QUEER, film di LUCA GUADAGNINO
dal 17 aprile 2025 al cinema in Italia, distribuito da LUCKY RED
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commento a cura di Francesco Ariani (30 marzo 2025)
Queer: un po’ per pochi un po’ per tutti
Queer, ultima fatica del regista italiano Luca Guadagnino, sarà distribuito nelle sale da Lucky Red dal 17 Aprile 2025. La pellicola è stata presentata all’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ricevendo critiche sia positive che negative. Il film, in cui Daniel Craig riveste il ruolo del protagonista William Lee di fianco ad un abile e magnetico Drew Starkey nei panni di Eugene Allerton, traspone il romanzo omonimo di William S. Burroughs.
In una Città del Messico da cartolina, intorno agli anni ’50, William Lee vive una vita di dissolutezza e frenetica ricerca. Inserito a stento in una comunità queer nella città, con divisioni stereotipiche figlie di un’epoca lontana dalla nostra, l’uomo di mezza età combatte con malcelati problemi di alcolismo, consumo di eroina, ma soprattutto con una sessualità contemporaneamente repressa e sovraespressa. William Lee cerca disperatamente di avere rapporti sessuali con qualsiasi uomo lo attragga, mostrando comunque una forma di reticenza verso sè stesso e ciò che lo circonda. Questo fino all’incontro con il giovanissimo Eugene Allerton, un ragazzo misterioso, attraente, che potrebbe come non potrebbe essere queer: sta a William scoprirlo.
Capita, di tanto in tanto, che escano al cinema film come Queer: pellicole che, una volta usciti dalla sala, lasciano piacevolmente confusi. Confusi, perché si ha la fastidiosa sensazione di non avere le chiavi di lettura per comprendere ciò che si è visto, concetti o troppo lontani e criptici, oppure abbastanza vicini da essere afferrati ma non del tutto, come un oggetto al limitare del proprio campo visivo. Piacevolmente confusi perché, a discapito di una quasi totale incomprensione di molti elementi del film, dalla simbologia ad interi dialoghi con parole chiave che in un dato contesto sembrano appartenere ad una lingua aliena, film come Queer fanno uscire dalla sala in qualche modo soddisfatti, con la consapevolezza di aver visto un lavoro tecnicamente ineccepibile, in grado di intrattenere e magnetico, capace di smuovere qualcosa dentro anche se non si sa cosa.
Queer sembra il film che Luca Guadagnino voleva fare da sempre, ma che non poteva fare in passato: vuoi per una mancanza di raffinatezza tecnica da sviluppare con l’età, vuoi per mancanza di uno staff coeso – alla sceneggiatura e alla fotografia tornano nomi a lui cari – vuoi perché ormai la sua fama gli permette di fare un film che, forse, sembra fatto più per sé stesso che per il pubblico. Perché Queer con i suoi tempi lenti e drammatici che diventano poi scattanti, quasi troppo veloci in alcune sezioni oniriche, con le simbologie messe in primo piano ma mai spiegate, con il tema stesso del film, non comunica con lo spettatore o, quantomeno, lo fa solo con quei pochi che hanno il background richiesto da Guadagnino stesso.
Lo spettacolo magnetico di Queer è composto di tanti elementi. Innanzitutto, le interpretazioni straordinarie, da quella di Daniel Craig che abbandona qualsiasi machismo dei suoi vecchi ruoli per calzare i panni di un uomo alla ricerca di sé stesso, tormentato, a tratti tossico e a tratti gentile e delicato, fino a quella di Drew Starkey, che con i suoi sguardi impassibili e i suoi improvvisi scatti d’ira costituisce l’oggetto del desiderio del protagonista, un uomo ammantato nel mistero tanto per i personaggi del film quanto per lo spettatore. Quindi, la fotografia, ispiratissima e sempre calzante, una regia ispirata capace di far entrare lo spettatore prima nel dramma e poi nella follia di scene che sembrano ispirate al più criptico David Lynch; i dialoghi, che riescono a viaggiare fra il serio e il faceto con una velocità tale da confondere, mantenendo eppure una coerenza tangibile; l’onirico, con cui Luca Guadagnino confonde le acque mettendo simboli e spiegazioni in faccia al fruitore, privandolo però di una chiara chiave di lettura e creando così strati di mistero da dover svelare.
