78° Locarno Film Festival – dal 6 al 16 agosto 2025
Locarno78: Il Pardo d’Oro va a Tabi to Hibi (Two Seasons, Two Strangers) di Sho Miyake
Dopo undici giorni carichi di emozioni, preceduti da due giornate di proiezioni Prefestival, si è concluso oggi con il trionfo del film giapponese Tabi to Hibi, vincitore del Pardo d’Oro nel Concorso Internazionale, il 78esimo Locarno Film Festival, un’edizione caratterizzata da momenti memorabili e da incontri speciali destinati a lasciare il segno.

Grazie a un programma di proiezioni diversificato e capace di valorizzare alcune delle voci più interessanti del cinema contemporaneo, il Locarno Film Festival ha messo in luce anche quest’anno la ricchezza e le infinite possibilità della settima arte: dal grande cinema popolare alle produzioni indipendenti, dagli audaci esperimenti d’avanguardia alla forza e alla grazia delle storie più classiche. Durante undici giorni, il Festival ha registrato una forte affluenza di pubblico, a conferma dell’entusiasmo e dell’energia che caratterizzano ogni edizione, con spettatori coinvolti in proiezioni, incontri e momenti di confronto che hanno animato le giornate e le serate di Locarno. Le sezioni parallele hanno ulteriormente consolidato il ruolo del Festival come punto di riferimento imprescindibile per il pubblico locale e internazionale, offrendo inoltre uno spazio di confronto, di scoperta e di ispirazione ad autori, professionisti e appassionati di cinema di tutto il mondo.
La 78ª edizione del Locarno Film Festival ha premiato con il Pardo d’Oro Tabi to Hibi di Sho Miyake, il quarto film giapponese a conquistare il massimo riconoscimento nella storia del Festival. In precedenza, il premio principale del Festival era stato assegnato a The Rebirth (Ai no yokan) di Masahiro Kobayashi nel 2007, a This Transient Life (Mujō) di Akio Jissoji, uno dei quattro film premiati ex aequo nel 1970, e al classico Gate of Hell (Jigokumon) di Teinosuke Kinugasa nel 1954, anno in cui i tre principali premi sono stati conferiti dalla Giuria Internazionale della Critica.
Il Premio Speciale della Giuria è andato a White Snail di Elsa Kremser e Levin Peter, mentre il Pardo per la migliore regia è stato aggiudicato ad Abbas Fahdel per Tales of the Wounded Land. I due Premi per la migliore interpretazione sono stati assegnati rispettivamente a Manuela Martelli e Ana Marija Veselčić per Bog neće pomoći (God Will Not Help) di Hana Jušić, e a Marya Imbro e Mikhail Senkov per la loro performance in White Snail. Il Pardo d’Oro del Concorso Cineasti del Presente è stato invece conferito a Tóc, giấy và nước… (Hair, Paper, Water…) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý, a testimonianza della vitalità e della varietà del cinema presentato a Locarno78.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival su Locarno78: «Un’edizione coronata da successi che vanno al di là di ogni aspettativa. La 78esima edizione del Festival ha celebrato il potere senza tempo del cinema e la sua capacità di riunire comunità diverse provenienti da tutto il mondo sotto il segno della pace. Siamo grati a tutti i registi che hanno scelto di condividere le loro opere con il pubblico del Festival. Questo ci ha permesso di realizzare un’edizione proiettata in avanti, con lo sguardo fermamente rivolto al futuro. Siamo certi che queste opere resisteranno alla prova del tempo e saranno fonte di ispirazione e di guida per i giovani talenti che hanno appena iniziato a immaginare i film che realizzeranno domani. Mettere in piedi un festival è come costruire un domani migliore. Un film alla volta».
Il Festival nel 2025
La Piazza Grande è stata il palcoscenico di momenti indimenticabili, condivisi da migliaia di spettatori. Tra i protagonisti di quest’anno: l’iconica attrice e sceneggiatrice britannica Emma Thompson, che davanti a una Piazza gremita di persone ha presentato il suo ultimo film, The Dead of Winter; Jackie Chan, superstar asiatica del cinema d’azione, che ha conquistato il pubblico con la sua inconfondibile energia e ironia; Willem Dafoe, giunto a Locarno per presentare il suo ultimo film The Birthday Party; la star franco-iraniana Golshifteh Farahani, il cui intenso discorso di apertura di fronte alla Piazza ha dato il via agli undici giorni del Festival; lo sceneggiatore e regista statunitense Alexander Payne; la costumista italiana quattro volte premio Oscar Milena Canonero; la star asiatico-americana Lucy Liu, che in Piazza Grande ha presentato il nuovo Rosemead; e molti altri ancora.
Con 224 film, 101 prime mondiali e oltre 300 proiezioni, le sale di Locarno hanno offerto una vetrina d’eccezione per il meglio del cinema mondiale. Attraverso il Concorso Internazionale, il Concorso Cineasti del Presente, i Fuori Concorso, i Pardi di Domani e non solo, il Festival ha messo in dialogo un’ampia varietà di opere, esprimendo la vitalità e la diversità del cinema svizzero e internazionale e dando vita a un programma tanto ricco quanto stimolante. In parallelo, la Retrospettiva di Locarno78 Great Expectations: British Postwar Cinema (1945–1960) e la sezione Histoire(s) du Cinéma hanno ripercorso alcune delle pagine più interessanti – e meno conosciute – della storia del cinema.
Il Palmarès
L’elenco completo dei premi è disponibile qui in formato PDF.
Le immagini dei vincitori sono disponibili qui.
Concorso Internazionale
Pardo d’Oro – Grand Premio del Festival e della città di Locarno
a TABI TO HIBI (TWO SEASONS, TWO STRANGERS) di Sho Miyake, Giappone
Premio Speciale della Giuria – Comuni di Ascona e Losone
a WHITE SNAIL di Elsa Kremser and Levin Peter, Austria/Germania
Pardo per la Migliore regia – Città e Regione di Locarno
a Abbas Fahdel per TALES OF THE WOUNDED LAND, Libano
Pardo per la migliore interpretazione
a Manuela Martelli e Ana Marija Veselčić per BOG NEĆE POMOĆI (GOD WILL NOT HELP) di Hana Jušić, Croazia/Italia/Romania/Grecia/
Pardo per la migliore interpretazione
a Marya Imbro e Mikhail Senkov per WHITE SNAIL di Elsa Kremser and Levin Peter, Austria/Germania
Menzione Speciale
DRY LEAF di Alexandre Koberidze, Germania/Georgia
Concorso Cineasti del Presente
Pardo d’Oro – Concorso Cineasti del Presente
a TÓC, GIẤY VÀ NƯỚC… (HAIR, PAPER, WATER…) di Nicolas Graux and Trương Minh Quý, Belgio/Francia/Vietnam
Premio per la miglior regia emergente – Città e Regione di Locarno
a Cecilia Kang per HIJO MAYOR, Argentina/Francia
Premio Speciale della Giuria CINÉ+
a GIOIA MIA (SWEETHEART) di Margherita Spampinato, Italia
Pardo per la migliore interpretazione
a Aurora Quattrocchi per GIOIA MIA (SWEETHEART) di Margherita Spampinato, Italia
Pardo per la migliore interpretazione
a Levan Gelbakhiani per DON’T LET THE SUN di Jacqueline Zünd, Svizzera/Italia
Pardi di Domani
Concorso Corti d’Autore
Pardino d’Oro WePresent by WeTransfer per il miglior cortometraggio d’autore
a A VERY STRAIGHT NECK di Neo Sora, Giappone/Cina
Concorso Internazionale
Pardino d’Oro Arts3 Foundation per il miglior cortometraggio internazionale
a HYENA di Altay Ulan Yang, Stati Uniti
Pardino d’Argento Arts3 Foundation per il Concorso Internazionale
a STILL PLAYING di Mohamed Mesbah, Francia
Premio per la migliore regia Pardi di Domani – BONALUMI Engineering
a PRIMERA ENSEÑANZA (PRIMARY EDUCATION) di Aria Sánchez e Marina Meira, Cuba/Spagna/Brasile
Premio Medien Patent Verwaltung AG
a FORCE TIMES DISPLACEMENT di Angel WU, Taiwan
Concorso Nazionale
Pardino d’Oro SRG SSR per il miglior cortometraggio svizzero
a O RIO DE JANEIRO CONTINUA LINDO (RIO REMAINS BEAUTIFUL) di Felipe Casanova, Belgio/Brasile/Svizzera
Pardino d’Argento SRG SSR per il Concorso Nazionale
a TUSEN TONER di Francesco Poloni, Svizzera
Premio per la migliore speranza svizzera
a L’AVANT – POSTE 21 di Camille Surdez, Svizzera
Cortometraggio candidato del Locarno Film Festival agli European Film Awards
a O RIO DE JANEIRO CONTINUA LINDO (RIO REMAINS BEAUTIFUL) di Felipe Casanova, Belgio/Brasile/Svizzera
Opera Prima
Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima)
a BLUE HERON di Sophy Romvari, Canada/Ungheria
Pardo Verde
Pardo Verde
a MARE’S NEST di Ben Rivers, Regno Unito/Francia/Canada
Menzioni Speciali
TÓC, GIẤY VÀ NƯỚC… (HAIR, PAPER, WATER…) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý, Belgio/Francia/Vietnam
UNE FENÊTRE PLEIN SUD (A SOUTH FACING WINDOW) di Lkhagvadulam Purev-Ochir, Francia/Mongolia
Locarno78: il Prix du Public UBS a Rosemead, diretto da Eric Lin e con Lucy Liu
L’intenso dramma familiare diretto da Eric Lin – prodotto da e con Lucy Liu, insignita del Career Achievement Award a Locarno78 – ha conquistato il cuore di migliaia di spettatori in Piazza Grande, aggiudicandosi il Prix du Public UBS nel 25esimo anniversario del premio.
