danza Archivi - Classicult https://www.classicult.it/tag/danza/ Dove i classici si incontrano. Cultura e culture Tue, 21 Jan 2025 13:19:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://www.classicult.it/wp-content/uploads/2018/08/cropped-tw-profilo-32x32.jpg danza Archivi - Classicult https://www.classicult.it/tag/danza/ 32 32 Sky Classica: nasce da Classica HD il canale dedicato alla grande musica https://www.classicult.it/sky-classica-nasce-da-classica-hd-il-canale-dedicato-alla-grande-musica/ https://www.classicult.it/sky-classica-nasce-da-classica-hd-il-canale-dedicato-alla-grande-musica/?noamp=mobile#respond Tue, 21 Jan 2025 13:17:57 +0000 https://www.classicult.it/?p=292073 Dal 1° febbraio 2025 lo storico canale di musica Classica HD, fondato e diretto da Piero Maranghi, diventa Sky Classica

L'articolo Sky Classica: nasce da Classica HD il canale dedicato alla grande musica proviene da Classicult.

]]>
DAL 1° FEBBRAIO 2025 ARRIVA SKY CLASSICA (IN PRECEDENZA CLASSICA HD): L’UNICO CANALE TELEVISIVO INTERAMENTE DEDICATO ALLA GRANDE MUSICA

SI PARTE CON LA BOHÈME DI GIACOMO PUCCINI NELL’ANNIVERSARIO DELLA PRIMA MESSA IN SCENA NEL 1891

Sky Classica nasce da Classica HD

Milano, 21 gennaio 2025. Classica HD diventa Sky Classica. Dal 1° febbraio 2025 lo storico canale fondato e diretto da Piero Maranghi, l’unico interamente dedicato alla grande musica e punto di riferimento di tutti gli appassionati di opera, balletto e sinfonica, entra a far parte del bouquet di canali a brand Sky, posizionandosi al numero 124 di Sky e al numero 125 su Sky Stream e Sky Glass, rafforzandone insieme a Sky Arte e Sky Documentaries, l’offerta artistica e culturale.

La programmazione di Sky Classica – con una selezione di contenuti disponibile on demand – si rivolge non soltanto agli appassionati del genere, ma anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo della musica classica. Il canale continuerà ad essere edito da Italia Classica e offrirà a tutti gli abbonati Sky la musica sinfonica dalle più prestigiose sale da concerto italiane e internazionali, i ritratti dedicati ai miti di ieri e ai divi e alle dive di oggi, i classici balletti romantici e gli spettacoli di danza più moderni, e ancora musica da camera e contemporanea, documentari, rubriche e approfondimenti per raccontare sia gli interpreti più acclamati sia i giovani emergenti.

Il palinsesto di Sky Classica si avvale inoltre di produzioni originali come Almanacco di Bellezza, il programma di attualità culturale, condotto da Piero Maranghi e Leonardo Piccinini, che tutti i giorni dell’anno racconta gli anniversari, le storie e le curiosità del giorno, con uno sguardo sul presente e sull’attualità.  O Mestiere Teatro, un programma di interviste ai protagonisti del mondo della musica classica, italiana e internazionale, davanti e dietro le quinte: musicisti e interpreti, ma anche sovrintendenti e addetti ai lavori. Inoltre, grazie alle partnership con i principali teatri e festival europei, Sky Classica trasmetterà ogni anno oltre 150 ore di eventi e contenuti in prima visione.

Così Roberto Pisoni, Director of Entertainment Channels di Sky Italia, annuncia Sky Classica: “Siamo molto felici di offrire ai nostri abbonati il nuovo canale Sky Classica, nato dalla nostra pluridecennale collaborazione con Italia Classica. Gli appassionati di arte e musica avranno ora un nuovo punto di riferimento che arricchisce ulteriormente il bouquet dei canali intrattenimento a brand Sky e completa la nostra offerta artistica e culturale, affiancandosi a Sky Arte e Sky Documentaries”.

Piero Maranghi, Direttore di Sky Classica ha dichiarato: “La nascita di Sky Classica è il coronamento di un legame, quello tra il canale Classica e la piattaforma Sky, che dura ormai da oltre vent’anni. Un risultato che premia, innanzitutto, il grande pubblico della musica classica e della cultura. Il nostro impegno è continuare nella ricerca di un livello qualitativo sempre più alto, delle nostre produzioni originali e dell’offerta artistica, con i migliori contenuti dal panorama musicale internazionale”.

In occasione della partenza di Sky Classica, sabato 1° febbraio alle 21.15, verrà trasmesso uno dei titoli più importanti dell’intero repertorio operistico: La Bohème di Giacomo Puccini, proprio nel giorno dell’anniversario della prima messa in scena dell’opera a Torino, avvenuta nel 1891. Quella proposta è la Bohéme nello storico allestimento di Franco Zeffirelli, andata in scena al Teatro alla Scala nella stagione 2023.

Teatro alla Scala. Credit della foto: Brescia e Amisano

A suggello dell’opera integrale, alle ore 23.20 Sky Classica propone un imperdibile documentario: La Bohème di Franco Zeffirelli. Un documento che ripercorre la genesi della straordinaria produzione che segnò l’esordio nel 1963 al Teatro alla Scala del giovane regista Franco Zeffirelli.

