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78° Locarno Film Festival – dal 6 al 16 agosto 2025

78° Locarno Film Festival – dal 6 al 16 agosto 2025

Locarno78: annunciata la selezione ufficiale

La selezione della 78esima edizione del Locarno Film Festival è stata presentata oggi durante la conferenza stampa ufficiale e include titoli molto attesi nelle tre competizioni principali e un totale di 99 prime mondiali. Il programma è affiancato da una ricca proposta di titoli nelle sezioni non competitive.
Dal 6 al 16 agosto 2025, Locarno tornerà a essere il cuore vibrante del grande cinema internazionale, accogliendo una programmazione ricca e variegata: dalle proposte più audaci e sperimentali al grande cinema popolare. I concorsi offriranno uno sguardo originale su nuove forme narrative, mentre sulla Piazza Grande si alterneranno storie umane intense e toccanti, illuminate dalla presenza di grandi star internazionali. Con la sua 78ª edizione, Locarno si conferma una vetrina aperta a tutti i linguaggi e immaginari del cinema contemporaneo.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “I film della 78esima edizione rappresentano quanto di vivo, necessario e audace respira nel cinema contemporaneo, oggi. Un cinema tutto al presente indicativo, privo di qualsiasi nostalgia e proiettato tutto in avanti, verso un futuro aperto, mobile, inclusivo, da immaginare insieme, nuovamente. Un cinema giocoso e pericoloso, che si assume molti rischi, ma anche un cinema che non dimentica di ridere e di irridere, e di interrogare la storia in tutti i suoi aspetti. Cinema necessario, dunque, da scoprire nel buio della sala cinematografica, per ritrovare il senso profondo del piacere e del senso di appartenere a una comunità. Film pensati per la sala cinematografica e per l’esperienza collettiva, davanti allo schermo. Il cinema, ancora una volta, è ora. Tutto in avanti”.

Piazza Grande

14 film, incluse 4 prime mondiali e 2 prime internazionali, saranno presentati in Piazza Grande, lo straordinario cinema all’aperto di Locarno, in grado di ospitare ogni sera migliaia di spettatori.

Concorso Internazionale

Nel Concorso Internazionale 17 film provenienti da tutto il mondo e presentati in prima mondiale competono per il Pardo d’Oro. Qui trova spazio il meglio del panorama cinematografico contemporaneo: qui autori affermati e talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi territori dell’arte cinematografica.

Concorso Cineasti del Presente

Il Concorso Cineasti del Presente, lo spazio dedicato agli autori di oggi e al cinema di domani, comprende 15 film: opere prime o seconde, tutte in prima mondiale.

Fuori Concorso 

Fuori Concorso è il laboratorio creativo in cui prendono forma nuove visioni e si riscrivono i linguaggi del cinema: una sezione non competitiva che funge da laboratorio di contaminazione tra tutti i generi immaginabili e le diverse forme di narrazione. La sezione comprende 14 film, di cui 12 prime mondiali e una prima internazionale.

Histoire(s) du Cinema

Prospettive inedite sulla storia del cinema con 15 film: una sezione diversificata che contiene classici appena restaurati e film poco conosciuti.

Annunciati in precedenza

Pardi di Domani

All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale. Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati.

Retrospettiva

Pochi festival internazionali possono vantare rilevanza culturale pari a quella delle celebri retrospettive del Locarno Film Festival, che ormai da anni contribuiscono in modo determinante al dibattito mondiale sul cinema di ieri. Che si tratti di studi completi del corpus di un grande autore – i quali offrono la possibilità di assorbire la complessità della produzione artistica di un cineasta nella sua interezza – oppure di una riconsiderazione non canonica di cinema nazionali o case di produzione, la ricca Retrospettiva è un appuntamento amatissimo da cinefili, studiosi, professionisti e grande pubblico. Quest’anno non fa eccezione: con “Great Expectations” il Festival rende omaggio al cinema britannico postbellico, riunendo pellicole restaurate in digitale e copie provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che quest’anno festeggia il suo 90° anniversario.

Locarno Kids Screenings

Una selezione dedicata al pubblico dei più giovani, un viaggio iniziatico nel mondo del cinema, grazie a una selezione di film dedicati a bambini e ragazzi, con 4 prime mondiali e 2 internazionali e immersioni nel mondo dell’animazione, tra cui la prima svizzera di Mary Anning, chasseuse de fossiles (2025), il nuovo film d’animazione di Marcel Barelli, premiato quest’anno con il Locarno Kids Award presentato dalla Mobiliare.

Open Doors Screenings

Nel primo anno di un ciclo quadriennale dedicato a 42 paesi del continente africano, Open Doors offrirà una panoramica delle più interessanti produzioni indipendenti della sua attuale regione di riferimento. Quest’anno saranno presentati 8 lungometraggi e 5 cortometraggi.

Sezioni indipendenti

Semaine de la Critique

La Semaine de la Critique presenta 7 lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale, selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti Cinematografici.

Panorama Suisse

Una selezione di 10 lungometraggi e 2 corti che rappresentano il meglio della produzione elvetica, scelta da una commissione di rappresentanti delle Giornate di Soletta, dell’Accademia del Cinema Svizzero e SWISS FILMS.

Ticket Shop

Sarà possibile acquistare i biglietti e i pass per Locarno78 online sul Ticket Shop, o presso tutti gli info point nel corso della manifestazione.

Sarà possibile votare per decretare il vincitore del Prix du Public UBS attraverso il sito web o tramite scansione dei QR code riportati sui biglietti e sulla retrocopertina di Pardo, il quotidiano del Festival distribuito in formato cartaceo.