Il palmarès di Locarno 78, annunciato nel pomeriggio di sabato 16 agosto durante la cerimonia di premiazione ufficiale al GranRex, è finalmente completo, grazie all’assegnazione del Prix du Public UBS, realizzato in collaborazione con il Main Partner del Festival. Dopo 11 notti di grande cinema sotto le stelle, il pubblico di Locarno ha incoronato il suo vincitore: il dramma asiatico-americano Rosemead, che si è aggiudicato il Prix du Public UBS nel 25esimo anniversario del premio.
Per registi e distributori, il riconoscimento di un pubblico così vasto a Locarno rappresenta un importante trampolino di lancio per affermarsi con successo nei cinema di tutto il mondo.
“Avendo lavorato per molti anni come direttore della fotografia, sapevo quanto fosse difficile dirigere un bel film. L’esperienza mi ha aiutato a capire che le storie di Joe e di Irene dovevano avere delle forti radici emotive” ha raccontato Eric Lin a Pardo, la rivista quotidiana del Festival. A proposito dell’interpretazione di Lucy Liu, ha aggiunto: “È stata incredibile. Si è immersa completamente nel ruolo […] Credo si sia ispirata a persone che conosceva davvero, soprattutto per riprodurre la fisicità e i gesti di chi è malato. In più di un’occasione abbiamo girato una sola volta, perché non si poteva chiedere di più: era così intenso ed emozionante.”
Locarno78: annunciata la selezione ufficiale
La selezione della 78esima edizione del Locarno Film Festival è stata presentata oggi durante la conferenza stampa ufficiale e include titoli molto attesi nelle tre competizioni principali e un totale di 99 prime mondiali. Il programma è affiancato da una ricca proposta di titoli nelle sezioni non competitive.
Dal 6 al 16 agosto 2025, Locarno tornerà a essere il cuore vibrante del grande cinema internazionale, accogliendo una programmazione ricca e variegata: dalle proposte più audaci e sperimentali al grande cinema popolare. I concorsi offriranno uno sguardo originale su nuove forme narrative, mentre sulla Piazza Grande si alterneranno storie umane intense e toccanti, illuminate dalla presenza di grandi star internazionali. Con la sua 78ª edizione, Locarno si conferma una vetrina aperta a tutti i linguaggi e immaginari del cinema contemporaneo.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “I film della 78esima edizione rappresentano quanto di vivo, necessario e audace respira nel cinema contemporaneo, oggi. Un cinema tutto al presente indicativo, privo di qualsiasi nostalgia e proiettato tutto in avanti, verso un futuro aperto, mobile, inclusivo, da immaginare insieme, nuovamente. Un cinema giocoso e pericoloso, che si assume molti rischi, ma anche un cinema che non dimentica di ridere e di irridere, e di interrogare la storia in tutti i suoi aspetti. Cinema necessario, dunque, da scoprire nel buio della sala cinematografica, per ritrovare il senso profondo del piacere e del senso di appartenere a una comunità. Film pensati per la sala cinematografica e per l’esperienza collettiva, davanti allo schermo. Il cinema, ancora una volta, è ora. Tutto in avanti”.
Piazza Grande
14 film, incluse 4 prime mondiali e 2 prime internazionali, saranno presentati in Piazza Grande, lo straordinario cinema all’aperto di Locarno, in grado di ospitare ogni sera migliaia di spettatori.
Concorso Internazionale
Nel Concorso Internazionale 17 film provenienti da tutto il mondo e presentati in prima mondiale competono per il Pardo d’Oro. Qui trova spazio il meglio del panorama cinematografico contemporaneo: qui autori affermati e talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi territori dell’arte cinematografica.
Concorso Cineasti del Presente
Il Concorso Cineasti del Presente, lo spazio dedicato agli autori di oggi e al cinema di domani, comprende 15 film: opere prime o seconde, tutte in prima mondiale.
Fuori Concorso
Fuori Concorso è il laboratorio creativo in cui prendono forma nuove visioni e si riscrivono i linguaggi del cinema: una sezione non competitiva che funge da laboratorio di contaminazione tra tutti i generi immaginabili e le diverse forme di narrazione. La sezione comprende 14 film, di cui 12 prime mondiali e una prima internazionale.
Histoire(s) du Cinema
Prospettive inedite sulla storia del cinema con 15 film: una sezione diversificata che contiene classici appena restaurati e film poco conosciuti.
Annunciati in precedenza
Pardi di Domani
All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale. Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati.
Retrospettiva
Pochi festival internazionali possono vantare rilevanza culturale pari a quella delle celebri retrospettive del Locarno Film Festival, che ormai da anni contribuiscono in modo determinante al dibattito mondiale sul cinema di ieri. Che si tratti di studi completi del corpus di un grande autore – i quali offrono la possibilità di assorbire la complessità della produzione artistica di un cineasta nella sua interezza – oppure di una riconsiderazione non canonica di cinema nazionali o case di produzione, la ricca Retrospettiva è un appuntamento amatissimo da cinefili, studiosi, professionisti e grande pubblico. Quest’anno non fa eccezione: con “Great Expectations” il Festival rende omaggio al cinema britannico postbellico, riunendo pellicole restaurate in digitale e copie provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che quest’anno festeggia il suo 90° anniversario.
Locarno Kids Screenings
Una selezione dedicata al pubblico dei più giovani, un viaggio iniziatico nel mondo del cinema, grazie a una selezione di film dedicati a bambini e ragazzi, con 4 prime mondiali e 2 internazionali e immersioni nel mondo dell’animazione, tra cui la prima svizzera di Mary Anning, chasseuse de fossiles (2025), il nuovo film d’animazione di Marcel Barelli, premiato quest’anno con il Locarno Kids Award presentato dalla Mobiliare.
Open Doors Screenings
Nel primo anno di un ciclo quadriennale dedicato a 42 paesi del continente africano, Open Doors offrirà una panoramica delle più interessanti produzioni indipendenti della sua attuale regione di riferimento. Quest’anno saranno presentati 8 lungometraggi e 5 cortometraggi.
Sezioni indipendenti
Semaine de la Critique
La Semaine de la Critique presenta 7 lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale, selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti Cinematografici.
Panorama Suisse
Una selezione di 10 lungometraggi e 2 corti che rappresentano il meglio della produzione elvetica, scelta da una commissione di rappresentanti delle Giornate di Soletta, dell’Accademia del Cinema Svizzero e SWISS FILMS.
Ticket Shop
Sarà possibile acquistare i biglietti e i pass per Locarno78 online sul Ticket Shop, o presso tutti gli info point nel corso della manifestazione.
Sarà possibile votare per decretare il vincitore del Prix du Public UBS attraverso il sito web o tramite scansione dei QR code riportati sui biglietti e sulla retrocopertina di Pardo, il quotidiano del Festival distribuito in formato cartaceo.
Trasporto
Collegata al resto della Svizzera e all’Europa da una vasta rete ferroviaria, Locarno è facilmente raggiungibile in treno.
Grazie alla nostra partnership con le FFS, il trasporto pubblico in Ticino e Moesano (Comunità Tariffale Arcobaleno) è incluso in qualsiasi biglietto o abbonamento del Festival per la durata della loro validità. Ricorda di mostrarli in caso di controlli. In aggiunta, durante il Festival potrai usufruire di un treno speciale in partenza ogni notte alle 2 da Locarno (direzione Lugano-Mendrisio).
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Locarno78: ecco le giurie
Grandi protagonisti del cinema e della cultura internazionale si riuniranno a Locarno per decretare i vincitori del Pardo d’Oro e degli altri premi principali della 78esima edizione del Locarno Film Festival, in programma dal 6 al 16 agosto 2025.
