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Fossili rivelano come le attività umane abbiano disturbato l'ambiente

13 Luglio 2015
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Lo studio di fossili di natura organica presso la Grotta di Homestead, nello Utah, ha permesso di suggerire l’esistenza di un periodo di rapido riscaldamento del pianeta, attorno ai tredicimila anni fa. Lo stesso studio sottolinea i cambiamenti causati all’ambiente da parte delle attività umane, a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento.
Si tratterebbe di un cambiamento drammatico, visibile nella biomassa locale e, ad esempio, nella sostituzione dell’erba.

I gufi (come altri volatili) rigurgitano alcune sostanze che non riescono a digerire: ossa, piume, esoscheletri di insetti, ecc. I fossili di questi composti (chiamati pellet in Inglese), possono costituire un importante materiale di studio, come per la ricerca in questione.
Lo studio “Energy flow and functional compensation in Great Basin small mammals under natural and anthropogenic environmental change”, di Rebecca C. Terry e Rebecca J. Rowe, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America.
Link: PNASOregon State University; Science Daily.
Lo stato dello Utah, da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da e di TUBS (TUBS Own work This vector graphics image was created with Adobe Illustrator. This file was uploaded with Commonist. This vector image includes elements that have been taken or adapted from this:  Usa edcp location map.svg (by Uwe Dedering). This vector image includes elements that have been taken or adapted from this:  USA Hawaii location map.svg (by NordNordWest). This vector image includes elements that have been taken or adapted from this:  Canada location map.svg (by Yug).)

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