La programmazione che inaugura Sky Classica prosegue con una serie di contenuti dedicati al più grande direttore italiano Riccardo Muti in due imperdibili appuntamenti che danno la massima evidenza alla caratura artistica del grande Maestro. Il 3 febbraio alle 21.15, l’esecuzione integrale dell’opera buffa Don Pasquale di Gaetano Donizetti in forma di concerto, registrata al Teatro Municipale di Piacenza, con Riccardo Muti alla testa della Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Giovedì 27 febbraio alle ore 21.15 sarà proposta la masterclass di Riccardo Muti con gli allievi dell’Italian Opera Academy, alla scoperta del capolavoro di Giuseppe Verdi: La Traviata.

Dal 14 febbraio, tutti i venerdì alle ore 21.15 Sky Classica presenta la nuova serie Almanacco di Bellezza in viaggio con Kel 12, un ciclo di dieci puntate della trasmissione di punta della rete, esclusivamente dedicato all’Antico Egitto. Navigando lungo il grande fiume, Piero Maranghi e Leonardo Piccinini raccontano storia e leggende di questa millenaria civiltà, da Assuan alla Valle dei Re, da Edfu ai Templi di Karnak. I due conduttori svelano l’arte e i monumenti, decifrano i geroglifici, rievocano gli dèi e le tradizioni dell’Egitto.

Domenica 23 febbraio ore 22.00, Almanacco di Bellezza fa tappa a Firenze con una puntata speciale dedicata al Museo Salvatore Ferragamo. Piero Maranghi e Leonardo Piccinini ci portano alla scoperta di uno straordinario museo aziendale, nato nel 1995 per iniziativa della famiglia Ferragamo con la volontà di far conoscere al pubblico di tutto il mondo le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo.

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Sky.

L'articolo Sky Classica: nasce da Classica HD il canale dedicato alla grande musica proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/sky-classica-nasce-da-classica-hd-il-canale-dedicato-alla-grande-musica/feed/ 0
Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo https://www.classicult.it/questo-natale-2024-la-magia-della-cenerentola-del-royal-ballet-arriva-nei-cinema-di-tutto-il-mondo/ https://www.classicult.it/questo-natale-2024-la-magia-della-cenerentola-del-royal-ballet-arriva-nei-cinema-di-tutto-il-mondo/?noamp=mobile#respond Wed, 30 Oct 2024 16:30:26 +0000 https://www.classicult.it/?p=281690 Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo; in diretta nelle sale martedì 10 dicembre

L'articolo Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo proviene da Classicult.

]]>
Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo

in diretta nelle sale martedì 10 dicembre 2024

Questo Natale, il Royal Ballet vi invita al ballo con la splendida versione di Cenerentola firmata dal coreografo Frederick Ashton. Questo magico balletto, tratto da una delle fiabe più belle di sempre, vi incanterà con le sue sorprendenti scenografie, gli splendidi costumi e le deliziose danze. Amatissimo da grandi e piccini, Cenerentola è un capolavoro perfetto per tutta la famiglia e sarà trasmesso in diretta nei cinema martedì 10 dicembre 2024 dalle 20.15.

L’adattamento di Ashton debuttò il 23 dicembre 1948 con i ballerini del Royal Ballet Moira Shearer e Michael Somes nei ruoli principali, ricevendo un’accoglienza entusiastica. Questa rilettura del celebre racconto di Charles Perrault, in cui una fanciulla buona e sfortunata diventa alla fine della storia una principessa, esprime al meglio la musicalità del coreografo e la bellezza della sublime partitura di Sergej Prokof’ev.

Fumi Kaneko e William Bracewell interpreteranno i ruoli principali di Cenerentola e del Principe nella diretta al cinema del 10 dicembre.

Cenerentola ha fatto il suo ritorno sul palcoscenico nel 2023, dopo un’assenza di oltre 10 anni, in una nuova produzione con un team creativo pluripremiato, immerso nella magia del teatro, del cinema, della danza e dell’opera, che ha portato nuove atmosfere nel mondo di fate madrine e carrozze di zucca. Le scene sono di Tom Pye (Il mio vicino Totoro, Olivier Award per il Miglior Design Scenico), i costumi di Alexandra Byrne (Elizabeth: The Golden Age, Oscar per i Migliori Costumi), le luci di David Finn (I segreti di Brokeback Mountain), il design video di Finn Ross (Les MisérablesFrozen) e i trucchi scenici sono di Chris Fisher (Harry Potter e la Maledizione dell’Erede).

Cinema, aprile 2023: Cenerentola nella nuova produzione Royal Ballet

Cenerentola è una coproduzione tra il Royal Ballet e il National Ballet of Canada.

La stagione 2024/25 del Royal Ballet and Opera è distribuita nei cinema italiani da Nexo Studios in collaborazione con MYmovies e Danza&Danza Magazine.

poster Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo
Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo

The Royal Ballet
CENERENTOLA
In diretta nei cinema: martedì 10 dicembre 2024 ore 20.15

In coproduzione con il National Ballet of Canada

Coreografia Frederick Ashton
Musica Sergej Prokof’ev
Scene Tom Pye
Costumi Alexandra Byrne
Luci David Finn
Video Designer Finn Ross
Illusionista Chris Fisher

Direttore d’orchestra Jonathan Lo / Martin Georgiev
Orchestra della Royal Opera House

Con il sostegno dei donatori principali della Royal Opera, Julia e Hans Rausing e con il generoso supporto di The Paul Ferguson Memorial FundKenneth e Susan GreenCharles Holloway e The Royal Opera House Endowment Fund

In memoria di George Simon. La stagione 2024/2025 del Royal Ballet è generosamente sostenuta da Aud Jebsen.