Trasporto

Collegata al resto della Svizzera e all’Europa da una vasta rete ferroviaria, Locarno è facilmente raggiungibile in treno.

Grazie alla nostra partnership con le FFS, il trasporto pubblico in Ticino e Moesano (Comunità Tariffale Arcobaleno) è incluso in qualsiasi biglietto o abbonamento del Festival per la durata della loro validità. Ricorda di mostrarli in caso di controlli. In aggiunta, durante il Festival potrai usufruire di un treno speciale in partenza ogni notte alle 2 da Locarno (direzione Lugano-Mendrisio).

Ottieni uno sconto del 20% per un Day Pass se viaggi dalla Svizzera tedesca o francese, grazie alla nostra partnership con Railaway FFS. Maggiori info qui.


Locarno Open Doors annuncia i produttori e i progetti selezionati per la prima edizione del suo ciclo dedicato all’Africa

Open Doors, l’iniziativa di Locarno Pro dedicata alla coproduzione e allo sviluppo di talenti provenienti da comunità sottorappresentate di tutto il mondo, inaugura la sua 23esima edizione con un focus rinnovato, dedicato a 42 paesi africani.

Dopo il ciclo triennale dedicato all’America Latina e ai Caraibi, Open Doors volge lo sguardo al continente africano* per le prossime quattro edizioni, offrendo una piattaforma per talenti emergenti attraverso i programmi Projects, Producers e Directors. Open Doors propone un percorso articolato di formazione, mentoring e opportunità di networking, affiancato da proiezioni pubbliche ed eventi che si terranno nell’ambito di Locarno Pro, dal 7 al 12 agosto 2025.

Sono sei i progetti in fase di sviluppo che sono stati selezionati per partecipare alla piattaforma di co-produzione Open Doors Projects: Les Bilokos (Bilokos), film documentario che narra storie di veterani congolesi, diretto da Erickey Bahati e prodotto da Giresse Kassonga per Gikas Films; Journal Intime d’une Femme-Chèvre (Diary of a Goat Woman), un’opera ibrida tra documentario e animazione, co-prodotto tra Costa d’Avorio e Burkina Faso, per la regia di Azata Soro e la produzione di Nameita Lica Toure (Les Studios Indigo); The Fortunate, dark comedy etiope del regista Habtamu Gebrehiwot, prodotta da Nahusenay Dereje (MTF Multimedia); Kachifo (Till The Morning Comes), un film sentimentale sul tema della reincarnazione, diretto dal regista nigeriano Dika Ofoma e prodotto da Blessing Uzzi (Bluhouse Studios); Lutteurs (Fighters), un dramma familiare ambientato nel mondo della lotta tradizionale, firmato dal regista senegalese Alassane Sy e dal produttore Jules Dieng (Thiely Films); e Black Snake, dallo Zimbabwe, un thriller sovrannaturale diretto da Naishe Nyamubaya e prodotto da Sue-Ellen Chitunya (263 Reels Productions).

Open Doors Producers, il ramo dell’iniziativa dedicato allo sviluppo della carriera per produttori creativi, si concentra sulla promozione di reti collaborative e sul rafforzamento di modelli di produzione all’interno della regione in focus. Quest’anno sono stati selezionati sei partecipanti provenienti da sei Paesi diversi: Kamy Lara (Angola), Moustapha Sawadogo (Burkina Faso), Leul Shoaferaw (Etiopia), June Wairegi (Kenya), Yannick Mizero Kabano (Ruanda) e Kudakwashe Miss Maradzika (Zimbabwe).

Una panoramica di tutti i progetti e produttori Open Doors è disponibile qui.

Yanis GayeHead of Studies di Open Doors: “L’avvio del nuovo ciclo di Open Doors è un segnale importante che testimonia il ruolo centrale che l’industria cinematografica africana è destinata a ricoprire nei prossimi anni all’interno del panorama internazionale del cinema indipendente. La piattaforma ideata dal nostro appassionato team artistico si propone come uno spazio in cui i talenti potranno consolidare le proprie capacità, acquisendo strumenti e sviluppando strategie e reti necessarie per far sbocciare i loro progetti e percorsi professionali. Attraverso il nostro programma, intendiamo rafforzare sia la visione creativa sia le competenze imprenditoriali necessarie per confrontarsi con i mercati più selettivi, senza rinunciare all’originalità delle rispettive narrative. Le partecipanti e i partecipanti avranno modo di acquisire strumenti utili per rendere le proprie società di produzione delle realtà creative sostenibili, esplorando nuove modalità per costruire partnership internazionali più eque e inclusive nel campo della co-produzione.”

Zsuzsi Bánkuti, Responsabile Open Doors: “Con il nuovo ciclo dedicato al continente africano, Open Doors ribadisce il proprio impegno a sostenere le cineaste e i cineasti che operano in contesti in cui la libertà artistica è spesso messa a dura prova. Siamo felici di accogliere una ricca selezione di autrici e autori per lo più alle prese con il loro primo o secondo lungometraggio, e le cui scelte innovative e sperimentali testimoniano una significativa evoluzione dei linguaggi cinematografici a livello globale. La diversità delle prospettive rappresentate è notevole: ogni progetto si distingue per una voce originale, capace di mettere in discussione le convenzioni narrative tradizionali. Il nostro obiettivo è contribuire al rafforzamento dell’ecosistema cinematografico, sia a livello regionale sia internazionale, sostenendo una nuova generazione di talenti le cui idee e modalità di lavoro, tanto diverse quanto complementari, promuovono una comunità cinematografica più sostenibile e collaborativa.”

