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La diffusione della dissenteria nel mondo a partire dall'Europa

21 Marzo 2016
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La dissenteria, insieme alla peste, al vaiolo, al tifo, ha rappresentato una piaga per l’umanità, in particolare nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. Ancora oggi è un flagello in Africa e Asia, ma probabilmente ebbe origine in Europa.
Un nuovo studio, pubblicato su Nature – Microbiology, mostra la diffusione storica del bacillo della dissenteria epidemica, lo Shigella dysenteriae tipo 1 (Sd1). La ricerca è avvenuta a partire dall’analisi del genoma completo di 331 Sd1, raccolti da 66 paesi per il periodo 1915-2011.
A trasmettere la dissenteria da un continente all’altro sarebbero state le operazioni militari e dalle migrazioni. Il ceppo in questione esisterebbe almeno dal diciottesimo secolo, il patogeno attualmente endemico in Africa e Asia sarebbe originario dell’Europa. Particolarmente rilevante sarebbe state le migrazioni in America, Africa e Asia nel periodo 1889 e il 1903, oltre alla colonizzazione di territori africani e asiatici da parte degli Europei. Il batterio comparve pure durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, prima di sparire dall’Europa. Continuò però a diffondersi in Asia, Africa e America Centrale, e ondate epidemiche investirono l’Africa e il Sud Est Asiatico a partire dall’India.
La ricerca ha pure preso in esame la resistenza del patogeno agli antibiotici: meno dell’1% dei ceppi batterici rimane suscettibile agli antibiotici. Vista la scarsa efficacia degli antibiotici, lo studio evidenzia la necessità di un vaccino efficace.

Lo studio “Global phylogeography and evolutionary history of Shigella dysenteriae type 1″, di Elisabeth Njamkepo, Nizar Fawal, Alicia Tran-Dien, Jane Hawkey, Nancy Strockbine, Claire Jenkins, Kaisar A. Talukder, Raymond Bercion, Konstantin Kuleshov, Renáta Kolínská, Julie E. Russell, Lidia Kaftyreva, Marie Accou-Demartin, Andreas Karas, Olivier Vandenberg, Alison E. Mather, Carl J. Mason, Andrew J. Page, Thandavarayan Ramamurthy, Chantal Bizet, Andrzej Gamian, Isabelle Carle, Amy Gassama Sow, Christiane Bouchier, Astrid Louise Wester, Monique Lejay-Collin, Marie-Christine Fonkoua, Simon Le Hello, Martin J. Blaser, Cecilia Jernberg, Corinne Ruckly, Audrey Mérens, Anne-Laure Page, Martin Aslett, Peter Roggentin, Angelika Fruth, Erick Denamur, Malabi Venkatesan, Hervé Bercovier, Ladaporn Bodhidatta, Chien-Shun Chiou, Dominique Clermont, Bianca Colonna, Svetlana Egorova, Gururaja P. Pazhani, Analia V. Ezernitchi, Ghislaine Guigon, Simon R. Harris, Hidemasa Izumiya, Agnieszka Korzeniowska-Kowal, Anna Lutyńska, Malika Gouali, Francine Grimont, Céline Langendorf, Monika Marejková, Lorea A.M. Peterson, Guillermo Perez-Perez, Antoinette Ngandjio, Alexander Podkolzin, Erika Souche, Mariia Makarova, German A. Shipulin, Changyun Ye, Helena Žemličková, Mária Herpay, Patrick A. D. Grimont, Julian Parkhill, Philippe Sansonetti, Kathryn E. Holt, Sylvain Brisse, Nicholas R. Thomson & François-Xavier Weill, è stato pubblicato su Nature – Microbiology.
Link: Nature – MicrobiologyEurekAlert! via Wellcome Trust Sanger Institute.
Shigella dysenteriae, foto dei Centers for Disease Control and Prevention Publich Health Image LibraryCenters for Disease Control and Prevention Publich Health Image Library, da WikipediaPubblico dominio.

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