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Nexo Digital

L'articolo Questo Natale 2024 la magia della Cenerentola del Royal Ballet arriva nei cinema di tutto il mondo proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/questo-natale-2024-la-magia-della-cenerentola-del-royal-ballet-arriva-nei-cinema-di-tutto-il-mondo/feed/ 0
Looking into Hellenistic Pergamon https://www.classicult.it/looking-into-hellenistic-pergamon/ https://www.classicult.it/looking-into-hellenistic-pergamon/?noamp=mobile#respond Fri, 22 Sep 2023 20:56:11 +0000 https://www.classicult.it/?p=223692 Looking into Hellenistic Pergamon: uno dei primi regni emergenti del mondo ellenistico e i sovrani Attalidi concepirono la città quasi come un palcoscenico per ospitare i rituali religiosi

L'articolo Looking into Hellenistic Pergamon proviene da Classicult.

]]>
Looking into Hellenistic Pergamon sarà presentato sabato 14 ottobre 2023, alla quarta giornata della XIII edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea, come terzo film della sessione pomeridiana, al Teatro della legalità.

Looking into Hellenistic Pergamon

Nazione: Turchia

Regia: Serdar Yılmaz

Consulenza scientifica: Ufuk Soyöz

Durata: 5’

Anno: 2020

Produzione: Serdar Yılmaz, Ufuk Soyöz

PRIMA REGIONALE

Sinossi:

Pergamo fu uno dei primi regni emergenti del mondo ellenistico e i sovrani Attalidi concepirono la città quasi come un palcoscenico per ospitare i rituali religiosi. Prima dell’avvento dei re ellenistici, il mondo greco del periodo classico era governato dalla democrazia e lo spettacolo più importante era la danza circolare. Squadre di giovani rappresentavano le varie tribù che costituivano la loro città. La danza è stata un elemento di integrazione sociale.

Partecipazioni ad altri film festival e/o proiezioni pubbliche:

7th International Archaeology Film Festival 2022, Spalato, Croazia

Firenze Archeofilm, 2023

Foça Film Days 2023

Looking into Hellenistic PergamonInformazioni regista:

Serdar Yılmaz ha diretto molti film che sono stati proiettati in festival cinematografici nazionali e internazionali, ottenendo importanti premi, tra cui il “Premio per la miglior regia artistica” per “Shadowless” al Golden Boll Film Festival. Ha diretto anche cortometraggi che hanno partecipato al Festival di Cannes, al Brooklyn Film Festival all’ International İstanbul Film Festival.

Altro (articoli dedicati al film, curiosità, approfondimenti): https://focafilmdays.org/2023/09/01/looking-into-hellenistic-pergamon/

Scheda a cura di: Lucrezia Ceglie

L'articolo Looking into Hellenistic Pergamon proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/looking-into-hellenistic-pergamon/feed/ 0
Houria – La voce della libertà, di Mounia Meddour https://www.classicult.it/houria-la-voce-della-liberta-di-mounia-meddour/ https://www.classicult.it/houria-la-voce-della-liberta-di-mounia-meddour/?noamp=mobile#respond Mon, 15 May 2023 19:51:17 +0000 https://www.classicult.it/?p=202774 Houria – La voce della libertà: una giovane e talentuosa ballerina subisce una violenta aggressione che le strappa, insieme al sogno di una carriera nella danza, la voce

L'articolo Houria – La voce della libertà, di Mounia Meddour proviene da Classicult.

]]>
HOURIA – LA VOCE DELLA LIBERTÀ, per la regia di Mounia Meddour

con Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Marwan Zeghbib

al cinema dal 21 giugno 2023, distribuzione: I WONDER PICTURES

Houria la voce della libertà

Dopo essere stato presentato in anteprima in concorso ufficiale alla Festa del Cinema di Roma, dal 21 giugno 2023 arriva nelle sale italiane con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection HOURIA – LA VOCE DELLA LIBERTÀ, il nuovo film di Mounia Meddour (Non conosci Papicha). Prima dell’uscita, il film sarà presentato alla 19a edizione di Biografilm Festival (Bologna, 9-19 giugno), la cui immagine ufficiale è proprio una foto della sua coraggiosa protagonista.

Mounia Meddour torna a parlare della condizione femminile in Algeria e della lotta costante delle donne arabe per emanciparsi e far sentire la loro voce, e lo fa attraverso la storia di una giovane ballerina.

Houria (Lyna Khoudri, Miglior promessa ai Premi César 2020 per Non conosci Papicha, vista di recente anche in The French Dispatch e November – I cinque giorni dopo il Bataclan) è una talentuosa ballerina di Algeri che, dopo un grave episodio di violenza, è costretta a rinunciare alla danza. Grazie al sostegno di una comunità di donne nella medesima condizione, riuscirà a risollevarsi per ricomporre, insieme alle altre, sé stessa, la sua fisicità e la sua spiritualità. In una società patriarcale e ancora misogina come quella algerina – dove le tradizioni incombono, le possibilità di affrancamento si affievoliscono e le libertà di espressione si annullano – ragazze come Houria sono simbolo di resilienza.

Un film di denuncia e di dolore, ma anche denso di speranza secondo la regista Mounia Meddour, che ritiene che la vera forza di Houria sia la sua capacità di rinascere. «Diventerà sé stessa», dichiara,

«così ho immaginato il personaggio di Houria: un’eroina resa grandiosa dalla sua perseveranza, come l’Algeria che è ferita ma ancora in piedi…».

Non a caso Houria in arabo significa “libertà” e “donna indipendente”.

Houria la voce della libertà Houria la voce della libertà

Houria – La voce della libertà sarà nelle sale italiane dal 21 giugno 2023 con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

SINOSSI: Dalla regista di Non conosci Papicha, un’emozionante storia di rivalsa e accettazione con la stella emergente Lyna Khoudri (The French DispatchNon conosci Papicha).