Queer è indubbiamente un film complicato nelle intenzioni e nella sua realizzazione, una pellicola che non tutti i registi possono permettersi e che sicuramente giova di una bias positivo nei confronti del suo regista, Luca Guadagnino. La consapevolezza che lui e un team di lavoratori del settore, già rodato in altri grandi film, come il suo ultimo Challengers, sia tornato ad occuparsi di questo film, impedisce a livello istintivo di liquidare alcune scene anche incomprensibili come dei giri a vuoto senza senso, ma anzi le pone sotto una luce diversa, quella dell’opera di un regista che sa esattamente cosa vuole fare lo fa, senza preoccuparsi di altro. È anche vero allo stesso tempo, però, che osservare un film attraverso la lente di un proprio bias non è qualcosa di positivo e qui si rivela la duplice natura di questo film.
Queer può contemporaneamente essere una esperienza appagante ed intellettualmente stimolante ma anche una visione frustrante e fastidiosa. Gli eletti che esulano da queste due categorie sono coloro che hanno il backgroud richiesto da Guadagnino, coloro che hanno letto il libro da cui è tratto il film, che conosco il regista intimamente e che sono all’interno di determinate comunità queer. Per tutti gli altri, questo film può essere uno spettacolo per gli occhi, un viaggio onirico e drammatico che anche se sfugge dalla comprensione trova il suo fascino tanto nel lato tecnico quanto nel suo essere sfuggente, costringendo a ragionare, a confrontarsi, oppure può essere una pellicola indigeribile, incapace com’è di comunicare con chicchessia.
Roma, 20 agosto 2024 – In concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, QUEER di Luca Guadagnino, uscirà in Italia distribuito da Lucky Red.
18 febbraio 2025 – Presentato in concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, QUEER di Luca Guadagnino, uscirà in Italia distribuito da Lucky Red dal 17 aprile 2025.
Daniel Craig e Drew Starkey regalano due interpretazioni straordinarie portando in scena una storia d’amore universale, come sempre accade quando a raccontare le relazioni è Luca Guadagnino.
Le ossessioni, le dipendenze, le paure, lo svelarsi dei sentimenti, le solitudini, le seduzioni, gli attimi di inspiegabile e impareggiabile gioia si susseguono nel racconto intimo e profondo di Queer, basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs.
Andrea Occhipinti di Lucky Red ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter collaborare con Fremantle e The Apartment per la distribuzione italiana dell’attesissimo e bellissimo Queer di Luca Guadagnino, con un inedito e strepitoso Daniel Craig. Siamo grandi estimatori di Luca, apprezziamo molto il suo percorso artistico e il suo modo unico e originale di fare cinema”.
Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer,
CEO Continental Europe di Fremantle, ha dichiarato: “Queer” è un film magnifico, magico, dove Luca Guadagnino è riuscito nell’impresa unica di restituire una vita cinematografica ad un’opera di Burroughs, con un’interpretazione davvero straordinaria di Daniel Craig. Andrea Occhipinti e il suo team in Lucky Red l’hanno capito dal primo istante. Sono estremamente felice di questa collaborazione, non potrei immaginare un distributore migliore per questo film a cui in Fremantle siamo particolarmente legati. Non vedo l’ora che il pubblico italiano possa vivere in sala la storia d’amore tra Lee (Daniel Craig) e Allerton, interpretato da un fenomenale Drew Starkey, con le atmosfere che solo un maestro come Guadagnino poteva creare”. Luca Guadagnino ha dichiarato: “Sono onorato e felice di mostrare al pubblico italiano il film Queer grazie al lavoro straordinario di Lucky Red”.
Sinossi: È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.
Basato sul romanzo di William S. Burroughs e scritto da Justin Kuritzkes, con Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.
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QUEER è un film di Fremantle, prodotto da The Apartment, una società del gruppo Fremantle e Frenesy Film Company, e da Fremantle North America, in collaborazione con Cinecitta’ spa e Frame by Frame.
I produttori del film sono Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e Luca Guadagnino per Frenesy Film Company.
I produttori esecutivi sono, tra gli altri, Justin Kuritzkes, Christian Vesper, James Grauerholz, Peter Spears, Elena Recchia ed Emanuela Matranga.
Lo scenografo è Stefano Baisi, il costumista è Jonathan Anderson, il direttore della fotografia è Sayombhu Mukdeeprom, la musica sarà di Trent Reznor e Atticus Ross, e il direttore del casting è Jessica Ronane in associazione con Luis Rosales, Maurilio Mangano e Valentina Materiale.
QUEER è finanziato da Fremantle e le vendite sono gestite da CAA Media Finance, Fremantle e The Apartment, una società Fremantle.
Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa Lucky Red. Aggiornato il 18 febbraio 2025.