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Lirica Ucraina, documentario di Francesca Mannocchi 

LIRICA UCRAINA, il film documentario di Francesca Mannocchi
scritto da Francesca Mannocchi e Daniela Mustica
con le musiche originali di IOSONOUNCANE
Durata 84’

Il docufilm è una produzione Fandango in collaborazione con La7

 uscirà nelle sale dal 25 novembre 2024
distribuito da Fandango in una serie di proiezioni speciali insieme alla regista

il manifesto

SINOSSI

Francesca Mannocchi, una delle migliori corrispondenti di guerra in Europa, continua il percorso che l’ha portata a raccontare diverse zone di conflitto, dalla Libia al Libano, all’Iraq e, più recentemente, all’Ucraina. Lo fa con un documentario che parte dalle strade di Bucha, la città martire in cui la reporter è entrata solo due giorni dopo la liberazione dalle truppe occupanti russe. Mannocchi, con la sua straordinaria capacità di vivere tra la popolazione locale e di conquistarne la fiducia, vuole raccogliere e raccontare le piccole storie dei sopravvissuti, gli unici a conservare la Memoria. Raccontare una guerra significa ascoltare chi sopravvive, perché sulla loro pelle, più che sui cadaveri estratti dalle macerie, è impressa la Verità.

Lirica Ucraina è un’immersione nelle sofferenze e nelle verità indicibili, nel sapore acido della vendetta e nella fatica del perdono che l’uomo vive durante un conflitto. Quello stesso uomo che in tempo di guerra si trasforma in un essere terrificante e oscuro, che ci invita a metterci in discussione.


NOTE DI REGIA

Un giorno ad aprile del 2022, Bucha era stata da poco liberata dopo tre settimane di occupazione da parte delle forze russe. Sono stata tra le prime a entrare nella città liberata, i cadaveri erano lungo le strade, non c’era un edificio che non portasse i segni e le ferite dei combattimenti. Il cielo terso, l’aria gelida. Un uomo camminava da solo lungo le rotaie della ferrovia, mi ha visto con la telecamera in mano, io non parlavo la sua lingua, lui non parlava la mia. L’unica lingua comune erano i gesti. Mi ha indicato prima un edificio giallo, poi uno scantinato: sono entrata. C’era il corpo di un giovane ragazzo ucciso da un colpo di arma da fuoco alla tempia. L’uomo ha infilato le mani nelle tasche della giacca e ripreso la strada lungo le rotaie. Per me quell’uomo è il volto del sopravvissuto, colui che sa, ha visto, vuole dimenticare e trova conforto nel silenzio, ma ha sulle spalle la responsabilità e il peso di raccontare. I ricordi che oggi ossessionano e spaventano i sopravvissuti devono diventare la memoria dei testimoni. La testimonianza è oggi, in Ucraina, la resistenza più faticosa. Quella di chi deve accettare di essere sopravvissuto mentre gli altri morivano e accettare che restare vivi rappresenti anche avere il dovere di conservare la memoria nel tempo. Una memoria comune, la loro e la nostra. Per questo, quel giorno a Bucha, mi sono detta che raccontare la guerra significhi soprattutto ascoltare i superstiti, perché è sulla pelle di chi è rimasto vivo, prima ancora che sui corpi che ogni giorno vengono estratti dalle macerie che giace la verità del conflitto. Ascoltare i superstiti è il solo antidoto alla manipolazione della realtà, alla disinformazione, ai tentativi di rappresentare la guerra a beneficio di chi la combatte. Ero lì prima che l’invasione iniziasse e questo mi ha consentito di condividere con gli ucraini, la dimensione dell’attesa, mi ha portato a riflettere sul valore della protezione del passato, su quanto sia fondamentale in guerra custodire i ricordi. Lirica Ucraina è un viaggio nelle storie minuscole di chi trattiene la memoria. Ho vissuto la guerra nel suo farsi dal primo giorno, ero lì quando il 24 febbraio il rumore delle bombe ha svegliato tutti noi, ben prima che le sirene diventassero consuetudine. Oggi la mia voce narrante è quella di chi è chiamata alla riflessione, non alla cronaca. Una voce che accompagni lo spettatore all’incontro con le vite ‘minuscole’ che fanno il coro della Storia. È con le parole dei testimoni e dei sopravvissuti che si scriverà la Storia dei crimini di guerra di questa invasione.

Francesca Mannocchi


FANDANGO

presenta

LIRICA UCRAINA

un film documentario di FRANCESCA MANNOCCHI

scritto da FRANCESCA MANNOCCHI, DANIELA MUSTICA

prodotto da DOMENICO PROCACCI, LAURA PAOLUCCI

produttori Esecutivi ELEONORA SAVI, IVAN FIORINI 

montaggio DANIELA MUSTICA

con le musiche originali di IOSONOUNCANE

supervisore musicale GIOVANNI GUARDI

una produzione FANDANGO

in collaborazione con LA7

 

con il contributo del

MiC – DGCA

una distribuzione FANDANGO DISTRIBUZIONE

 

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Fandango.

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