23 – 24 Aprile 2015
Si continua a parlare di ipotesi sull’estinzione dei Neanderthal. Studiosi dall’Università di Bologna e del Max Planck Institute per l’Antropologia Evoluzionista di Lipsia, hanno esaminato i denti decidui di individui provenienti da Grotta di Fumane e Riparo Bomprini.
Si tratta di resti di moderni umani del periodo protoaurignaziano, che si sovrappongono temporalmente all’ultimo periodo di presenza dei Neanderthal in Europa: secondo la ricerca in questione, furono proprio i primi a determinare la scomparsa dei secondi dall’area. La cultura protoaurignaziana (attorno a 42 mila anni fa) è caratterizzata da una serie di innovazioni tecnologiche.
Lo studio “The makers of the Protoaurignacian and implications for Neandertal extinction”, di S. Benazzi, V. Slon, S. Talamo, F. Negrino, M. Peresani, S. E. Bailey, S. Sawyer, D. Panetta, G. Vicino, E. Starnini, M. A. Mannino, P. A. Salvadori, M. Meyer, S. Pääbo, J.-J. Hublin, è stato pubblicato su Science.
Link: Science; Max Planck Gesellschaft; Grotta di Fumane; LiveScience
Ricostruzione della testa del fossile Shanidar 1, un maschio di Neanderthal che visse circa 70.000 anni fa (John Gurche 2010). R (http://www.flickr.com/photos/23165290@N00/7283199754/), da Wikipedia, CC BY-SA 2.0, caricata da Tim1965.