Algeri. Houria, giovane e talentuosa ballerina, subisce una violenta aggressione che le strappa, insieme al sogno di una carriera nella danza, la voce. Solo grazie al supporto di un gruppo di donne che hanno vissuto esperienze simili alla sua, potrà imparare a rimettersi in piedi e troverà, proprio nella danza, un nuovo modo di esprimersi, un silenzioso grido di libertà capace di sollevarsi con forza fino al cielo. E colpire direttamente al cuore.

CAST ARTISTICO

Lyna Khoudri

Houria

Rachida Brakni

Sabrina

Nadia Kaci

Halima

Hilda Amira Douaouda

Sonia

Meriem Medjkane

Amel

Zahra Manel Doumandji

Sana

Sarah Guendouz

Nacera

CAST TECNICO

Regia

Mounia Meddour

Sceneggiatura

Mounia Meddour

Direttore della fotografia

Léo Lefèvre S.B.C.

Montaggio

Damien Keyeux

Suoni

Olivier Ronval

Missaggio

Damien Lazzerini

Scenografia

Chloé Cambournac

Costumi

Emmanuelle Youchnovski

Casting

Mohamed Belhama

1ª assistente alla regia

Christel Bordon

Copione

Floriane Abèle

Musiche originali

Yasmine Meddour e Maxence Dussere

Direttore di produzione

Philippe Saal

Prodotto da

Xavier Gens

Grégoire Gensollen

Patrick André

e Mounia Meddour

Distribuzione

Le Pacte

Distribuzione internazionale

Wild Bunch International

 

Testo e immagini dagli Uffici Stampa I Wonder Pictures, Echo Group. Aggiornato il 1° e il 20 Giugno 2023.

L'articolo Houria – La voce della libertà, di Mounia Meddour proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/houria-la-voce-della-liberta-di-mounia-meddour/feed/ 0
Cinema, aprile 2023: Cenerentola nella nuova produzione Royal Ballet https://www.classicult.it/cinema-aprile-2023-cenerentola-nella-nuova-produzione-royal-ballet/ https://www.classicult.it/cinema-aprile-2023-cenerentola-nella-nuova-produzione-royal-ballet/?noamp=mobile#respond Fri, 17 Mar 2023 19:36:18 +0000 https://www.classicult.it/?p=194589 Questa primavera, il Royal Ballet celebra il 75° anniversario della Cenerentola di Frederick Ashton con una nuova produzione dell'amatissimo balletto

L'articolo Cinema, aprile 2023: Cenerentola nella nuova produzione Royal Ballet proviene da Classicult.

]]>
 Nei cinema ad aprile 2023 Cenerentola nella nuova produzione del Royal Ballet

Mercoledì 12 Aprile 2023 ore 20.15

Cenerentola Royal Ballet Cinema aprile 2023
 Nei cinema ad aprile 2023 Cenerentola nella nuova produzione del Royal Ballet

Questa primavera, il Royal Ballet celebra il 75° anniversario della Cenerentola di Frederick Ashton con una nuova produzione dell’amatissimo balletto. Mercoledì 12 aprile 2023, l’opera sarà trasmessa in diretta in oltre 950 cinema di 19 Paesi, portando l’universo etereo di Cenerentola, fatto di fate madrine e carrozze di zucca, al pubblico di tutto il mondo.

L’adattamento di Ashton di un classico delle fiabe fu presentato per la prima volta il 23 dicembre del 1948, con i ballerini del Royal Ballet Moira Shearer e Michael Somes nei ruoli principali. La produzione, che rielaborava il famoso testo di Charles Perrault, fu accolta con entusiasmo e vista come un esempio irresistibile sia della musicalità del coreografo che della trascendente partitura di Sergey Prokofiev.

Marianela Núñez nella nuova produzione di Frederick Ashton di Cenerentola, The Royal Ballet ©2023 Sebastian Nevols
Marianela Núñez nella nuova produzione di Frederick Ashton di Cenerentola, The Royal Ballet ©2023 Sebastian Nevols

Dopo oltre un decennio di assenza dal palcoscenico della Royal Opera House, ora il celebre balletto torna al Covent Garden, ridisegnato da un team creativo pluripremiato, esperto di teatro, cinema, danza e opera che comprende lo scenografo Tom Pye, la costumista premio Oscar Alexandra Byrne, il lighting designer David Finn, il video designer Finn Ross e l’illusionista Chris Fisher.

L’evento al cinema, mercoledì 12 aprile 2023, vedrà protagonisti i primi ballerini Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov.

Dal 2008 il programma cinematografico della Royal Opera House porta l’opera e il balletto al pubblico di tutto il mondo. Per la Stagione 2022/23, ben 13 produzioni del Royal Ballet e della Royal Opera saranno trasmesse in oltre 1.300 cinema dal Regno Unito alla Nuova Zelanda. Ogni trasmissione offre al pubblico il miglior posto a sedere e include filmati esclusivi dietro le quinte, interviste e approfondimenti. Il programma è parte integrante del progetto della Royal Opera House per espandere il suo pubblico e continuare a contribuire alla ripresa vitale del cinema a livello nazionale e internazionale.

La stagione della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con MYmovies.it.