Come annunciato in precedenza, sarà il regista e sceneggiatore di fama internazionale Rithy Panh a presiedere la giuria del Concorso Internazionale, portando con sé la sua visione e la sua esperienza riconosciute a livello mondiale. Accanto a lui completano la giuria Joslyn Barnes, apprezzata produttrice e sceneggiatrice americana; Ursina Lardi, attrice svizzera celebre per le sue intense interpretazioni; il visionario regista, scrittore e produttore messicano Carlos Reygadas; e Renée Soutendijk , attrice olandese con una lunga carriera tra teatro e cinema, che nel 2023 ha vinto il Pardo per la miglior interpretazione femminile grazie al suo ruolo in Sweet Dreams di Ena Sendijarević. Insieme, assegneranno il prestigioso Pardo d’Oro e gli altri principali riconoscimenti.
La giuria del Concorso Cineasti del Presente, dedicato ai registi emergenti al loro primo o secondo lungometraggio, sarà composta da Asmara Abigail, attrice indonesiana conosciuta a Locarno per la sua interpretazione in Stone Turtle di Ming Jin Woo, vincitore del premio FIPRESCI nel 2022; La Frances Hui , curatrice cinematografica al MoMA e co-presidente del festival New Directors/New Films; e Kani Kusrut , versatile attrice indiana apprezzata per ruoli intensi, come in All We Imagine As Light di Payal Kapadia.
La giuria che attribuirà i diversi premi ai migliori cortometraggi nei tre concorsi dei Pardi di Domani sarà composta da Jihan El Tahri , produttrice, regista, sceneggiatrice e artista visiva franco-egiziana; Lemohang Mosese, regista e artista del Lesotho che ha ottenuto ampio riconoscimento nei principali festival internazionali; e Sara Serraiocco, attrice italiana apprezzata per la sua versatilità e protagonista di Sulla terra leggeri, presentato nel Concorso Internazionale a Locarno77.
Il premio Swatch First Feature sarà assegnato da James Hawkinson, direttore della fotografia vincitore di un Emmy che ha lavorato a serie come The Man in the High Castle, Hannibal, Bel-Air e Go
A decretare il vincitore del Pardo Verde, che premia i film capaci di contribuire in modo significativo alla sensibilizzazione e all’azione ambientale, saranno Michael Almereyda, regista, sceneggiatore e produttore indipendente americano; Martina Parenti, regista italiana conosciuta per i suoi documentari realizzati insieme a Massimo D’Anolfi; e Seta Thakur, responsabile della comunicazione e dell’innovazione sociale alla Wyss Academy for Nature.
Giona A. Nazzaro, Direttore del Locarno Film Festival ha dichiarato: “Siamo grati a tutti gli artisti che hanno accettato di far parte delle giurie del Locarno Film Festival e che ci aiuteranno a presentare al pubblico una selezione di film davvero sorprendenti e innovativi. Volevamo giurie che condividessero con noi il piacere di scoprire nuovi talenti e autori già affermati; giurati dallo sguardo curioso e generoso. Volevamo artisti visionari, ancora capaci di emozionarsi davanti a nuove scoperte. Affidiamo a loro il nostro lavoro, convinti che non ci sia miglior trampolino di lancio per questi film che le giurie del Locarno Film Festival”.
Ulteriori informazioni e le biografie complete dei membri delle giurie sono disponibili sul sito ufficiale del Locarno Film Festival: https://www.locarnofestival.ch/it/festival/juries.html
Locarno Open Doors annuncia i vincitori 2025
Open Doors, la piattaforma di co-produzione e programma di sviluppo dei talenti del Locarno Film Festival dedicata a registe e registi provenienti da comunità sottorappresentate e in cui la libertà di espressione artistica è a rischio, ha annunciato i vincitori del 2025. Quest’anno, Open Doors ha celebrato la sua 23esima edizione con un rinnovato focus su 42 paesi del continente africano.
Sei progetti in fase di sviluppo sono stati selezionati per la piattaforma di co-produzione Open Doors Projects e hanno preso parte al concorso per i tre principali premi in denaro. A questi si aggiungono sei produttori dell’iniziativa di sviluppo professionale Open Doors Producers e i registi dei cortometraggi della sezione Open Doors Screenings, riuniti nel gruppo Open Doors Directors, che insieme compongono la selezione completa di quest’anno.
Il premio principale dell’iniziativa Open Doors Projects, l’Open Doors Grant, del valore complessivo di 50’000 CHF e sponsorizzato da visions sud est (con il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC) e dalla Città di Bellinzona, è stato suddiviso tra tre progetti: Black Snake, diretto da Naishe Nyamubaya e prodotto da Sue-Ellen Chitunya (Zimbabwe) (25’000 CHF); Kachifo (Till the Morning Comes), diretto da Dika Ofoma e prodotto da Blessing Uzzi (Nigeria) (20’000 CHF); e Journal Intime d’une Femme Chèvre (Diary of a Goat Woman), diretto da Azata Soro e prodotto da Nameïta Lica Touré (Costa d’Avorio, Burkina Faso) (5’000 CHF). Kachifo (Till the Morning Comes) di Dika Ofoma ha inoltre ottenuto altri due riconoscimenti: l’ARTEKino International Award, del valore di 6’000 €, e il Sørfond Award, che garantisce la partecipazione al pitching event del Sørfond in novembre. Les Bilokos (The Bilokos), diretto da Erickey Bahati e prodotto da Giresse Kassonga (RD Congo, Francia), ha vinto il CNC Development Grant, dotato di 8.000 €.
I quattro premi sopra citati sono stati assegnati dalla giuria di Open Doors Projects, composta da Madeline Robert (Manager, visions sud est), John Canciani (Direttore artistico, Internationale Kurzfilmtage Winterthur), Lucie Garnier (CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, Program Manager DEENTAL-ACP), Julie Savary (ARTE France, Head of Projects) e Ana-Marija Grøndahl (Films from the South, Head of Production).
Inoltre, i partner di Open Doors – Tabakalera-San Sebastian Film Festival, Organisation internationale de la Francophonie (OIF), Rotterdam International Film Festival e World Cinema Fund – hanno assegnato premi a partecipanti appartenenti a tutte e tre le aree del programma.
Nel 2025, Open Doors ha stretto per la prima volta una partnership con MECAS, il mercato Internazionale dei film quasi finiti. MECAS ha assegnato un premio a June Wairegi (Giza Visuals, Kenya), partecipante agli Open Doors Producers. Il riconoscimento consiste nella partecipazione al MECAS, con opportunità di incontri personalizzati e networking, incluse le spese di viaggio e alloggio. La prossima edizione di MECAS si terrà a Gran Canaria nell’aprile 2026.
Durante la cerimonia di premiazione delle Giurie Indipendenti del Festival, in programma il 16 agosto, la Junior Jury assegnerà un premio speciale di 2’000 CHF a uno dei cortometraggi della selezione Open Doors Screenings. Il film sarà scelto per la migliore rappresentazione del concetto “L’ambiente è qualità della vita” tra tutti i titoli candidabili.
Le proiezioni degli Open Doors Screenings, sezione curata e non competitiva del Locarno Film Festival che presenta cortometraggi e lungometraggi provenienti dall’area geografica focus di Open Doors, proseguiranno fino a venerdì 15 agosto.
Locarno Open Doors annuncia i produttori e i progetti selezionati per la prima edizione del suo ciclo dedicato all’Africa
Open Doors, l’iniziativa di Locarno Pro dedicata alla coproduzione e allo sviluppo di talenti provenienti da comunità sottorappresentate di tutto il mondo, inaugura la sua 23esima edizione con un focus rinnovato, dedicato a 42 paesi africani.
Dopo il ciclo triennale dedicato all’America Latina e ai Caraibi, Open Doors volge lo sguardo al continente africano* per le prossime quattro edizioni, offrendo una piattaforma per talenti emergenti attraverso i programmi Projects, Producers e Directors. Open Doors propone un percorso articolato di formazione, mentoring e opportunità di networking, affiancato da proiezioni pubbliche ed eventi che si terranno nell’ambito di Locarno Pro, dal 7 al 12 agosto 2025.
Sono sei i progetti in fase di sviluppo che sono stati selezionati per partecipare alla piattaforma di co-produzione Open Doors Projects: Les Bilokos (Bilokos), film documentario che narra storie di veterani congolesi, diretto da Erickey Bahati e prodotto da Giresse Kassonga per Gikas Films; Journal Intime d’une Femme-Chèvre (Diary of a Goat Woman), un’opera ibrida tra documentario e animazione, co-prodotto tra Costa d’Avorio e Burkina Faso, per la regia di Azata Soro e la produzione di Nameita Lica Toure (Les Studios Indigo); The Fortunate, dark comedy etiope del regista Habtamu Gebrehiwot, prodotta da Nahusenay Dereje (MTF Multimedia); Kachifo (Till The Morning Comes), un film sentimentale sul tema della reincarnazione, diretto dal regista nigeriano Dika Ofoma e prodotto da Blessing Uzzi (Bluhouse Studios); Lutteurs (Fighters), un dramma familiare ambientato nel mondo della lotta tradizionale, firmato dal regista senegalese Alassane Sy e dal produttore Jules Dieng (Thiely Films); e Black Snake, dallo Zimbabwe, un thriller sovrannaturale diretto da Naishe Nyamubaya e prodotto da Sue-Ellen Chitunya (263 Reels Productions).