Premi
Martedì 12 agosto, una giuria composta da professionisti del settore assegnerà diversi premi di natura finanziaria e in prestazioni ai progetti vincitori. Tra i riconoscimenti figurano l’Open Doors Grant, del valore di CHF 50’000 e sponsorizzato da visions sud est e dalla Città di Bellinzona; il CNC Development Prize, del valore di EUR 8’000; e l’Arte Kino International Prize, del valore di EUR 6’000. Altri premi in prestazioni sono offerti da International Culture Center Tabakalera, San Sebastian Film Festival, Sørfond, World Cinema Fund, Organisation Internationale de la Francophonie (OIF), IFFR Pro e Internationale Kurzfilmtage Winterthur.

Open Doors Directors
I registi dei cortometraggi presentati negli Open Doors Screenings, parte della selezione ufficiale del Festival, prenderanno parte a Open Doors Directors, un programma di incontri e ateliers con opportunità di networking. Gli Open Doors Screenings saranno annunciati insieme alla selezione ufficiale del Locarno Film Festival l’8 luglio 2025.

*Conformemente alle direttive della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), principale partner di Open Doors, la partecipazione è stata aperta a professionisti del settore cinematografico provenienti da 42 Paesi selezionati.


Wolfgang Tillmans firma il poster ufficiale di Locarno78

Realizzato in esclusiva dall’artista tedesco Wolfgang Tillmans, vincitore del Turner Prize, il manifesto della 78esima edizione del Locarno Film Festival raffigura un leopardo tra i rami, in una vorticosa astrazione dai riflessi gialli e viola.

©Wolfgang Tillmans

Tra gli artisti più influenti e prolifici del nostro tempo, Wolfgang Tillmans ha ridefinito il modo in cui percepiamo le immagini e la realtà, attraverso una pratica che oltrepassa i confini tradizionali del mondo dell’arte, influenzando profondamente la musica contemporanea e la cultura pop. Il suo approccio coniuga uno sguardo intimo e vivace, un forte impegno sociale, e un continuo interrogarsi sui valori e le gerarchie esistenti. Un pervasivo senso di curiosità muove l’artista nel tentativo di ampliare gli orizzonti poetici del medium fotografico, portando avanti la riflessione su cosa significhi creare immagini in un mondo ormai dominato dalla cultura visuale.

Wolfgang Tillmans ha prodotto il poster per il Locarno Film Festival con una tecnica sperimentale che parte dall’utilizzo della fotocopiatrice per dare all’immagine un effetto sfocato, elaborando una composizione che rinvia alle astrazioni della prima era digitale. Attraverso una palette di colori psichedelica, l’opera rende omaggio all’estetica impressionista e astratta dei manifesti del Festival degli anni Ottanta e Novanta, e al contempo offre un’audace rivisitazione dell’universo visivo a cui appartiene il leopardo più iconico del cinema.

Spiega Wolfgang Tillmans: “Inizialmente, le linee guida mi sono sembrate stranamente specifiche: ‘Il poster per Locarno deve rappresentare un leopardo e contenere il colore giallo’. Ma dopo una lunga sessione notturna nel mio studio lo scorso mese di gennaio, ero felice di aver risposto alle richieste con una ricetta ancora più singolare, fatta di tre ingredienti: sulla lastra di vetro della mia vecchia stampante laser ho assemblato la fotografia di un leopardo sdraiato su un albero, scattata in Kenya sette anni fa, e due guanti in finta pelliccia leopardata, che ho cucito io stesso ad appena sedici anni. La fotocopiatrice esegue la scansione in quattro passaggi per i quattro colori CMYK, e quindi, spostando ripetutamente la foto e i guanti durante il processo, ho fatto in modo che nella stampa finale dominasse il giallo, mentre gli altri colori risaltavano lungo i bordi.”

Maja Hoffmann, Presidente del Locarno Film Festival: “Il poster di quest’anno è un omaggio all’immaginazione che riflette lo spirito audace, sensibile e dinamico del cinema. Nella sua opera, Wolfgang Tillmans, uno degli artisti più significativi del nostro tempo, sfuma i confini tra la realtà e l’astrazione. Come il cinema stesso, il suo lavoro esplora gli strati della percezione con una sensibilità che sfida le convenzioni. Sono grata a Wolfgang per aver creato un’opera d’arte che diventerà inevitabilmente un invito e la porta d’accesso alla prossima edizione del Festival – una manifestazione nota per promuovere il cinema indipendente, l’arte cinematografica, le nuove voci e l’innovazione. Il Locarno Film Festival celebra il potere della narrazione, la creatività e la diversità, e continua a esplorare la bellezza delle immagini a tutti i livelli.”

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico: “L’opera sensuale di Wolfgang Tillmans ci ricorda le potenzialità inesplorate del medium cinematografico e del cinema stesso, e al contempo prova a immaginare una realtà inedita in cui la creatività si dispiega in forme, linguaggi e colori nuovi. In questo inedito universo fluido tutto è ancora possibile, e nuove combinazioni oniriche di riflessi e forme si combinano per lasciare spazio alla speranza. Attraverso la sua visione, Wolfgang Tillmans ci offre l’immagine di un mondo in cui possiamo ancora vivere e creare insieme.”

Il poster ufficiale di Locarno78 è ora disponibile in prevendita a questo link.

©Wolfgang Tillmans

La 78esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025.


