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Santi numi! Riscoperti gli scritti perduti del monaco Jacopone da Masini

Santi numi! Nei recenti scavi archeologici tenutosi a settembre presso il sito di Exòrma (antica località monastica, dispersa nel grande nulla agricolo padano) sono stati rivenuti gli scritti (ritenuti perduti) del monaco Jacopone da Masini. Ma, rubando le parole a Don Abbondio, chi era costui?

Gli stralci biografici di Jacopone da Masini sono alquanto scarni, ma incrociando i vari riferimenti che troviamo nelle cronache medievali possiamo scoprire qualcosa. L’attività monastica non si limitava allo studio dei classici e alla copiatura degli antichi trattati, bensì Jacopone coltivava in parallelo altre arti del trivio. Scrittura creativa travestita da inedito resoconto agiografico. A quanto pare il suo libello Santi numi è un unicum nel panorama letterario delle arti liberali dell’Età di Mezzo, un vero Novellino ricontestualizzato con sardonica ironia nel dipingere l’umanità attraverso le sue bassezze e contraddizioni, nel loro scarno splendore (divino).

A quanto pare Jacopone da Masini rielabora alcuna trattatistica ellenistica come i Caratteri di Teofrasto o le meno recenti Vite Parallele di Plutarco, fino a contemplare una irridente emulazione delle vite dei santi. In sintesi, Santi numi è una ritrattazione demistificante della martirologia cristiana e delle sue agiografie o è un biografema degli ultimi che vanno innalzati ai cieli? Dubbio evangelico o raffinata eresia?

La copertina dell’antologia di racconti Santi numi di Jacopo Masini, pubblicata da Exòrma Edizioni (2021) nella collana quisiscrivemale

Ma passiamo a sciogliere l’arcano. Il tutto sembra un clickbait, eppure non lo è. Almeno in parte. Il libro esiste davvero e si chiama sul serio Santi numi, lo ha scritto Jacopo Masini e pubblicato Exòrma Edizioni, notevole realtà indipendente che merita davvero molta attenzione.

Masini, in questo antologico di racconti più o meno brevi, riscrive il materiale biblico calandolo in un contesto bizzarro, con protagonisti che conquistano senza alcuna ragione la somma beatitudine. Una agiografia anomala, magica, burlesca e del tutto umana, una contro-solennità che diverte il lettore e lo conquista. La dissacrazione divina viene via via stemperata da un’ironia paesana e scanzonata con alcuni micro-racconti (in cui Masini eccelle), che ritraggono i beati minori nelle loro surreali esistenze. Masini oscilla come un funambolo della narrativa, con la sua voce canzonatoria e sberleffa e a tratti più intima e edificante, senza mai patinare i suoi scritti di un moralismo inutile e forzato.

In definitiva, i lettori che amano Celati, Malerba e Cavazzoni troveranno un autore da scoprire con gusto, grazie a Santi numi.

 

I miracoli dell’editoria indipendente: Polpette e altre storie brevissime di Jacopo Masini

Foto di pasja1000
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