Open Doors Producers, il ramo dell’iniziativa dedicato allo sviluppo della carriera per produttori creativi, si concentra sulla promozione di reti collaborative e sul rafforzamento di modelli di produzione all’interno della regione in focus. Quest’anno sono stati selezionati sei partecipanti provenienti da sei Paesi diversi: Kamy Lara (Angola), Moustapha Sawadogo (Burkina Faso), Leul Shoaferaw (Etiopia), June Wairegi (Kenya), Yannick Mizero Kabano (Ruanda) e Kudakwashe Miss Maradzika (Zimbabwe).
Una panoramica di tutti i progetti e produttori Open Doors è disponibile qui.
Yanis Gaye, Head of Studies di Open Doors: “L’avvio del nuovo ciclo di Open Doors è un segnale importante che testimonia il ruolo centrale che l’industria cinematografica africana è destinata a ricoprire nei prossimi anni all’interno del panorama internazionale del cinema indipendente. La piattaforma ideata dal nostro appassionato team artistico si propone come uno spazio in cui i talenti potranno consolidare le proprie capacità, acquisendo strumenti e sviluppando strategie e reti necessarie per far sbocciare i loro progetti e percorsi professionali. Attraverso il nostro programma, intendiamo rafforzare sia la visione creativa sia le competenze imprenditoriali necessarie per confrontarsi con i mercati più selettivi, senza rinunciare all’originalità delle rispettive narrative. Le partecipanti e i partecipanti avranno modo di acquisire strumenti utili per rendere le proprie società di produzione delle realtà creative sostenibili, esplorando nuove modalità per costruire partnership internazionali più eque e inclusive nel campo della co-produzione.”
Zsuzsi Bánkuti, Responsabile Open Doors: “Con il nuovo ciclo dedicato al continente africano, Open Doors ribadisce il proprio impegno a sostenere le cineaste e i cineasti che operano in contesti in cui la libertà artistica è spesso messa a dura prova. Siamo felici di accogliere una ricca selezione di autrici e autori per lo più alle prese con il loro primo o secondo lungometraggio, e le cui scelte innovative e sperimentali testimoniano una significativa evoluzione dei linguaggi cinematografici a livello globale. La diversità delle prospettive rappresentate è notevole: ogni progetto si distingue per una voce originale, capace di mettere in discussione le convenzioni narrative tradizionali. Il nostro obiettivo è contribuire al rafforzamento dell’ecosistema cinematografico, sia a livello regionale sia internazionale, sostenendo una nuova generazione di talenti le cui idee e modalità di lavoro, tanto diverse quanto complementari, promuovono una comunità cinematografica più sostenibile e collaborativa.”
Premi
Martedì 12 agosto, una giuria composta da professionisti del settore assegnerà diversi premi di natura finanziaria e in prestazioni ai progetti vincitori. Tra i riconoscimenti figurano l’Open Doors Grant, del valore di CHF 50’000 e sponsorizzato da visions sud est e dalla Città di Bellinzona; il CNC Development Prize, del valore di EUR 8’000; e l’Arte Kino International Prize, del valore di EUR 6’000. Altri premi in prestazioni sono offerti da International Culture Center Tabakalera, San Sebastian Film Festival, Sørfond, World Cinema Fund, Organisation Internationale de la Francophonie (OIF), IFFR Pro e Internationale Kurzfilmtage Winterthur.
Open Doors Directors
I registi dei cortometraggi presentati negli Open Doors Screenings, parte della selezione ufficiale del Festival, prenderanno parte a Open Doors Directors, un programma di incontri e ateliers con opportunità di networking. Gli Open Doors Screenings saranno annunciati insieme alla selezione ufficiale del Locarno Film Festival l’8 luglio 2025.
*Conformemente alle direttive della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), principale partner di Open Doors, la partecipazione è stata aperta a professionisti del settore cinematografico provenienti da 42 Paesi selezionati.
Wolfgang Tillmans firma il poster ufficiale di Locarno78
Realizzato in esclusiva dall’artista tedesco Wolfgang Tillmans, vincitore del Turner Prize, il manifesto della 78esima edizione del Locarno Film Festival raffigura un leopardo tra i rami, in una vorticosa astrazione dai riflessi gialli e viola.

Tra gli artisti più influenti e prolifici del nostro tempo, Wolfgang Tillmans ha ridefinito il modo in cui percepiamo le immagini e la realtà, attraverso una pratica che oltrepassa i confini tradizionali del mondo dell’arte, influenzando profondamente la musica contemporanea e la cultura pop. Il suo approccio coniuga uno sguardo intimo e vivace, un forte impegno sociale, e un continuo interrogarsi sui valori e le gerarchie esistenti. Un pervasivo senso di curiosità muove l’artista nel tentativo di ampliare gli orizzonti poetici del medium fotografico, portando avanti la riflessione su cosa significhi creare immagini in un mondo ormai dominato dalla cultura visuale.
Wolfgang Tillmans ha prodotto il poster per il Locarno Film Festival con una tecnica sperimentale che parte dall’utilizzo della fotocopiatrice per dare all’immagine un effetto sfocato, elaborando una composizione che rinvia alle astrazioni della prima era digitale. Attraverso una palette di colori psichedelica, l’opera rende omaggio all’estetica impressionista e astratta dei manifesti del Festival degli anni Ottanta e Novanta, e al contempo offre un’audace rivisitazione dell’universo visivo a cui appartiene il leopardo più iconico del cinema.
Spiega Wolfgang Tillmans: “Inizialmente, le linee guida mi sono sembrate stranamente specifiche: ‘Il poster per Locarno deve rappresentare un leopardo e contenere il colore giallo’. Ma dopo una lunga sessione notturna nel mio studio lo scorso mese di gennaio, ero felice di aver risposto alle richieste con una ricetta ancora più singolare, fatta di tre ingredienti: sulla lastra di vetro della mia vecchia stampante laser ho assemblato la fotografia di un leopardo sdraiato su un albero, scattata in Kenya sette anni fa, e due guanti in finta pelliccia leopardata, che ho cucito io stesso ad appena sedici anni. La fotocopiatrice esegue la scansione in quattro passaggi per i quattro colori CMYK, e quindi, spostando ripetutamente la foto e i guanti durante il processo, ho fatto in modo che nella stampa finale dominasse il giallo, mentre gli altri colori risaltavano lungo i bordi.”
Maja Hoffmann, Presidente del Locarno Film Festival: “Il poster di quest’anno è un omaggio all’immaginazione che riflette lo spirito audace, sensibile e dinamico del cinema. Nella sua opera, Wolfgang Tillmans, uno degli artisti più significativi del nostro tempo, sfuma i confini tra la realtà e l’astrazione. Come il cinema stesso, il suo lavoro esplora gli strati della percezione con una sensibilità che sfida le convenzioni. Sono grata a Wolfgang per aver creato un’opera d’arte che diventerà inevitabilmente un invito e la porta d’accesso alla prossima edizione del Festival – una manifestazione nota per promuovere il cinema indipendente, l’arte cinematografica, le nuove voci e l’innovazione. Il Locarno Film Festival celebra il potere della narrazione, la creatività e la diversità, e continua a esplorare la bellezza delle immagini a tutti i livelli.”
Giona A. Nazzaro, Direttore artistico: “L’opera sensuale di Wolfgang Tillmans ci ricorda le potenzialità inesplorate del medium cinematografico e del cinema stesso, e al contempo prova a immaginare una realtà inedita in cui la creatività si dispiega in forme, linguaggi e colori nuovi. In questo inedito universo fluido tutto è ancora possibile, e nuove combinazioni oniriche di riflessi e forme si combinano per lasciare spazio alla speranza. Attraverso la sua visione, Wolfgang Tillmans ci offre l’immagine di un mondo in cui possiamo ancora vivere e creare insieme.”
Il poster ufficiale di Locarno78 è ora disponibile in prevendita a questo link.

La 78esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025.
Mohammad Rasoulof riceve il primo Premio Locarno Città della Pace
Un riconoscimento per la promozione della pace, della diplomazia e del dialogo – nell’ambito del Locarno Film Festival e del centenario del Patto di Locarno.
Locarno, 11 agosto 2025 – È stato consegnato oggi al regista iraniano Mohammad Rasoulof il primo Premio Locarno Città della Pace, istituito dalla Città di Locarno in collaborazione con il Locarno Film Festival. Il riconoscimento è stato attribuito nell’ambito della Giornata della Diplomazia, promossa durante il Festival, e intende onorare figure del mondo culturale che si sono distinte nella promozione della pace, della diplomazia e del dialogo tra i popoli.

Conferito con cadenza biennale, il premio nasce con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di Locarno quale città simbolo del dialogo e della convivenza pacifica e per marcare il centenario del Patto di Locarno del 1925, passaggio cruciale della diplomazia europea del Novecento.