Il Locarno Film Festival annuncia la selezione Pardi di Domani 2025 

Tra talenti emergenti, nuove promesse e autori affermati come Neo Sora, Marta Popivoda, Abdellah Taïa, Salvatore Mereu e Radu Muntean, la selezione di corti e mediometraggi di Locarno78 si conferma uno spazio aperto alla ricerca espressiva e alle nuove forme di linguaggio cinematografico.

All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale.

Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati. Tra i titoli in programma Une fenêtre plein sud (A South Facing Window) della regista mongola Lkhagvadulam Purev-Ochir; Slet 1988 della regista serba Marta Popivoda, Su cane est su miu (The Dog Is My Dog), del cineasta italiano Salvatore Mereu; A Very Straight Neck, del nippo-americano Neo Sora; Cairo Streets, dello scrittore marocchino Abdellah Taïa (Prix Décembre per Les bastion des larmes); Histerični napad smeha (Hysterical Fit of Laughter) del duo serbo-croato Matija Gluščević e Dušan Zorić; Nang Norn (The Sleeping Beauty), della laotiana Mattie Do; Solitudes, del canadese Ryan McKenna; Index, del romeno Radu Muntean; e Späternte (Late Harvest) di Katharina Huber, già premiata a Locarno76 come miglior regista emergente con Ein schöner Ort nel 2023.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Nel corso degli anni, il programma dei Pardi di Domani ha conquistato non solo un seguito sempre maggiore, ma si è anche affermato come uno degli appuntamenti immancabili per gli appassionati del cinema breve. Un vivaio di sperimentazione e gioia creativa che continua a raccogliere consensi e a lanciare autori pronti a lasciare il segno nel cinema contemporaneo.”

Eddie Bertozzi, resonsabile del comitato di selezione Pardi di Domani:
“Una selezione di film audaci che ci catapultano al centro pulsante delle tensioni del nostro tempo. Fra nomi affermati e scoperte assolute, un dialogo fra esperienze cinematografiche diverse e un invito radicale a ripensare identità, corpi e conflitti da prospettive inedite e provocatorie.”

I titoli dei Pardi di Domani concorrono per i premi dei tre concorsi, tra cui il Pardino d’Oro, il Pardino d’Argento, il Pardo per la migliore regia, il Premio Medien Patent Verwaltung AG e il Premio per la miglior speranza svizzera.

La sezione Pardi di Domani è sostenuta dai partner SRG SSR, per il Concorso Nazionale; Arts3 Foundation, per il Concorso Internazionale; e WePresent by WeTransfer, per il Concorso Corti d’Autore.


Locarno78: alla costumista Milena Canonero il Vision Award 2025 

Ammirata per le sue innovative collaborazioni con Stanley Kubrick, Hugh Hudson, Wes Anderson, Sofia Coppola, Warren Beatty, Alan Parker, Louis Malle e molti altri, la sera di domenica 10 agosto 2025 la celebre costume designer italiana riceverà il Vision Award, presentato da Ticinomoda. Nel corso del Festival introdurrà inoltre la sua più recente collaborazione con Francis Ford Coppola: il monumentale Megalopolis (2024).

Milena Canonero. Foto © Roberto Granata

Fin dal suo debutto in Arancia Meccanica (1971) di Stanley Kubrick, Milena Canonero ha realizzato alcuni tra i costumi più visionari della storia del cinema, dando forma all’immaginario collettivo attraverso tessuti colorati e tagli originalissimi che hanno saputo trasformare ogni personaggio in una presenza indelebile.

Basti pensare agli smoking e gli abiti lunghi dell’età del jazz in Cotton Club (1984) di Francis Ford Coppola, ai merletti aristocratici in Marie Antoinette (2016) di Sofia Coppola, agli elaborati abiti klimtiani di Tilda Swinton in Grand Budapest Hotel (2014), di Wes Anderson, o al look elegante di Catherine Deneuve e di David Bowie nell’horror Miriam si sveglia a mezzanotte (1983), di Tony Scott. O ancora al coloratissimo Dick Tracy (1990) di Warren Beatty, agli indimenticabili costumi di La mia Africa (1986) di Sidney Pollack, ai cowboy dei Fratelli Sisters (2018) di Jacques Audiard, agli abiti iconici di Shining (1980) di Kubrick… Così come alla sua recente reinterpretazione in chiave postmoderna dello stile antico romano in Megalopolis (2024) di Francis Ford Coppola e alla sua sesta collaborazione con Wes Anderson sul set della spy-story La trama fenicia (2025), ambientata negli anni Cinquanta. Per ciascuno di questi titoli, chiunque saprebbe indicare un costume preferito firmato Canonero, a dimostrazione di quanto la sua eredità sia profondamente intrecciata con la storia del cinema.

Grazie ai suoi capolavori, Milena Canonero ha collezionato quattro Oscar ai migliori costumi – con Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick, Momenti di gloria (1981) di Hugh Hudson, Marie Antoinette di Sofia Coppola e Grand Budapest Hotel di Wes Anderson –, nonché tre BAFTA, tre Guild Awards, l’Orso d’Oro alla Berlinale e numerosi altri riconoscimenti. Oltre al ruolo di costumista, i suoi interessi e il suo talento la vedono nel ruolo di set designer in Inserzione pericolosa (1992) di Barbet Schroeder e nell’Amadeus (1999) di Roman Polanski, andato in scena a teatro. Ha inoltre diretto corti e spot pubblicitari.

