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Operazione internazionale “Pandora VI”

Operazione internazionale “PANDORA VI”

Il contrasto al traffico illecito dei beni culturali

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha partecipato per l’Italia all’operazione internazionale “Pandora VI”, coordinata da Interpol, Europol e World Customs Organization (WCO), finalizzata a contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita.

Particolare attenzione è stata posta al monitoraggio dei mercati online. Una settimana di “cyberpatrol” è stata organizzata dalla polizia nazionale olandese (Politie) per identificare le vendite sospette.

Sono ancora in corso oltre 170 indagini, a seguito delle quali si prevedono ulteriori sequestri e arresti.

Anche in quest’ultima circostanza è stato di fondamentale importanza sfruttare le potenzialità di verifica offerte dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” in possesso del TPC, frequentemente utilizzata in ambito internazionale essendo la più completa. Le attività hanno permesso di effettuare un esteso controllo del web (siti di case d’asta, pagine di commercio elettronico specialistico e generico, piattaforme social media) finalizzato all’individuazione di beni culturali di sospetta provenienza, da rendere oggetto di approfondimento durante la fase operativa dell’operazione.

Nel periodo di azione coordinata è stato dato il massimo impulso alla tutela sviluppando indagini sulle aggressioni criminali al patrimonio culturale ed effettuando mirate attività di controllo e prevenzione; il Comando TPC, con il supporto dei Comandi territoriali dei Carabinieri, ha:

 


 

Testo e foto dall’Ufficio Stampa Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per l’operazione Pandora VI.

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