Marianela Núñez nella nuova produzione di Frederick Ashton di Cenerentola, The Royal Ballet ©2023 Sebastian Nevols
Marianela Núñez nella nuova produzione di Frederick Ashton di Cenerentola, The Royal Ballet ©2023 Sebastian Nevols

***

New production
The Royal Ballet
CINDERELLA
Co-production between The Royal Ballet and The National Ballet of Canada

Choreography Frederick Ashton
Music Sergey Prokofiev
Set designer Tom Pye
Costume designer Alexandra Byrne
Lighting designer David Finn
Video designer Finn Ross
Illusions Chris Fisher
Conductors Koen Kessels

Cinderella Marianela Nuñez
The Prince Vadim Muntagirov

Orchestra of the Royal Opera House

Generous philanthropic support from Julia and Hans RausingAud JebsenDoug and Ceri KingJohn and Susan Burns OBESir Lloyd and Lady DorfmanKenneth and Susan GreenMelinda and Donald QuintinLindsay and Sarah TomlinsonThe Cinderella Production SyndicateThe Friends of Covent GardenThe American Friends of Covent Garden and The Royal Opera House Endowment Fund

 

Testo e immagini dall’Ufficio Stampa Nexo Digital

L'articolo Cinema, aprile 2023: Cenerentola nella nuova produzione Royal Ballet proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/cinema-aprile-2023-cenerentola-nella-nuova-produzione-royal-ballet/feed/ 0
Come l’acqua per il cioccolato del Royal Ballet al cinema https://www.classicult.it/come-l-acqua-per-il-cioccolato-del-royal-ballet-al-cinema/ https://www.classicult.it/come-l-acqua-per-il-cioccolato-del-royal-ballet-al-cinema/?noamp=mobile#respond Tue, 13 Dec 2022 20:48:05 +0000 https://www.classicult.it/?p=176637 L'acclamato Like Water for Chocolate (Come l’acqua per il cioccolato) del Royal Ballet arriverà al cinema giovedì 19 gennaio 2023

L'articolo Come l’acqua per il cioccolato del Royal Ballet al cinema proviene da Classicult.

]]>
L’acclamato Like Water for Chocolate (Come l’acqua per il cioccolato) del Royal Ballet

arriverà al cinema giovedì 19 gennaio 2023

Like Water for Chocolate (Come l’acqua per il cioccolato) del Royal Ballet

 

Il 19 gennaio 2023 Come l’acqua per il cioccolato del Royal Ballet sarà proiettato in 900 cinema di 33 Paesi di tutto il mondo. La produzione, acclamata dalla critica, è coreografata da Christopher Wheeldon e ispirata all’accattivante romanzo omonimo di Laura Esquivel.

Come l’acqua per il cioccolato racconta la storia di Tita: le sue emozioni si sprigionano attraverso la cucina e influenzano coloro che la circondano in modi sorprendenti e drammatici. La produzione ha riunito Wheeldon con il team creativo che ha trasformato in danza Alice’s Adventures in Wonderland (2011) e The Winter’s Tale (2014): il compositore Joby Talbot, il designer Bob Crowley e la lighting designer Natasha Katz. La direttrice d’orchestra messicana Alondra de la Parra ha collaborato come consulente musicale ed Esquivel ha lavorato a stretto contatto con il team per rimodellare la sua storia in un balletto divertente e avvincente.

Wheeldon è celebre per l’espressività della sua coreografia e per la sua teatralità e ha lavorato approfonditamente con le principali compagnie di danza del mondo. Nel 2014 ha diretto e coreografato la versione teatrale del musical An American in Paris e recentemente ha diretto e coreografato MJ The Musical, che ha debuttato a Broadway nel 2022. Entrambe le produzioni hanno vinto il Tony Awards.

Like Water for Chocolate sarà proiettato nelle sale giovedì 19 gennaio 2023 e vedrà come protagonisti la Prima Ballerina Francesca Hayward nei panni di Tita, il Primo Ballerino Marcelino Sambé nei panni di Pedro e il musicista messicano Tomás Barreiro alla chitarra.

Dal 2008 il programma cinematografico della Royal Opera House porta l’opera e il balletto al pubblico di tutto il mondo. Per la Stagione 2022/23, ben 13 produzioni del Royal Ballet e della Royal Opera saranno trasmesse in oltre 1.300 cinema dal Regno Unito alla Nuova Zelanda. Ogni trasmissione offre al pubblico il miglior posto a sedere e include filmati esclusivi dietro le quinte, interviste e approfondimenti. Il programma è parte integrante del progetto della Royal Opera House per espandere il suo pubblico e continuare a contribuire alla ripresa vitale del cinema a livello nazionale e internazionale.

La stagione della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con MYmovies.it.

come acqua cioccolato Royal Ballet come acqua cioccolato Royal Ballet come acqua cioccolato Royal Ballet come acqua cioccolato Royal Ballet

***

 

The Royal Ballet
LIKE WATER FOR CHOCOLATE
Special screening: Thursday 19 January 2023

The ballet lasts approximately 2 hours and 55 minutes

Choreography Christopher Wheeldon
Music Joby Talbot
Designer Bob Crowley
Lighting designer Natasha Katz
Video designer Luke Halls
Music consultant and conductor Alondra de la Parra

Tita Francesca Hayward
Pedro Marcelino Sambé
Mama Elena Laura Morera
Dr John Brown Matthew Ball

Orchestra of the Royal Opera House

Season Principal Mrs Aline Foriel-Destezet
Artistic Associate Christopher Wheeldon generously supported by Kenneth and Susan Green
Generous philanthropic support from Julia and Hans RausingMr and Mrs Edward Atkin CBEVictoria Robey OBECharles HollowayRichard and Delia BakerJohn and Susan Burns OBESue ButcherSir Lloyd and Lady Dorfman, David FransenLindsay and Sarah Tomlinson, the Like Water for Chocolate Production SyndicateThe Royal Opera House Endowment Fund, the American Friends of Covent Garden and an anonymous philanthropist

Testo, video e foto dall’Ufficio Stampa Nexo Digital

L'articolo Come l’acqua per il cioccolato del Royal Ballet al cinema proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/come-l-acqua-per-il-cioccolato-del-royal-ballet-al-cinema/feed/ 0
Houria di Mounia Meddour https://www.classicult.it/houria-di-mounia-meddour/ https://www.classicult.it/houria-di-mounia-meddour/?noamp=mobile#respond Thu, 13 Oct 2022 22:06:18 +0000 https://www.classicult.it/?p=163399 Houria di Mounia Meddour: una giovane donna appassionata di danza classica subisce un trauma, poi incontra altre donne che hanno vissuto situazioni simili alla sua

L'articolo Houria di Mounia Meddour proviene da Classicult.