Anche in ambito operistico Milena Canonero vanta collaborazioni con, fra gli altri, il Metropolitan di New York, il Teatro dell’opera di Vienna, La Scala e l’Opéra Garnier di Parigi. È stata associate producer di Good Morning Babilonia (1987) dei fratelli Taviani, e ha prodotto due film insieme a Elda Ferri: Un giorno questo dolore ti sarà utile (2011) e Hill of Vision (2022), l’incredibile storia del premio Nobel Mario Capecchi. Ma è la sua tripla collaborazione con Stanley Kubrick ad averla consacrata definitivamente come l’artista che oggi tutti conoscono.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Milena Canonero è un gigante del cinema e dell’arte contemporanea. Come un’artista rinascimentale, ha unito la profonda sapienza dell’artigianato alle possibilità del cinema, spalancando così spazi infiniti per l’immaginazione e l’espressione umana. Il lavoro svolto da Milena Canonero, a partire dai costumi di Arancia meccanica, è diventato parte integrante dell’orizzonte delle possibilità espressive dell’arte costumistica e non solo, rimodellando tutto il pensiero del cinema. L’impatto universale e duraturo della sua arte è la testimonianza di un genio inquieto e gioioso, profondamente italiano, ancorato alle sue tradizioni artistiche, che diventa patrimonio dell’umanità.”

Il Vision Award è reso possibile grazie al sostegno di Ticinomoda, che supporta le aziende di abbigliamento locali incentivando la produzione, rafforzando i legami tra i marchi, promuovendo la formazione di giovani professionisti e stilisti e favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro nella regione. Il premio intende omaggiare e valorizzare personalità che, con la loro creatività, hanno contribuito a rinnovare l’immaginario cinematografico. Nel corso degli anni il premio è stato assegnato a maestri degli effetti speciali, montatori, sound designer, compositori, musicisti e direttori della fotografia, con la volontà di omaggiare e raccontare l’arte cinematografica in tutte le sue forme.


Locarno78: Premio per la produzione alla libanese Abbout Productions

Guidata da Georges Schoucair e Myriam Sassine, la casa di produzione indipendente di Beirut riceverà il Raimondo Rezzonico Award la sera di giovedì 7 agosto 2025, durante la 78esima edizione del Locarno Film Festival. Per l’occasione, Schoucaire Sassine presenteranno due dei loro film di maggior successo: Costa Brava, Lebanon, di Mounia Akl, e Memory Box, di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige.

Negli ultimi anni Georges Schoucair, CEO di Abbout Productions dal 2004, e Myriam Sassine, lead producer dal 2010, hanno fatto nascere e accompagnato sul mercato della distribuzione internazionale moltissimi lungometraggi arabi e libanesi. Centro vitale di produzione e distribuzione per l’intera regione, Abbout Productions ha saputo costruire e sostenere una solida rete di artisti e cineasti libanesi e arabi che, nonostante condizioni spesso difficili e talvolta drammatiche, continuano a farsi portavoce di un cinema indipendente che racconta con coraggio la complessità e la vitalità della regione.

Schoucair e Sassine hanno prodotto titoli apprezzati come Costa BravaLebanon (Orizzonti– Venezia, 2021) e Memory Box (Competition – Berlino, 2021) e opere di registi locali del calibro di Ahmad Ghossein, Mohamed Malas, Ghassan Salhab, Oualid Mouannes, Cyril Aris, Ely Dagher, Rana Eid e Myriam El Hajj, il cui Diaries from Lebanon è stato mostrato in anteprima nella sezione Panorama della Berlinale 2024.

Ma Schoucair e Sassine si battono per il cinema indipendente anche in altri contesti. Schoucair ha svolto un ruolo decisivo nell’apertura (e riapertura) del cinema Metropolis di Beirut, nodo vitale per la produzione e la programmazione per il Medio Oriente e il Nord Africa, e Sassine ha co-fondato il Maskoon Fantastic Film Festival, unico festival nel mondo arabo a essere interamente dedicato al cinema di genere, e promuove attivamente iniziative di formazione ed eventi settoriali. Dal 2021 gestisce anche Aflamuna Connection, piattaforma di coproduzione libanese per cineasti arabi. Georges Schoucair ha inoltre supportato Jean-Luc Godard nella realizzazione di Le Livre d’image (2018), e, insieme a Myriam Sassine, ha coprodotto diversi film premiati per la Schortcut Films, sostenendo registi affermati come Alain Gomis, Kaouther Ben Hania, Lucrecia Martel o Elia Suleiman.

Venerdì 8 agosto, presso il Forum @Spazio Cinema, Schoucair e Sassine prenderanno parte a una conversazione aperta al pubblico moderata dal giornalista e scrittore svizzero Philippe Mottaz e organizzata in collaborazione con ICT4Peace, una fondazione internazionale dedicata all’elaborazione di politiche concrete, volte alla salvaguardia e alla tutela della vita e della dignità umana attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questa collaborazione riflette l’impegno del Festival nel confrontarsi con le grandi sfide sociali e i temi centrali del dibattito globale.

Giona A. Nazzaro, Direttore Artistico del Locarno Film festival: “La società di produzione libanese Abbout ha contribuito a dare vita a un’immagine lontana dagli stereotipi delle narrazioni ufficiali di un paese lacerato da conflitti e da instabilità politica. I film prodotti sono il segno di una società vitale, viva, che guarda con fiducia al futuro. Abbout ha saputo raccontare un paese giovane, in grado di fare i conti con la storia e contemporaneamente capace di concepire un’identità libanese stratificata e multiforme. Attraverso i film prodotti, lanciando moltissimi nuovi talenti – davanti e dietro la macchina da presa –, Abbout ha contribuito a conferire un volto nuovo al Libano e a valorizzarne le potenzialità, offrendone un’immagine complessa, lontana dalle banalizzazioni della violenza della guerra, e lavorando instancabilmente al servizio di un dialogo fertile e generoso.”