La giuria di questa prima edizione era composta da:
– Ruth Dreifuss, già Presidente della Confederazione Svizzera e membro di importanti commissioni per la difesa dei diritti umani;
– Laura Sadis, membro dell’assemblea del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), già Consigliera di Stato e membro del Consiglio nazionale;
– Marco Solari, Cittadino onorario della Città di Locarno e ambasciatore dell’Esprit de Locarno, Presidente onorario del Locarno Film Festival;
– Raphaël Brunschwig, CEO del Locarno Film Festival;
– Nicola Pini, Sindaco della Città di Locarno.
La scelta è ricaduta su Mohammad Rasoulof, autore di un cinema poetico e politico, che esplora con forza e profondità i temi della libertà, della responsabilità individuale e della dignità umana. Con film come Il male non esiste(There Is No Evil, Orso d’Oro alla Berlinale) e Il seme del fico sacro (Premio Speciale della Giuria a Cannes 2024 e presentato in Piazza Grande a Locarno77), Rasoulof ha saputo coniugare rigore formale e impegno civile. Nel 2024, il regista è stato condannato in Iran a otto anni di carcere e alla fustigazione. Poco prima dell’arresto, è riuscito a fuggire dal Paese.
Durante la cerimonia, Nancy Lunghi, Capo Dicastero Cultura della Città di Locarno, ha affermato: “Con l’istituzione del Premio Locarno Città della Pace, la nostra Città intende riaffermare, con convinzione politica e visione culturale, il proprio ruolo storico quale terreno fertile di diplomazia, dialogo e difesa dei diritti umani. Un ruolo reso possibile anche grazie al grande impegno del Locarno Film Festival, partner fondamentale di questa iniziativa, che da quasi ottant’anni dimostra come il cinema possa essere molto più di un linguaggio artistico: può diventare uno strumento potente di diplomazia culturale, capace di far dialogare mondi, storie e coscienze. E proprio in un’epoca segnata da profonde fratture internazionali, la cultura – e il cinema in particolare – offre uno spazio insostituibile per costruire ponti e restituire centralità alla dignità umana. Scegliere Mohammad Rasoulof significa dunque riconoscere l’arte come forma di resistenza, come voce della coscienza collettiva e come impegno civile, valori che Locarno vuole continuare a sostenere con forza e coerenza, continuando a nutrire il suo spirito di dialogo e pace – l’Esprit de Locarno”.
A farle eco il sindaco di Locarno, Nicola Pini: “La firma dei trattati del 1925 portò anche alla definizione di ‘Esprit de Locarno’, che simboleggia la voglia di libertà, dialogo, confronto, apertura, dignità umana e impegno civile, come anche la necessità di risolvere i contrasti e l’opportunità di superare la divisione fra vincitori e vinti per elaborare un discorso universale. Questo ‘esprit’ trova una delle sue più sublimi concretizzazioni nel nostro Festival del film, importante strumento di comprensione, empatia, dialogo, confronto culturale, sociale e politico. Un importante strumento di pace, di cui abbiamo davvero bisogno e che rappresenta un’occasione privilegiata per conferire per la prima volta il nostro premio”.
Ha seguito la laudatio anche il direttore artistico del Festival, Giona A. Nazzaro, che ha dichiarato: “Il cinema di Mohammad Rasoulof è una delle espressioni più alte e compiute di un umanesimo che s’incarna con lucidità in un gesto cinematografico esemplare. Sempre lontanissimo dalla tentazione di semplificare le dolorose contraddizioni che affliggono i rapporti fra le istituzioni, il potere e gli individui, Rasoulof ha creato nel corso del suo esemplare percorso cinematografico un’opera che si offre come un inno alla dignità umana. Ed è solo dal pieno rispetto della dignità umana che può sorgere uno spirito di pace rinnovato”.
Il Premio Locarno Città della Pace rappresenta il primo passo di un progetto pluriennale volto a consolidare il profilo internazionale di Locarno come luogo di riflessione e scambio, nel segno dell’arte e della diplomazia. È concepito nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del Patto di Locarno. Nel 2025, la Città di Locarno, in collaborazione con numerosi partner regionali, nazionali e internazionali, ha sviluppato un ricco programma di eventi volto ad approfondire e promuovere i valori di pace e dialogo tra i popoli. Il Premio si inserisce a pieno titolo in questo percorso.
Martedì 12 agosto, alle 11.45, il pubblico avrà l’occasione di incontrare Mohammad Rasoulof durante una conversazione moderata dal direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro, presso il Forum @Spazio Cinema.
Il Locarno Film Festival annuncia la selezione Pardi di Domani 2025
Tra talenti emergenti, nuove promesse e autori affermati come Neo Sora, Marta Popivoda, Abdellah Taïa, Salvatore Mereu e Radu Muntean, la selezione di corti e mediometraggi di Locarno78 si conferma uno spazio aperto alla ricerca espressiva e alle nuove forme di linguaggio cinematografico.
All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale.
Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati. Tra i titoli in programma Une fenêtre plein sud (A South Facing Window) della regista mongola Lkhagvadulam Purev-Ochir; Slet 1988 della regista serba Marta Popivoda, Su cane est su miu (The Dog Is My Dog), del cineasta italiano Salvatore Mereu; A Very Straight Neck, del nippo-americano Neo Sora; Cairo Streets, dello scrittore marocchino Abdellah Taïa (Prix Décembre per Les bastion des larmes); Histerični napad smeha (Hysterical Fit of Laughter) del duo serbo-croato Matija Gluščević e Dušan Zorić; Nang Norn (The Sleeping Beauty), della laotiana Mattie Do; Solitudes, del canadese Ryan McKenna; Index, del romeno Radu Muntean; e Späternte (Late Harvest) di Katharina Huber, già premiata a Locarno76 come miglior regista emergente con Ein schöner Ort nel 2023.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Nel corso degli anni, il programma dei Pardi di Domani ha conquistato non solo un seguito sempre maggiore, ma si è anche affermato come uno degli appuntamenti immancabili per gli appassionati del cinema breve. Un vivaio di sperimentazione e gioia creativa che continua a raccogliere consensi e a lanciare autori pronti a lasciare il segno nel cinema contemporaneo.”
Eddie Bertozzi, resonsabile del comitato di selezione Pardi di Domani:
“Una selezione di film audaci che ci catapultano al centro pulsante delle tensioni del nostro tempo. Fra nomi affermati e scoperte assolute, un dialogo fra esperienze cinematografiche diverse e un invito radicale a ripensare identità, corpi e conflitti da prospettive inedite e provocatorie.”
I titoli dei Pardi di Domani concorrono per i premi dei tre concorsi, tra cui il Pardino d’Oro, il Pardino d’Argento, il Pardo per la migliore regia, il Premio Medien Patent Verwaltung AG e il Premio per la miglior speranza svizzera.
La sezione Pardi di Domani è sostenuta dai partner SRG SSR, per il Concorso Nazionale; Arts3 Foundation, per il Concorso Internazionale; e WePresent by WeTransfer, per il Concorso Corti d’Autore.
A Golshifteh Farahani l’Excellence Award Davide Campari
Il Locarno Film Festival consegnerà il prestigioso Excellence Award Davide Campari all’attrice di fama internazionale Golshifteh Farahani mercoledì 6 agosto 2025, durante la serata di apertura di Locarno78 in Piazza Grande. Durante il Festival, Golshifteh Farahani presenterà anche Alpha, il suo ultimo film diretto da Julia Ducournau e in concorso quest’anno a Cannes, e parteciperà a un incontro aperto al pubblico.

Celebre per le sue performance carismatiche e le audaci scelte artistiche, Golshifteh Farahani è una delle voci più influenti del cinema contemporaneo. Nata a Teheran nel 1983, fin da giovanissima manifesta la sua passione per la recitazione e con The Pear Tree (Derakhte Golabi) (1998) di Dariush Mehrjui, film che la porta alla fama, vince il premio come migliore attrice al Fajr International Film Festival.
Da allora ha recitato in una straordinaria varietà di film, sia in Iran – con due titoli di rilievo come Shirin (2008), di Abbas Kiarostami, e About Elly (2009), di Asghar Farhadi – sia a livello internazionale, spaziando da opere d’autore come Paterson (2016) di Jim Jarmusch, al thriller di spionaggio Nessuna verità (2008) di Ridley Scott, accanto a Leonardo DiCaprio e Russell Crowe, fino all’epico Exodus: Dei e Re (2014), con Christian Bale e Sigourney Weaver, e a film d’azione come Tyler Rake (2020), con Chris Hemsworth e la regia di Sam Hargrave, di cui ha poi interpretato anche il sequel nel 2023. È tra i protagonisti della Vendetta di Salazar (2017), quinto episodio della fortunatissima saga Pirati dei Caribi, e in Francia è diventata una star di primo piano collaborando con registi del calibro di Christophe Honoré, Alain Chabat, Arnaud Desplechin, Louis Garrel e Mia Hansen-Løve. Nel 2017 a Locarno ha presentato la coproduzione internazionale The Song of Scorpions (2017), ambientata in Rajasthan e proiettata in Piazza Grande. Tutte le interpretazioni di Golshifteh Farahani sono caratterizzate da profondità emotiva, intelligenza istintiva e irriducibile dedizione all’essenza dei suoi personaggi, qualità apprezzate tanto dai cineasti quanto dalle platee internazionali.
Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival: “Golshifteh Farahani è una figura chiave del cinema contemporaneo. Carismatica e poliedrica, ha saputo calarsi in contesti e ruoli diversissimi fra loro guidata dal suo straordinario talento e generosità d’artista. Nel corso degli anni è riuscita ad alternarsi a film d’autore blockbuster di grande richiamo infondendo in ogni film un aspetto nuovo della sua persona. Premiare Golshifteh Farahani significa celebrare un’artista fuori dal comune che ha lasciato un segno profondo negli occhi e nel cuore di ogni persona appassionata di cinema.”
Excellence Award Davide Campari
L’Excellence Award, premio sostenuto dal 2021 dal signature partner Campari, annovera tra i moltissimi nomi premiati negli ultimi anni personalità di spicco quali Susan Sarandon, John Malkovich, Willem Dafoe, Michel Piccoli, Anjelica Huston, Carmen Maura, Isabelle Huppert, Gael García Bernal, Charlotte Rampling, Giancarlo Giannini, Edward Norton, Bill Pullman, Mathieu Kassovitz, Ethan Hawke, Song Kang-Ho, Laetitia Casta, Aaron Taylor-Johnson, Riz Ahmed e, nel 2024, Mélanie Laurent e Guillaume Canet.
Il premio è dedicato a Davide Campari, tra i primi ad aver compreso il potere e il dovere del cinema di sfidare i limiti della creatività. Figlio di Gaspare Campari, inventore dell’iconico aperitivo rosso, nel 1904 fondò la Davide Campari & C., trasformando l’eredità familiare in marchio globale. A oggi il nome Campari rimane profondamente legato al mondo del cinema, di cui continua a premiare il coraggio narrativo e l’eccellenza artistica. L’Excellence Award Davide Campari è un omaggio a questa eredità duratura.
Locarno78: alla costumista Milena Canonero il Vision Award 2025
Ammirata per le sue innovative collaborazioni con Stanley Kubrick, Hugh Hudson, Wes Anderson, Sofia Coppola, Warren Beatty, Alan Parker, Louis Malle e molti altri, la sera di domenica 10 agosto 2025 la celebre costume designer italiana riceverà il Vision Award, presentato da Ticinomoda. Nel corso del Festival introdurrà inoltre la sua più recente collaborazione con Francis Ford Coppola: il monumentale Megalopolis (2024).

Fin dal suo debutto in Arancia Meccanica (1971) di Stanley Kubrick, Milena Canonero ha realizzato alcuni tra i costumi più visionari della storia del cinema, dando forma all’immaginario collettivo attraverso tessuti colorati e tagli originalissimi che hanno saputo trasformare ogni personaggio in una presenza indelebile.
Basti pensare agli smoking e gli abiti lunghi dell’età del jazz in Cotton Club (1984) di Francis Ford Coppola, ai merletti aristocratici in Marie Antoinette (2016) di Sofia Coppola, agli elaborati abiti klimtiani di Tilda Swinton in Grand Budapest Hotel (2014), di Wes Anderson, o al look elegante di Catherine Deneuve e di David Bowie nell’horror Miriam si sveglia a mezzanotte (1983), di Tony Scott. O ancora al coloratissimo Dick Tracy (1990) di Warren Beatty, agli indimenticabili costumi di La mia Africa (1986) di Sidney Pollack, ai cowboy dei Fratelli Sisters (2018) di Jacques Audiard, agli abiti iconici di Shining (1980) di Kubrick… Così come alla sua recente reinterpretazione in chiave postmoderna dello stile antico romano in Megalopolis (2024) di Francis Ford Coppola e alla sua sesta collaborazione con Wes Anderson sul set della spy-story La trama fenicia (2025), ambientata negli anni Cinquanta. Per ciascuno di questi titoli, chiunque saprebbe indicare un costume preferito firmato Canonero, a dimostrazione di quanto la sua eredità sia profondamente intrecciata con la storia del cinema.
Grazie ai suoi capolavori, Milena Canonero ha collezionato quattro Oscar ai migliori costumi – con Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick, Momenti di gloria (1981) di Hugh Hudson, Marie Antoinette di Sofia Coppola e Grand Budapest Hotel di Wes Anderson –, nonché tre BAFTA, tre Guild Awards, l’Orso d’Oro alla Berlinale e numerosi altri riconoscimenti. Oltre al ruolo di costumista, i suoi interessi e il suo talento la vedono nel ruolo di set designer in Inserzione pericolosa (1992) di Barbet Schroeder e nell’Amadeus (1999) di Roman Polanski, andato in scena a teatro. Ha inoltre diretto corti e spot pubblicitari.
Anche in ambito operistico Milena Canonero vanta collaborazioni con, fra gli altri, il Metropolitan di New York, il Teatro dell’opera di Vienna, La Scala e l’Opéra Garnier di Parigi. È stata associate producer di Good Morning Babilonia (1987) dei fratelli Taviani, e ha prodotto due film insieme a Elda Ferri: Un giorno questo dolore ti sarà utile (2011) e Hill of Vision (2022), l’incredibile storia del premio Nobel Mario Capecchi. Ma è la sua tripla collaborazione con Stanley Kubrick ad averla consacrata definitivamente come l’artista che oggi tutti conoscono.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Milena Canonero è un gigante del cinema e dell’arte contemporanea. Come un’artista rinascimentale, ha unito la profonda sapienza dell’artigianato alle possibilità del cinema, spalancando così spazi infiniti per l’immaginazione e l’espressione umana. Il lavoro svolto da Milena Canonero, a partire dai costumi di Arancia meccanica, è diventato parte integrante dell’orizzonte delle possibilità espressive dell’arte costumistica e non solo, rimodellando tutto il pensiero del cinema. L’impatto universale e duraturo della sua arte è la testimonianza di un genio inquieto e gioioso, profondamente italiano, ancorato alle sue tradizioni artistiche, che diventa patrimonio dell’umanità.”
Il Vision Award è reso possibile grazie al sostegno di Ticinomoda, che supporta le aziende di abbigliamento locali incentivando la produzione, rafforzando i legami tra i marchi, promuovendo la formazione di giovani professionisti e stilisti e favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro nella regione. Il premio intende omaggiare e valorizzare personalità che, con la loro creatività, hanno contribuito a rinnovare l’immaginario cinematografico. Nel corso degli anni il premio è stato assegnato a maestri degli effetti speciali, montatori, sound designer, compositori, musicisti e direttori della fotografia, con la volontà di omaggiare e raccontare l’arte cinematografica in tutte le sue forme.
Locarno78: Premio per la produzione alla libanese Abbout Productions
Guidata da Georges Schoucair e Myriam Sassine, la casa di produzione indipendente di Beirut riceverà il Raimondo Rezzonico Award la sera di giovedì 7 agosto 2025, durante la 78esima edizione del Locarno Film Festival. Per l’occasione, Schoucaire Sassine presenteranno due dei loro film di maggior successo: Costa Brava, Lebanon, di Mounia Akl, e Memory Box, di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige.
Negli ultimi anni Georges Schoucair, CEO di Abbout Productions dal 2004, e Myriam Sassine, lead producer dal 2010, hanno fatto nascere e accompagnato sul mercato della distribuzione internazionale moltissimi lungometraggi arabi e libanesi. Centro vitale di produzione e distribuzione per l’intera regione, Abbout Productions ha saputo costruire e sostenere una solida rete di artisti e cineasti libanesi e arabi che, nonostante condizioni spesso difficili e talvolta drammatiche, continuano a farsi portavoce di un cinema indipendente che racconta con coraggio la complessità e la vitalità della regione.
Schoucair e Sassine hanno prodotto titoli apprezzati come Costa Brava, Lebanon (Orizzonti– Venezia, 2021) e Memory Box (Competition – Berlino, 2021) e opere di registi locali del calibro di Ahmad Ghossein, Mohamed Malas, Ghassan Salhab, Oualid Mouannes, Cyril Aris, Ely Dagher, Rana Eid e Myriam El Hajj, il cui Diaries from Lebanon è stato mostrato in anteprima nella sezione Panorama della Berlinale 2024.