]]>
HOURIA DI MOUNIA MEDDOUR

IN CONCORSO UFFICIALE

ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2022

Houria di Mounia Meddour
Houria (concorso ufficiale)
di Mounia Meddour con Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Marwan Zeghbib
Distribuito da I WONDER PICTURES

SINOSSI: Una giovane donna appassionata di danza classica subisce un trauma, poi incontra altre donne che hanno vissuto situazioni simili alla sua. Insieme trovano un modo creativo per perseguire la loro passione.

PROSSIMAMENTE AL CINEMA CON I WONDER PICTURES

Testo, video e foto dagli Ufficio Stampa distribuzione I Wonder Pictures – Echo Group

L'articolo Houria di Mounia Meddour proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/houria-di-mounia-meddour/feed/ 0
La vita è una donna che danza https://www.classicult.it/la-vita-e-una-donna-che-danza/ https://www.classicult.it/la-vita-e-una-donna-che-danza/?noamp=mobile#comments Sat, 11 Jan 2020 18:30:49 +0000 https://www.classicult.it/?p=88192 La danza ha sempre rivestito un ruolo significativo nell’immaginario del mondo classico e nelle sue rappresentazioni

L'articolo La vita è una donna che danza proviene da Classicult.

]]>
Sia nell’incedere solenne e pudico delle vergini, che si avviavano verso il tempio durante le antiche feste religiose, sia negli irresistibili ritmi invasati delle Baccanti, ebbre di vino in onore delle celebrazioni dionisiache, la danza ha sempre rivestito un ruolo significativo nell’immaginario del mondo classico e nelle sue rappresentazioni: il teatro, che della vita ateniese è stato inarrivabile espressione, prevedeva che l’ingresso in scena del coro fosse scandito dalla musica e da movimenti coreografici, appunto, in una simbolica fusione rituale con il cosmo di cui oggi non resta purtroppo testimonianza tangibile, fatta eccezione per alcune allusioni e deduzioni che possiamo ricavare dai testi delle tragedie e delle commedie pervenute.

Questo volteggiare fuori dal tempo, in una dimensione astratta e universale, rivive in un celebre dipinto di Matisse, nel cerchio armonioso che fa sentire il singolo parte di una comunità, pur conservando gli slanci e le asperità che lo rendono unico. A ben guardare, l’opera potrebbe essere interpretata come un’allegoria dell’esistenza, per via di quell’alternarsi ciclico tra momenti di leggiadria e inevitabili inciampi, in una tensione mai del tutto ricomposta tra il desiderio di volo e una pesantezza atavica che si trascina per inerzia.

Ammirando il quadro si è dunque contagiati da un fluire di grazia: in effetti, «la vita è una donna che danza», sentenzia Socrate in un dialogo firmato dal Paul Valéry nel 1925. Filosofia e creazione poetica si condensano ne L’anima e la danza, in particolare nel passaggio in cui lo scrittore francese fa dire al saggio greco che l’esistenza non è altro che un moto misterioso in cui ogni giro è capace di trasformare senza tregua l’essere umano in se stesso, proprio come una ballerina che tende alle nuvole e al divino e che, mentre la musica le consente di diventare una creatura altra, contempla in sé l’immagine e l’idea dell’infinito. Tuttavia questa parentesi di sospensione è per definizione temporanea, effimera, e così la terra e le contingenze accidentali che avevano respinto la danzatrice finiscono inevitabilmente per richiamarla alla sua natura di donna.

Tale ragionamento può essere applicato anche al mito classico e, in particolare, alla riscrittura novecentesca della vicenda di Elettra a opera del drammaturgo Hugo von Hofmannsthal. La figlia di Agamennone, che ha dovuto assistere impotente all’assassinio del padre per mano di sua madre Clitemnestra, cova dentro di sé un desiderio di vendetta che la isterilisce e che non potrà avverare fino al ritorno di suo fratello Oreste; quando costui riesce a mettere a punto il piano della sorella, quest’ultima, ormai in preda a un delirante tripudio, si arrende al furore estatico di una danza spasmodica, prima di crollare a terra senza vita: «Se non sento? Se non sento / la musica? Esce da me, quella musica. / I mille che portano le fiaccole, ai cui passi, / interminabile miriade di passi, la terra sorda / rimbomba ovunque, tutti aspettano / me: lo so, tutti aspettano, perché a me tocca / guidare la danza, e io non posso. Oceano, / l’immenso, l’oceano venti volte più grande, / mi copre tutte le membra con il suo peso, e io / non mi posso sollevare!». L’esplosione di vitalità che all’improvviso contagia Elettra è di colpo smorzata: sposa dell’Ade, la principessa ha compiuto il suo destino e il dolore non canta più; il corpo, abituato a stare in gabbia e gravato dal fardello del lutto, non sa reggere l’estasi perché neanche la mente conosce la lingua della gioia. Nel momento stesso cioè in cui l’anima sta per tradurre lo strazio in viva energia, l’impeto di rivoluzione la annienta e la cristallizza. Dopo lo slancio verso l’infinito, la donna deve infatti tornare a essere tale, ma la figlia di Clitemnestra ignora la femminilità, schiacciata com’è dall’ostentata sensualità materna; l’unico legame che la ragazza conserva con la terra è dato dal lutto, e allora il ritorno a se stessa e all’amato (il padre) dovrà coincidere per lei con la fine.