Il Raimondo Rezzonico Award, offerto dal Comune di Minusio, è stato istituito nel 2002 in memoria del Presidente del Festival tra il 1981 e il 1999.


Alexander Payne riceverà il Pardo d’Onore 

L’acclamato cineasta americano riceverà il Pardo d’Onore di Locarno78, presentato da Manor, la sera di venerdì 15 agosto 2025. A Locarno, Alexander Payne presenterà anche i suoi The Descendants (2011) e Nebraska (2013) e parteciperà a un incontro aperto con il pubblico del Festival. 

Voce dall’umorismo asciutto e inconfondibile dietro grandi classici moderni, Alexander Payne, regista e sceneggiatore, si è certamente assicurato un posto tra i cineasti che hanno definito il cinema americano del 21esimo secolo. I suoi film, tra cui Election (1999), A proposito di Schmidt (2002), Sideways – In viaggio con Jack (2004), Nebraska (2013) e l’ultimo, acclamato, The Holdovers – Lezioni di vita (2023), hanno vinto complessivamente tre Academy Award, tre BAFTA e otto Golden Globe in diverse categorie. Nel corso della sua carriera, Payne ha dimostrato la volontà di dedicarsi al cinema mid-budget per adulti, forma artistica mai abbastanza tutelata.

Nato in Nebraska nel 1961, con i suoi lavori attira l’attenzione di Hollywood mentre ancora studia regia all’UCLA. Nel 1996 ha già scritto e diretto Citizen Ruth – Donna americana (1996), ingegnosa commedia a sfondo politico con protagonista Laura Dern: dopo la première al Sundance, il film ottiene il plauso della critica. Da allora Payne ha realizzato sette ulteriori lungometraggi, ciascuno contraddistinto da costruzione elegante e umorismo caustico, nonché dalle indimenticabili performance tragicomiche di pesi massimi del grande schermo. Proprio in ragione dei suoi successi, il Locarno Film Festival è lieto di celebrarlo con il Pardo d’Onore.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival:

“Alexander Payne è un autore colto, dalla cinefilia enciclopedica. Dotato di un infallibile senso della commedia umana, è un cineasta dalla sensibilità squisitamente classica e moderna al tempo stesso. Regista impeccabile, ha lavorato con nomi come Jack Nicholson, George Clooney, Reese Witherspoon, Laura Dern, Matt Damon, Bruce Dern e Paul Giamatti. In Payne si uniscono la conoscenza del saper fare del cinema hollywoodiano e l’unicità della sua poesia. È autore di una filmografia unica, nella quale ha affrontato sempre le complessità della condizione umana con il sorriso e in un dialogo instancabile con il pubblico.” 

Dal 2017 il Pardo d’Onore è reso possibile grazie al sostegno di Manor, Event Partner del Locarno Film Festival. Nel corso degli anni il premio onorario del Festival è stato assegnato ad alcune tra le più straordinarie personalità del mondo del cinema, tra cui Manoel de Oliveira, Bernardo Bertolucci, Ken Loach, Jean-Luc Godard, Abbas Kiarostami, Terry Gilliam, Aleksandr Sokurov, William Friedkin, Alain Tanner, Jia Zhang-ke, Leos Carax, Werner Herzog, Agnès Varda, Michael Cimino, Marco Bellocchio, Alejandro Jodorowsky, Jean-Marie Straub, Todd Haynes, Bruno Dumont, John Waters, John Landis, Kelly Reichardt, Harmony Korine, e Jane Campion.


Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award e presenterà Rosemead in prima internazionale a Locarno78

Apprezzata internazionalmente per le sue interpretazioni al cinema, in teatro e in televisione, Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award giovedì 14 agosto, in occasione della 78esima edizione del Locarno Film Festival. La stessa sera, l’attrice presenterà il nuovo film di Eric Lin, Rosemead (2025), in compagnia del resto del cast. Venerdì 15 agosto Lucy Liu prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico presso il Forum @Spazio Cinema.

Lucy Liu. Foto © Royal Gilbert

Attrice e regista amata dalla critica e con più di trent’anni di carriera alle spalle, Lucy Liu ha recitato in film che hanno generato oltre 3,7 miliardi di dollari di incassi a livello mondiale. A partire dai suoi ruoli iconici in Kill BillCharlie’s AngelsChicagoCome far perdere la testa al capoPresence e Red One, ha continuato a ridefinire cosa significhi essere una donna di successo a Hollywood. In Rosemead, l’avvincente dramma ispirato a una storia vera di cui è anche produttrice, Liu interpreta una malata terminale in corsa contro il tempo per proteggere il figlio dalle sue violente ossessioni.

Salita alla ribalta con il ruolo interpretato in Ally McBeal, che le è valso le candidature agli Emmy e ai SAG, si è subito imposta come figura pionieristica della televisione. Ha al suo attivo, fra gli altri, serie di punta quali Why Women KillElementaryCurb Your EnthusiasmStar Wars: Visions e A Man in Full. Artista versatile, Lucy Liu ha inoltre diretto episodi di Marvel’s Luke CageElementaryWhy Women Kill e American Born Chinese (2023). Anche il suo Meena (2014), cortometraggio documentario dedicato al traffico di esseri umani, è stato accolto con largo favore, mentre nei panni di produttrice ha sostenuto progetti d’impatto come Freedom’s Fury e Redlight. Recentemente ha prodotto e prestato la voce a The Pirate Queen (2024), esperienza in VR candidata agli Emmy e prossimamente disponibile anche in formato graphic novel.

