23 Novembre 2015
L’introduzione dell’agricoltura in Europa, 8500 anni fa, ha cambiato lo stile di vita umano in modo così profondo da arrivare a toccare perfino il DNA.
Queste le conclusioni alle quali è giunto un nuovo studio, grazie anche a tecniche migliori di estrazione del DNA e utilizzando la più vasta collezione di set di dati relativi ai genomi di antichi Eurasiatici (per un totale di 230 individui). Proprio nell’ultimo anno si è avuto un grande incremento del materiale genetico a disposizione.
Lo studio del DNA antico permette di apprezzare concretamente le modalità con le quali la selezione naturale opera. Il nostro moderno DNA, infatti, contiene solo l’eco del lontano passato, difficilmente riconducibile ad eventi determinati. La ricerca in questione è giunta invece ad identificare quei geni specifici che si sono modificati durante e dopo la transizione avutasi in Europa, da cacciatori raccoglitori ad agricoltori.
Cosa si è modificato? La nostra altezza, il colore blue degli occhi, il nostro peso, il colore chiaro della pelle, i livelli di vitamina D, un rischio più elevato di celiachia, il metabolismo degli acidi grassi e la possibilità di digerire il lattosio in età adulta. Gli individui nell’Europa meridionale tenderebbero inoltre ad essere di altezza inferiore rispetto a quelli dell’Europa Settentrionale, a causa di un maggior peso per questi ultimi nella discendenza dalle popolazioni eurasiatiche della steppa. Per i primi invece avrebbero un peso maggiore le popolazioni più basse del Neolitico e Calcolitico dalla penisola Iberica.
Proprio il Neolitico è quel periodo durante il quale si ebbe un incremento della densità di popolazione e si viveva a più stretto contatto, anche con gli animali. La Rivoluzione Neolitica è difatti uno dei periodi di transizione più importanti nella Preistoria. Le conclusioni dello studio supportano anche l’ipotesi di un arrivo degli antichi agricoltori in Europa dall’Anatolia, sarebbe a dire dall’odierna Turchia.
Lo studio “Genome-wide patterns of selection in 230 ancient Eurasians”, di Iain Mathieson, Iosif Lazaridis, Nadin Rohland, Swapan Mallick, Nick Patterson, Songül Alpaslan Roodenberg, Eadaoin Harney, Kristin Stewardson, Daniel Fernandes, Mario Novak, Kendra Sirak, Cristina Gamba, Eppie R. Jones, Bastien Llamas, Stanislav Dryomov, Joseph Pickrell, Juan Luís Arsuaga, José María Bermúdez de Castro, Eudald Carbonell, Fokke Gerritsen, Aleksandr Khokhlov, Pavel Kuznetsov, Marina Lozano, Harald Meller, Oleg Mochalov, Vyacheslav Moiseyev, Manuel A. Rojo Guerra, Jacob Roodenberg, Josep Maria Vergès, Johannes Krause, Alan Cooper, Kurt W. Alt, Dorcas Brown, David Anthony, Carles Lalueza-Fox, Wolfgang Haak, Ron Pinhasi & David Reich, è stato pubblicato su Nature.
Link: Nature; Eurekalert via Harvard Medical School; Greek Reporter; Science Alert.
La mietitura, olio su tavola (118×160,7 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, da Wikipedia, Pubblico Dominio, caricato da Dcoetzee ( ).