Ma Schoucair e Sassine si battono per il cinema indipendente anche in altri contesti. Schoucair ha svolto un ruolo decisivo nell’apertura (e riapertura) del cinema Metropolis di Beirut, nodo vitale per la produzione e la programmazione per il Medio Oriente e il Nord Africa, e Sassine ha co-fondato il Maskoon Fantastic Film Festival, unico festival nel mondo arabo a essere interamente dedicato al cinema di genere, e promuove attivamente iniziative di formazione ed eventi settoriali. Dal 2021 gestisce anche Aflamuna Connection, piattaforma di coproduzione libanese per cineasti arabi. Georges Schoucair ha inoltre supportato Jean-Luc Godard nella realizzazione di Le Livre d’image (2018), e, insieme a Myriam Sassine, ha coprodotto diversi film premiati per la Schortcut Films, sostenendo registi affermati come Alain Gomis, Kaouther Ben Hania, Lucrecia Martel o Elia Suleiman.
Venerdì 8 agosto, presso il Forum @Spazio Cinema, Schoucair e Sassine prenderanno parte a una conversazione aperta al pubblico moderata dal giornalista e scrittore svizzero Philippe Mottaz e organizzata in collaborazione con ICT4Peace, una fondazione internazionale dedicata all’elaborazione di politiche concrete, volte alla salvaguardia e alla tutela della vita e della dignità umana attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questa collaborazione riflette l’impegno del Festival nel confrontarsi con le grandi sfide sociali e i temi centrali del dibattito globale.
Giona A. Nazzaro, Direttore Artistico del Locarno Film festival: “La società di produzione libanese Abbout ha contribuito a dare vita a un’immagine lontana dagli stereotipi delle narrazioni ufficiali di un paese lacerato da conflitti e da instabilità politica. I film prodotti sono il segno di una società vitale, viva, che guarda con fiducia al futuro. Abbout ha saputo raccontare un paese giovane, in grado di fare i conti con la storia e contemporaneamente capace di concepire un’identità libanese stratificata e multiforme. Attraverso i film prodotti, lanciando moltissimi nuovi talenti – davanti e dietro la macchina da presa –, Abbout ha contribuito a conferire un volto nuovo al Libano e a valorizzarne le potenzialità, offrendone un’immagine complessa, lontana dalle banalizzazioni della violenza della guerra, e lavorando instancabilmente al servizio di un dialogo fertile e generoso.”
Il Raimondo Rezzonico Award, offerto dal Comune di Minusio, è stato istituito nel 2002 in memoria del Presidente del Festival tra il 1981 e il 1999.
Alexander Payne riceverà il Pardo d’Onore
L’acclamato cineasta americano riceverà il Pardo d’Onore di Locarno78, presentato da Manor, la sera di venerdì 15 agosto 2025. A Locarno, Alexander Payne presenterà anche i suoi The Descendants (2011) e Nebraska (2013) e parteciperà a un incontro aperto con il pubblico del Festival.
Voce dall’umorismo asciutto e inconfondibile dietro grandi classici moderni, Alexander Payne, regista e sceneggiatore, si è certamente assicurato un posto tra i cineasti che hanno definito il cinema americano del 21esimo secolo. I suoi film, tra cui Election (1999), A proposito di Schmidt (2002), Sideways – In viaggio con Jack (2004), Nebraska (2013) e l’ultimo, acclamato, The Holdovers – Lezioni di vita (2023), hanno vinto complessivamente tre Academy Award, tre BAFTA e otto Golden Globe in diverse categorie. Nel corso della sua carriera, Payne ha dimostrato la volontà di dedicarsi al cinema mid-budget per adulti, forma artistica mai abbastanza tutelata.
Nato in Nebraska nel 1961, con i suoi lavori attira l’attenzione di Hollywood mentre ancora studia regia all’UCLA. Nel 1996 ha già scritto e diretto Citizen Ruth – Donna americana (1996), ingegnosa commedia a sfondo politico con protagonista Laura Dern: dopo la première al Sundance, il film ottiene il plauso della critica. Da allora Payne ha realizzato sette ulteriori lungometraggi, ciascuno contraddistinto da costruzione elegante e umorismo caustico, nonché dalle indimenticabili performance tragicomiche di pesi massimi del grande schermo. Proprio in ragione dei suoi successi, il Locarno Film Festival è lieto di celebrarlo con il Pardo d’Onore.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival:
“Alexander Payne è un autore colto, dalla cinefilia enciclopedica. Dotato di un infallibile senso della commedia umana, è un cineasta dalla sensibilità squisitamente classica e moderna al tempo stesso. Regista impeccabile, ha lavorato con nomi come Jack Nicholson, George Clooney, Reese Witherspoon, Laura Dern, Matt Damon, Bruce Dern e Paul Giamatti. In Payne si uniscono la conoscenza del saper fare del cinema hollywoodiano e l’unicità della sua poesia. È autore di una filmografia unica, nella quale ha affrontato sempre le complessità della condizione umana con il sorriso e in un dialogo instancabile con il pubblico.”
Dal 2017 il Pardo d’Onore è reso possibile grazie al sostegno di Manor, Event Partner del Locarno Film Festival. Nel corso degli anni il premio onorario del Festival è stato assegnato ad alcune tra le più straordinarie personalità del mondo del cinema, tra cui Manoel de Oliveira, Bernardo Bertolucci, Ken Loach, Jean-Luc Godard, Abbas Kiarostami, Terry Gilliam, Aleksandr Sokurov, William Friedkin, Alain Tanner, Jia Zhang-ke, Leos Carax, Werner Herzog, Agnès Varda, Michael Cimino, Marco Bellocchio, Alejandro Jodorowsky, Jean-Marie Straub, Todd Haynes, Bruno Dumont, John Waters, John Landis, Kelly Reichardt, Harmony Korine, e Jane Campion.
Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award e presenterà Rosemead in prima internazionale a Locarno78
Apprezzata internazionalmente per le sue interpretazioni al cinema, in teatro e in televisione, Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award giovedì 14 agosto, in occasione della 78esima edizione del Locarno Film Festival. La stessa sera, l’attrice presenterà il nuovo film di Eric Lin, Rosemead (2025), in compagnia del resto del cast. Venerdì 15 agosto Lucy Liu prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico presso il Forum @Spazio Cinema.

Attrice e regista amata dalla critica e con più di trent’anni di carriera alle spalle, Lucy Liu ha recitato in film che hanno generato oltre 3,7 miliardi di dollari di incassi a livello mondiale. A partire dai suoi ruoli iconici in Kill Bill, Charlie’s Angels, Chicago, Come far perdere la testa al capo, Presence e Red One, ha continuato a ridefinire cosa significhi essere una donna di successo a Hollywood. In Rosemead, l’avvincente dramma ispirato a una storia vera di cui è anche produttrice, Liu interpreta una malata terminale in corsa contro il tempo per proteggere il figlio dalle sue violente ossessioni.
Salita alla ribalta con il ruolo interpretato in Ally McBeal, che le è valso le candidature agli Emmy e ai SAG, si è subito imposta come figura pionieristica della televisione. Ha al suo attivo, fra gli altri, serie di punta quali Why Women Kill, Elementary, Curb Your Enthusiasm, Star Wars: Visions e A Man in Full. Artista versatile, Lucy Liu ha inoltre diretto episodi di Marvel’s Luke Cage, Elementary, Why Women Kill e American Born Chinese (2023). Anche il suo Meena (2014), cortometraggio documentario dedicato al traffico di esseri umani, è stato accolto con largo favore, mentre nei panni di produttrice ha sostenuto progetti d’impatto come Freedom’s Fury e Redlight. Recentemente ha prodotto e prestato la voce a The Pirate Queen (2024), esperienza in VR candidata agli Emmy e prossimamente disponibile anche in formato graphic novel.
Lucy Liu è anche un’apprezzata artista visiva: le sue sculture e i suoi dipinti a tecnica mista sono stati esposti in gallerie e musei internazionali come il National Museum di Singapore, il Napa Valley Museum e la New York Studio School. Per il suo contributo al mondo dell’arte ha ricevuto anche la Harvard University Arts Medal. Attualmente sta lavorando a una serie di dipinti commissionati per il 2026 dall’Australian Centre for Contemporary Art di Melbourne. Ambasciatrice UNICEF da più di vent’anni, per il suo impegno umanitario ha ricevuto onorificenze prestigiose quali il Danny Kaye Humanitarian Award e il Women’s World Award.
Attrice e regista amata dalla critica e con più di trent’anni di carriera alle spalle, Lucy Liu ha recitato in film che hanno generato oltre 3,7 miliardi di dollari di incassi a livello mondiale. A partire dai suoi ruoli iconici in Kill Bill, Charlie’s Angels, Chicago, Come far perdere la testa al capo, Presence e Red One, ha continuato a ridefinire cosa significhi essere una donna di successo a Hollywood. In Rosemead, l’avvincente dramma ispirato a una storia vera di cui è anche produttrice, Liu interpreta una malata terminale in corsa contro il tempo per proteggere il figlio dalle sue violente ossessioni.