Portatrice di vita e di fertilità è invece la danza della signora del labirinto, Arianna, sapientemente istruita dall’architetto Dedalo, inventore dell’intrico di vie nel quale il re Minosse ha rinchiuso Asterione, il monstrum, la creatura prodigiosa, metà uomo e metà toro, che la regina Pasifae ha messo al mondo come frutto di una passione adulterina e animalesca. Se l’immaginario collettivo considera la casa del Minotauro come una trappola lugubre e penosa, una parte della tradizione reinventa quello spazio come culla dei piaceri (basti pensare al Teseo di André Gide); particolarmente suggestiva risulta in tal senso la versione che del mito dà Julio Cortázar: nel 1949, in un testo drammatico colmo di allusioni all’Argentina peronista (I re), lo scrittore dipinge il labirinto come luogo di danze e canti, isola felice di creatività che il potere tirannico non tarda ad assoggettare. La bellezza del lascito cortazariano consiste in una folgorante intuizione, che l’autore ci consegna attraverso le parole di un citarista: «Ci libereranno tutti, torneremo ad Atene. […] Perché danzi, Nydia? Perché la mia cetra si ostina a reclamare il plettro? Siamo liberi, liberi! […] Ma non per la sua morte… […] Perché ricominci la danza, Nydia? Perché ti dà la mia cetra la misura del suono?». Non è cioè il soccombere del mostro a garantire la libertà, ma il perdurare del suo insegnamento, che dell’arte si è nutrito e continua a nutrire.

Una danza solitaria, ma scenograficamente centuplicata grazie agli specchi che rivestono le pareti dedaliche, è quella magistralmente orchestrata da Friedrich Dürrenmatt in una ‘ballata’ del 1985 (Minotauro), canto potentissimo e insieme struggente dell’incontro-scontro con il sé e con l’alterità: «Danzò la sua felicità, danzò la sua dualità, danzò la sua liberazione, danzò il tramonto del labirinto, lo sprofondare fragoroso di pareti e specchi nella terra, danzò l’amicizia fra minotauri, uomini e dei». Il filo rosso, che nella tradizione era servito a Teseo per orientarsi e che nella visione di Cortázar diventava invece il simbolo dell’amore di Arianna per il fratellastro prigioniero e vittima, qui si trasforma in labirinto esso stesso, in un groviglio di intrecci mille volte intessuti e altre mille poi sciolti, quasi fosse un gioco pericoloso di riflessi e riflessioni sull’illusorietà di certe convinzioni, che solo la danza è in grado di scardinare, con il suo fiero manifesto d’indipendenza dalle leggi del mondo.

Pregno di orgoglio e dignità è infine lo stare sulle punte, nel monologo che il poeta greco Ghiannis Ritsos dedica a un’Elena ormai sfiorita, la quale conserva ancora il ricordo dei tre boccioli bianchi che era solita portare indosso: uno tra i capelli, uno tra i seni, uno tra le labbra, per celare il sorriso della libertà. Nel fumo della memoria, la donna è al di sopra dei gridi ferini dei mortali, risplende carnale e al tempo stesso inaccessibile come solo l’amore sa essere. La sua è una poesia d’inappartenenza, tant’è che appena lascia cadere i primi due fiori, gli uomini si azzuffano per riprenderli e offrirglieli, avversari e alleati in una guerra senza senso rispetto alla quale Elena è distante, forse già in un altrove tutto suo fatto di danza e di infinito: «Avevo mosso le mani, / mi ero sollevata sulle punte dei piedi, e ascesi al cielo / lasciandomi cadere di bocca anche il terzo fiore». E verso il firmamento si proiettano davvero i versi di Ritsos, testimonianza dell’armonia che vince il silenzio forzato imposto negli anni Settanta dalla dittatura dei Colonnelli.

Nel suo eterno e inarrestabile piroettare, il mito offre un’impagabile lezione di equilibrio, tra l’indipendenza del singolo e il suo bisogno di comunità: solo accordando i propri passi a quelli altrui, fidandosi di se stessi e contemporaneamente affidandosi agli altri, i labirinti dell’anima possono essere attraversati e, con coraggio, sfidati.

danza
Léon Bakst, una Baccante, costume per il balletto NarcisseDall’edizione Dover del 1972 del libro “The Decorative Art of Léon Bakst”, pubblicata per la prima volta nel 1913 da The Fine Art Society, Londra. Dipinto originale del 1911. Pubblico dominio

Questo articolo è comparso originariamente sulla rivista Midnight.

L'articolo La vita è una donna che danza proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/la-vita-e-una-donna-che-danza/feed/ 1
Palermo: una call per la città. Il Salinas Culture Hub accoglie 15 progetti https://www.classicult.it/palermo-call-salinas-culture-hub-progetti/ https://www.classicult.it/palermo-call-salinas-culture-hub-progetti/?noamp=mobile#respond Thu, 04 Apr 2019 15:28:57 +0000 http://www.classicult.it/?p=82854 Ampio il primo cartellone del Salinas Culture Hub che sarà presentato venerdì 5 aprile alle 11,30 al Museo Archeologico Salinas

L'articolo Palermo: una call per la città. Il Salinas Culture Hub accoglie 15 progetti proviene da Classicult.