Lucy Liu è anche un’apprezzata artista visiva: le sue sculture e i suoi dipinti a tecnica mista sono stati esposti in gallerie e musei internazionali come il National Museum di Singapore, il Napa Valley Museum e la New York Studio School. Per il suo contributo al mondo dell’arte ha ricevuto anche la Harvard University Arts Medal. Attualmente sta lavorando a una serie di dipinti commissionati per il 2026 dall’Australian Centre for Contemporary Art di Melbourne. Ambasciatrice UNICEF da più di vent’anni, per il suo impegno umanitario ha ricevuto onorificenze prestigiose quali il Danny Kaye Humanitarian Award e il Women’s World Award.

Attrice e regista amata dalla critica e con più di trent’anni di carriera alle spalle, Lucy Liu ha recitato in film che hanno generato oltre 3,7 miliardi di dollari di incassi a livello mondiale. A partire dai suoi ruoli iconici in Kill BillCharlie’s AngelsChicagoCome far perdere la testa al capoPresence e Red One, ha continuato a ridefinire cosa significhi essere una donna di successo a Hollywood. In Rosemead, l’avvincente dramma ispirato a una storia vera di cui è anche produttrice, Liu interpreta una malata terminale in corsa contro il tempo per proteggere il figlio dalle sue violente ossessioni.

Salita alla ribalta con il ruolo interpretato in Ally McBeal, che le è valso le candidature agli Emmy e ai SAG, si è subito imposta come figura pionieristica della televisione. Ha al suo attivo, fra gli altri, serie di punta quali Why Women KillElementaryCurb Your EnthusiasmStar Wars: Visions e A Man in Full. Artista versatile, Lucy Liu ha inoltre diretto episodi di Marvel’s Luke CageElementaryWhy Women Kill e American Born Chinese (2023). Anche il suo Meena (2014), cortometraggio documentario dedicato al traffico di esseri umani, è stato accolto con largo favore, mentre nei panni di produttrice ha sostenuto progetti d’impatto come Freedom’s Fury e Redlight. Recentemente ha prodotto e prestato la voce a The Pirate Queen (2024), esperienza in VR candidata agli Emmy e prossimamente disponibile anche in formato graphic novel.

Lucy Liu è anche un’apprezzata artista visiva: le sue sculture e i suoi dipinti a tecnica mista sono stati esposti in gallerie e musei internazionali come il National Museum di Singapore, il Napa Valley Museum e la New York Studio School. Per il suo contributo al mondo dell’arte ha ricevuto anche la Harvard University Arts Medal. Attualmente sta lavorando a una serie di dipinti commissionati per il 2026 dall’Australian Centre for Contemporary Art di Melbourne. Ambasciatrice UNICEF da più di vent’anni, per il suo impegno umanitario ha ricevuto onorificenze prestigiose quali il Danny Kaye Humanitarian Award e il Women’s World Award.

Lucy Liu ha segnato la storia diventando, in quasi sessant’anni, la seconda donna statunitense di origini asiatiche a ricevere una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Animata da una volontà costante di superare i confini della creatività e della cultura, continua ancora oggi a essere un’inesauribile fonte d’ispirazione: dal cinema alla televisione, dalle arti visive all’impegno umanitario.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “La presenza di Lucy Liu al cinema e in televisione è a dir poco straordinaria. Nella sua carriera s’intrecciano interpretazioni iconiche per il piccolo e il grande schermo: dal ruolo che l’ha resa celebre in Ally McBeal, per il quale ha ricevuto nomination agli Emmy e ai SAG Award, fino alla memorabile interpretazione di O-Ren Ishii in Kill Bill: Vol. 1, Liu ha tracciato un percorso artistico unico. Attraversando con disinvoltura generi e linguaggi diversi – dai blockbuster come Charlie’s Angels ai drammi più intimi come Presence di Steven Soderbergh – Lucy Liu ha aggiunto complessità e profondità a ogni personaggio cui ha dato forma. In televisione ha brillato in ruoli da protagonista in serie di successo come Why Women Kill ed Elementary, consolidando la sua reputazione come una delle attrici più versatili della sua generazione. La sua influenza non si esaurisce nell’ambito della recitazione: come produttrice, regista e attivista umanitaria, si è distinta con documentari potenti come Meena e con progetti innovativi come l’esperienza in realtà virtuale The Pirate Queen, candidata agli Emmy. In Piazza Grande Lucy Liu presenterà Rosemead, un progetto intimo che celebra una sua nuova metamorfosi attoriale: è un sogno che si avvera non solo per il Locarno Film Festival ma anche per tutti gli spettatori e cinefili. Le sue scelte coraggiose e la sua costante capacità di reinventarsi continuano a ridefinire cosa significhi essere un’artista nel ventunesimo secolo.” 


Locarno78: a Emma Thompson il Leopard Club Award

ll Leopard Club Award sarà conferito a Emma Thompson la sera di venerdì 8 agosto 2025 in Piazza Grande, in occasione della première del nuovo e atteso thriller di Brian Kirk, The Dead of Winter, che la vede nel ruolo di protagonista.

