 ottobre, giovedì 1 novembre e venerdì 2 novembre dalle ore 17.00 alle 19.00; sabato 3 novembre dalle 16.00 alle 22.00 e domenica 4 novembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00.

L’arte unisce i popoli, crea ponti e abbatte i muri. L’arte contemporanea impone di pensare e grida alle anime e ai cuori di chi vuole ascoltare. A Vittorio Veneto le tante lingue dei popoli si incontrano nuovamente come in quei giorni di guerra, ma non hanno più il sapore amaro della diversità e della paura, si mescolano e si fondono in un linguaggio comune e universale.

E Vittorio Veneto torna ad essere scenario internazionale nel segno delle pace.

TAKE A WALK ON THE ART SIDE: LE OPERE DEL PERCORSO —————–

Nel percorso artistico del 4 Novembre a Vittorio Veneto verranno inaugurati, insieme agli artisti, i diversissimi e intriganti lavori da loro realizzati. 

Limbodi Dario Agrimi (Italia), artista concettuale già presente alla 54esima Biennale di Venezia: un’installazione su pavimento interno, in legno e petrolio, che non nasce site specfic ma che, particolarmente appropriata, viene posizionata in Municipio in Piazza del Popolo.For Disappeared Memories di Zsolt Asztalos (Ungheria) un’iconica opera a parete, monumento alla memoria vuoto di parole e di immagini, collocata presso la Torre dell’OrologioAperturesdi Bill Balaskas (Grecia), con il supporto del Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, Athene (EMST), rievoca al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto i fasci luminosi che filtravano, esattamente in quella forma, attraverso le sottili aperture delle maschere alpine usate nella guerra in montagna: una “nuova” visione condivisa unisce due Paesi, un tempo contrapposti, con un occhio della “maschera” in Italia e l’altro installato in Austria. Anaïs Chabeur (Francia) artista visiva dalla produzione multiforme, presenta a Palazzo Todesco in Piazza Flaminio Rain of Ashesun video contemplativo, che suggerisce un ricordo perpetuo, incessante, e l’inevitabile alternarsi di guerra e pace, sotto una pioggia di cenere.We can Move Mountains” di Alice Cunningham (Regno Unito), collocata in un’area del Parco Fenderl, restituirà l’originaria e perduta altezza al monte Ortigara, ridotto durante la guerra di otto metri per le ripetute esplosioni, con un’installazione che ridisegna la sagoma originaria di questo “reduce di guerra”.
Doplgenger (Serbia) duo di artisti ricercatissimo a livello internazionale, formato da Isidora Ilic e Boško Prostran, ha scelto di lasciare a Vittorio Veneto, presso i Meschietti (diramazioni del fiume Meschio che circondano la città) un messaggio forte con un’installazione luminosa a parete, in neon e plexiglass, che punta alla responsabilità di tutti nella costruzione della pace: 
Today is the tomorrow of yesterday / Today is the yesterday of tomorrowovvero le nostre azioni non sono mai prive di conseguenze, ieri come oggi. 
Anna Hulacová (Repubblica Ceca) esplora il modo in cui l’arte popolare, quella che riflette i bisogni umani, è diventata nel XX secolo un territorio sconosciuto. I suoi “Sleeping laborers”, collocati in Piazza Meschio, sono sculture in alluminio, contadini dormienti di oggi o morti in guerra, lavoratori della società industriale del Novecento, realizzati con la vecchia tecnica di produzione di stampi per il burro. Un modo per riconnettere il presente al passato.
Il soggetto di “Landscapes” è proprio Vittorio Veneto: un’opera della giovane Nina Ivanovic (Serbia) che con il disegno, una delle sue tecniche preferite per la quale ha già ricevuto diversi riconoscimenti, dà forma allo scenario della città, tra fiumi, montagne, terra e cielo. Cinque disegni realizzati in fil di ferro troveranno sede in Piazza Foro Boario: luoghi che furono scenario di battaglie della Grande Guerra diventano nel lavoro di Nina un unico grande paesaggio fatto di bellezza e semplicità, ove non esistono più i dolori, le ingiurie e gli scempi del conflitto. 
Unstill” di Johanna Jaeger (Germania), appositamente creata per Palazzo Todesco, parla invece dello scorrere del tempo, della sua difficile percezione visiva e forse anche della perdita della memoria. Ecco il lento disperdersi nell’acqua di gocce di inchiostro nero che formano un disegno, liquido nel liquido, scandito dalle severe e reali lancette dei due orologi che sono accanto allo storico edificio. Il tempo passa, trasforma, forse cancella.
Il progetto creativo per “Quando scoppia la pace” del moscovita Andrey Kuzkin (Russia)– artista che ha ormai raggiunto fama internazionale con le sue performance – è “Untitled” un cartello segnaletico di due metri per tre, in allumino, con una scritta sui due lati in italiano e in tedesco forata dai proiettili di fucile. Installato sotto l’Arco Austriaco in Piazza Flaminio testimonia che gli appelli di pace non sono ancora abbastanza efficaci: la guerra fa parte della natura umana e trasforma i luoghi, continuando a esistere e a stravolgere il mondo. Infine la giovane e già pluripremiata fotografa Christiane Peschek (Austria) con un’opera fotografica installata nella Loggia dei Granai, Sarah Smolders (Belgio) con un grande dipinto sul pavimento in Piazza Minucci Philip Topolovac (Croazia) la cui opera sarà installata in Piazzetta XXII Maggio 1870.
Con 
“Surface Study” l’artista austriaca indaga l’aspetto “epidermico” della guerra e la capacità della palle di rigenerasi dalla ferite, che la Peschek amplia, grazie alle tecniche del digitale, cancellando in postproduzione i segni del dolore. Memento mori” è invece il dipinto con cui la Smolders, sulla superficie della piazza dove forse un tempo sorgeva Casa Minucci tra altre abitazioni ricrea i contorni dell’edificio: una nuova cornice per contenere il ricordo della nostra storia collettiva, che spesso è il ricordo di una perdita.
Mapping 1” invece è una grande mappa muta fatta di 16 stampi. Topolovac descrive l’identità di un luogo qualsiasi, tentando di modellare il mondo e il rapporto con l’uomo, ma si tratta di riproduzioni meccaniche delle realtà, calchi che creano gusci vuoti. 


Testo e immagini da Ufficio Stampa Villaggio Globale International

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