Salita alla ribalta con il ruolo interpretato in Ally McBeal, che le è valso le candidature agli Emmy e ai SAG, si è subito imposta come figura pionieristica della televisione. Ha al suo attivo, fra gli altri, serie di punta quali Why Women Kill, Elementary, Curb Your Enthusiasm, Star Wars: Visions e A Man in Full. Artista versatile, Lucy Liu ha inoltre diretto episodi di Marvel’s Luke Cage, Elementary, Why Women Kill e American Born Chinese (2023). Anche il suo Meena (2014), cortometraggio documentario dedicato al traffico di esseri umani, è stato accolto con largo favore, mentre nei panni di produttrice ha sostenuto progetti d’impatto come Freedom’s Fury e Redlight. Recentemente ha prodotto e prestato la voce a The Pirate Queen (2024), esperienza in VR candidata agli Emmy e prossimamente disponibile anche in formato graphic novel.
Lucy Liu è anche un’apprezzata artista visiva: le sue sculture e i suoi dipinti a tecnica mista sono stati esposti in gallerie e musei internazionali come il National Museum di Singapore, il Napa Valley Museum e la New York Studio School. Per il suo contributo al mondo dell’arte ha ricevuto anche la Harvard University Arts Medal. Attualmente sta lavorando a una serie di dipinti commissionati per il 2026 dall’Australian Centre for Contemporary Art di Melbourne. Ambasciatrice UNICEF da più di vent’anni, per il suo impegno umanitario ha ricevuto onorificenze prestigiose quali il Danny Kaye Humanitarian Award e il Women’s World Award.
Lucy Liu ha segnato la storia diventando, in quasi sessant’anni, la seconda donna statunitense di origini asiatiche a ricevere una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Animata da una volontà costante di superare i confini della creatività e della cultura, continua ancora oggi a essere un’inesauribile fonte d’ispirazione: dal cinema alla televisione, dalle arti visive all’impegno umanitario.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “La presenza di Lucy Liu al cinema e in televisione è a dir poco straordinaria. Nella sua carriera s’intrecciano interpretazioni iconiche per il piccolo e il grande schermo: dal ruolo che l’ha resa celebre in Ally McBeal, per il quale ha ricevuto nomination agli Emmy e ai SAG Award, fino alla memorabile interpretazione di O-Ren Ishii in Kill Bill: Vol. 1, Liu ha tracciato un percorso artistico unico. Attraversando con disinvoltura generi e linguaggi diversi – dai blockbuster come Charlie’s Angels ai drammi più intimi come Presence di Steven Soderbergh – Lucy Liu ha aggiunto complessità e profondità a ogni personaggio cui ha dato forma. In televisione ha brillato in ruoli da protagonista in serie di successo come Why Women Kill ed Elementary, consolidando la sua reputazione come una delle attrici più versatili della sua generazione. La sua influenza non si esaurisce nell’ambito della recitazione: come produttrice, regista e attivista umanitaria, si è distinta con documentari potenti come Meena e con progetti innovativi come l’esperienza in realtà virtuale The Pirate Queen, candidata agli Emmy. In Piazza Grande Lucy Liu presenterà Rosemead, un progetto intimo che celebra una sua nuova metamorfosi attoriale: è un sogno che si avvera non solo per il Locarno Film Festival ma anche per tutti gli spettatori e cinefili. Le sue scelte coraggiose e la sua costante capacità di reinventarsi continuano a ridefinire cosa significhi essere un’artista nel ventunesimo secolo.”
Locarno78: a Emma Thompson il Leopard Club Award
ll Leopard Club Award sarà conferito a Emma Thompson la sera di venerdì 8 agosto 2025 in Piazza Grande, in occasione della première del nuovo e atteso thriller di Brian Kirk, The Dead of Winter, che la vede nel ruolo di protagonista.

Tra i volti più riconoscibili e amati del panorama cinematografico britannico, Emma Thompson vanta una straordinaria carriera come attrice, sceneggiatrice e produttrice per il cinema e la televisione, capace di spaziare tra produzioni indipendenti e grandi successi commerciali. Nel corso di oltre quattro decenni ha collezionato premi Emmy, Golden Globe, BAFTA e due Academy Award – risultando, a oggi, l’unica persona ad aver vinto un Oscar sia per la recitazione che per la sceneggiatura. La sua capacità di reinventarsi costantemente in ruoli sempre diversi le ha permesso di continuare a essere una presenza vitale e influente su palcoscenici e schermi di tutto il mondo, a dimostrazione dell’ammirazione che più generazioni di spettatori continuano a riservarle.
Tra i film più celebri a cui Emma Thompson ha preso parte si annoverano Casa Howard (1992), Quel che resta del giorno (1993), Ragione e sentimento (1996), Angels in America (2003), la saga di Harry Potter (2003-2011), Love Actually (2003), Nanny McPhee (2005), Saving Mr. Banks (2013), Years and Years (2019), Crudelia (2021),
Giona A. Nazzaro, Direttore artistico: “Emma Thompson incarna il meglio di una tradizione di interpreti che ha saputo infondere in ogni ruolo la traccia di un sapere profondissimo sul lavoro dell’attore. Lavorando con autori diversissimi fra loro, affrontando senza timori registri e personaggi sempre nuovi, passando da Shakespeare a James Ivory e dai regni di Harry Potter al trasformismo di Nanny McPhee, ha continuato a sorprendere instancabilmente il pubblico nell’arco di una carriera che le è valsa numerosi premi, fra i quali due Oscar, due Golden Globe, tre BAFTA, un Leone d’Oro, un Emmy e ben due David di Donatello. Onorare il talento di un’interprete geniale e poliedrica come Emma Thompson con il Leopard Club Award è un riconoscimento dovuto a un’artista che ci ha commosso, ci ha fatto pensare, ci ha divertito e che, soprattutto, non ha mai smesso di sorprenderci.”
A Jackie Chan il Pardo alla Carriera
L’iconica superstar del cinema riceverà il premio alla carriera del Locarno Film Festival, presentato da Ascona-Locarno Turismo, la sera di sabato 9 agosto. Durante il Festival, Jackie Chan introdurrà i film Project A (1983) e Police Story(1985), che lo vedono nel doppio ruolo di regista e attore protagonista. Domenica 10 agosto sarà possibile incontrare Chan in una conversazione aperta al pubblico.
Attore di fama mondiale, regista visionario e figura imprescindibile delle arti marziali, nonché Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, da quasi sessant’anni Jackie Chan è uno dei volti più riconoscibili del cinema internazionale, apprezzato in tutto il mondo per i suoi film, che hanno gettato un ponte tra Oriente e Occidente. Dopo il suo esordio attoriale da giovanissimo negli anni Sessanta, nel 1978 raggiunge il grande successo con Il serpente all’ombra dell’aquila e Drunken Master. Grazie alle sue audaci prodezze e a un carisma accattivante e spontaneo, nel decennio successivo l’equilibrio inedito di commedia e kung-fu proposto da Jackie Chan diventa ben presto, per la Golden Harvest – la leggendaria casa di produzione di Hong Kong –, il sinonimo stesso di successo al botteghino.
La carriera di Chan dietro la macchina da presa, nelle vesti di regista di classici come Police Story (1985) o Armour of God (1986), arricchisce ulteriormente la sua immagine di artista unico ed eccentrico. Negli anni Novanta, Jackie Chan si afferma come la star di film d’azione più popolare in Asia. Corteggiato da Hollywood, nel giro di pochi anni la commedia Rush Hour (1998) ne consacra lo status di superstar globale come non era mai accaduto a nessuno prima di allora.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Regista, produttore, attore, sceneggiatore, coreografo, cantante, atleta, stuntman temerario. Jackie Chan è una figura chiave del cinema asiatico di tutti i tempi, la cui influenza ha rimodellato l’immaginario contemporaneo riscrivendo le regole del cinema hollywoodiano. Fin dagli anni della China Drama Academy sotto la guida del Maestro Yu Jim-Yuen, quando lavorò da giovanissimo come stuntman nel capolavoro di King Hu A Touch of Zen, Jackie Chan ha continuamente reinventato il cinema di arti marziali e non solo. Talento comico purissimo, ha fatto sua la lezione di Buster Keaton e del cinema delle origini, dando vita a capolavori che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Con una sensibilità degna del musical classico, ha creato una poetica del corpo in movimento senza precedenti. Nel cinema esiste un prima e un dopo Jackie Chan.”
Il Pardo alla Carriera è presentato da Ascona-Locarno Turismo, il Destination Partner del Locarno Film Festival che si occupa della promozione e dello sviluppo turistico del Lago Maggiore e delle bellezze naturali che circondano Locarno. In passato, il premio è stato attribuito a Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Khutsiev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer, Dante Spinotti, Costa-Gavras, Tsai Ming-liang, e, nel 2024, a Shah Rukh Khan.
La 78esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025.
Testi e immagini dall’Ufficio Stampa Locarno Film Festival, Studio Sottocorno. Aggiornato il 29 aprile, il 3, il 5, il 10, il 12, il 16, il 26 giugno, il 1°, l’8, il 15, il 24 luglio, l’11, il 12, il 16 e il 17 agosto 2025.