Emma Thompson. Foto © Nick Haddow

Tra i volti più riconoscibili e amati del panorama cinematografico britannico, Emma Thompson vanta una straordinaria carriera come attrice, sceneggiatrice e produttrice per il cinema e la televisione, capace di spaziare tra produzioni indipendenti e grandi successi commerciali. Nel corso di oltre quattro decenni ha collezionato premi Emmy, Golden Globe, BAFTA e due Academy Award – risultando, a oggi, l’unica persona ad aver vinto un Oscar sia per la recitazione che per la sceneggiatura. La sua capacità di reinventarsi costantemente in ruoli sempre diversi le ha permesso di continuare a essere una presenza vitale e influente su palcoscenici e schermi di tutto il mondo, a dimostrazione dell’ammirazione che più generazioni di spettatori continuano a riservarle.

Tra i film più celebri a cui Emma Thompson ha preso parte si annoverano Casa Howard (1992), Quel che resta del giorno (1993), Ragione e sentimento (1996), Angels in America (2003), la saga di Harry Potter (2003-2011), Love Actually (2003), Nanny McPhee (2005), Saving Mr. Banks (2013), Years and Years (2019), Crudelia (2021), Matilda the Musical di Roald Dahl (2022), e Il piacere è tutto mio (2022). Venerdì 8 agosto, dopo la consegna del premio, presenterà in prima mondiale a Locarno l’atteso thriller The Dead of Winter di Brian Kirk, prodotto da Stampede Ventures e augenschein, che vede la stessa Thompson anche nelle vesti di produttrice esecutiva.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico: “Emma Thompson incarna il meglio di una tradizione di interpreti che ha saputo infondere in ogni ruolo la traccia di un sapere profondissimo sul lavoro dell’attore. Lavorando con autori diversissimi fra loro, affrontando senza timori registri e personaggi sempre nuovi, passando da Shakespeare a James Ivory e dai regni di Harry Potter al trasformismo di Nanny McPhee, ha continuato a sorprendere instancabilmente il pubblico nell’arco di una carriera che le è valsa numerosi premi, fra i quali due Oscar, due Golden Globe, tre BAFTA, un Leone d’Oro, un Emmy e ben due David di Donatello. Onorare il talento di un’interprete geniale e poliedrica come Emma Thompson con il Leopard Club Award è un riconoscimento dovuto a un’artista che ci ha commosso, ci ha fatto pensare, ci ha divertito e che, soprattutto, non ha mai smesso di sorprenderci.


A Jackie Chan il Pardo alla Carriera

L’iconica superstar del cinema riceverà il premio alla carriera del Locarno Film Festival, presentato da Ascona-Locarno Turismo, la sera di sabato 9 agosto. Durante il Festival, Jackie Chan introdurrà i film Project A (1983) e Police Story(1985), che lo vedono nel doppio ruolo di regista e attore protagonista. Domenica 10 agosto sarà possibile incontrare Chan in una conversazione aperta al pubblico.

Attore di fama mondiale, regista visionario e figura imprescindibile delle arti marziali, nonché Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, da quasi sessant’anni Jackie Chan è uno dei volti più riconoscibili del cinema internazionale, apprezzato in tutto il mondo per i suoi film, che hanno gettato un ponte tra Oriente e Occidente. Dopo il suo esordio attoriale da giovanissimo negli anni Sessanta, nel 1978 raggiunge il grande successo con Il serpente all’ombra dell’aquila e Drunken Master. Grazie alle sue audaci prodezze e a un carisma accattivante e spontaneo, nel decennio successivo l’equilibrio inedito di commedia e kung-fu proposto da Jackie Chan diventa ben presto, per la Golden Harvest – la leggendaria casa di produzione di Hong Kong –, il sinonimo stesso di successo al botteghino.

La carriera di Chan dietro la macchina da presa, nelle vesti di regista di classici come Police Story (1985) o Armour of God (1986), arricchisce ulteriormente la sua immagine di artista unico ed eccentrico. Negli anni Novanta, Jackie Chan si afferma come la star di film d’azione più popolare in Asia. Corteggiato da Hollywood, nel giro di pochi anni la commedia Rush Hour (1998) ne consacra lo status di superstar globale come non era mai accaduto a nessuno prima di allora.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival“Regista, produttore, attore, sceneggiatore, coreografo, cantante, atleta, stuntman temerario. Jackie Chan è una figura chiave del cinema asiatico di tutti i tempi, la cui influenza ha rimodellato l’immaginario contemporaneo riscrivendo le regole del cinema hollywoodiano. Fin dagli anni della China Drama Academy sotto la guida del Maestro Yu Jim-Yuen, quando lavorò da giovanissimo come stuntman nel capolavoro di King Hu A Touch of Zen, Jackie Chan ha continuamente reinventato il cinema di arti marziali e non solo. Talento comico purissimo, ha fatto sua la lezione di Buster Keaton e del cinema delle origini, dando vita a capolavori che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Con una sensibilità degna del musical classico, ha creato una poetica del corpo in movimento senza precedenti. Nel cinema esiste un prima e un dopo Jackie Chan.” 

Il  Pardo alla Carriera è presentato da Ascona-Locarno Turismo, il Destination Partner del Locarno Film Festival che si occupa della promozione e dello sviluppo turistico del Lago Maggiore e delle bellezze naturali che circondano Locarno. In passato, il premio è stato attribuito a Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Khutsiev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer, Dante Spinotti, Costa-Gavras, Tsai Ming-liang, e, nel 2024, a Shah Rukh Khan.

 

La 78esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025.

 

Testi e immagini dall’Ufficio Stampa Locarno Film Festival, Studio Sottocorno. Aggiornato il 29 aprile, il 3, il 5, il 10, il 12, il 16, il 26 giugno, il 1° e l’8 luglio 2025.

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