]]>
PALERMO | UNA CALL PER LA CITTÀ

IL SALINAS CULTURE HUB ACCOGLIE 15 PROGETTI

La presentazione venerdì 5 aprile alle 11,30

 

#Domenica al museo: ingresso gratuito

Visite alla mostra sui Borbone | prorogata fino al 30 giugno

Laboratori in inglese per bambini | Colazione o brunch al museo

Salinas Culture Hub
Menade I-II sec a.C. dalle Terme di Caracalla

 Teatro, musica, danza, workshop, eventi legati alla multiculturalità, alla memoria e alla sostenibilità. È questo il primo cartellone del Salinas Culture Hub che sarà presentato venerdì 5 aprile alle 11,30 al Museo Archeologico Salinas, alla presenza degli operatori e artisti coinvolti. Tutto nasce da una call che il museo e CoopCulture hanno lanciato il 24 novembre e aperto alla città per ricevere proposte legate al territorio. La call è andata anche oltre le aspettative, visto che sono giunti addirittura 82 progetti, sottoposti ad una giuria di sette esperti che hanno selezionato le proposte che coinvolgeranno tutti gli spazi del museo. Il calendario partirà a fine aprile.

 #Domenica al museo: ingresso gratuito

Questa domenica (7 aprile), come accade ad ogni inizio mese, l’ingresso ai siti e ai musei istituzionali è gratuito. Così anche al Museo Archeologico Salinas, aperto dalle 9 alle 13. CoopCulture organizza un bel programma di visite guidate e laboratori per bambini. Si potranno scoprire le collezioni del museo e la mostra dedicata ai lasciti dei Borbone, con la guida di un archeologo, scegliendo di fermarsi per la colazione o proseguire con il brunch al Café Culture. I bambini (tra 6 e 12 anni) potranno invece partecipare alla prima visita didattica in inglese per scoprire miti ed eroi.

Chiacchiere al museo 

Domenica alle 10,30 un archeologo accoglierà  i visitatori al Cafè Culture e, durante la colazione, racconterà la storia del museo e leggerà fonti antiche che narrano la storia di Pompei. Finita la colazione, visita alle sale espositive e alla mostra su “I Borbone e l’archeologia a Palermo, Napoli e Pompei” che è stata prorogata fino al 30 giugno. Saranno illustrati reperti che provengono dalle prime campagne di scavo avviate ad inizio ‘700 da Carlo III di Borbone che, appassionato di archeologia, emanò le prime leggi a tutela del patrimonio artistico del Regno. La mostra racconta l’unico anno (1816) che Palermo visse da “capitale del Regno delle Due Sicilie”. In collaborazione con il MANN di Napoli, il Parco archeologico di Pompei, e CoopCulture. Per chi invece preferisce pranzare al museo, è programmata una seconda visita guidata alle 12, poi il brunch dalle 12,30 alle 15, nel settecentesco chiostro del museo.

Erote che regge una maschera I sec a. C. dalla Casa di Sallustio a Pompei Foto Vittorio Fazio

8 € colazione + visita guidata mostra

15 € brunch + visita guidata mostra

Per info e prenotazioni: 091 7489995 | 345 7765493 

 

Pittura parietale da Villa Sora a Torre del Greco. Foto Vittorio Fazio

 Let’s Go! – Visita didattica in inglese per bambini

Goods and Heroes

Let’s Go!  è un ciclo di quattro visite didattiche in inglese per bambini tra i 6 e i 12 anni, organizzato con Up! English Center all’interno di alcuni dei siti gestiti da CoopCulture a Palermo. La prima visita sarà questa domenica al Museo Salinas, poi si continuerà al Palazzo della Zisa, al Museo di Zoologia Doderlein e all’Orto Botanico.

Un modo per imparare l’inglese giocando, imparando nuovi termini e scoprendo il patrimonio culturale della città. Le visite saranno in inglese, con un linguaggio colloquiale e comprensibile adatto ai più giovani, con l’assistenza di un traduttore: domenica alle 11, la visita Goods and Heroes (Dei ed eroi)storie legate alle divinità antiche. Per scoprire che Zeus era il padre di tutti e il dio più potente, Afrodite era bellissima e Apollo rappresentava il Sole… I giovani visitatori dovranno superare degli ostacoli per conseguire il diploma di “english archaeologist”.

7 € attività didattica

Per info e prenotazioni: 091 7489995

 ———————————————————————-

Testo e immagini da Ufficio stampa CoopCulture Sicilia

L'articolo Palermo: una call per la città. Il Salinas Culture Hub accoglie 15 progetti proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/palermo-call-salinas-culture-hub-progetti/feed/ 0
Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella al Teatro Grande degli Scavi di Pompei https://www.classicult.it/serata-picasso-massine-in-scena-parade-e-pulcinella-al-teatro-grande-degli-scavi-di-pompei/ https://www.classicult.it/serata-picasso-massine-in-scena-parade-e-pulcinella-al-teatro-grande-degli-scavi-di-pompei/?noamp=mobile#respond Wed, 26 Jul 2017 09:57:45 +0000 http://www.classicult.it/?p=18317 Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella al Teatro Grande degli Scavi di Pompei con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma 26 luglio 2017 Domani giovedì 27 luglio debutta al Teatro Grande degli Scavi di Pompei la Serata Picasso-Massine con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato. Un programma speciale [...]

L'articolo Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella al Teatro Grande degli Scavi di Pompei proviene da Classicult.

]]>
Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella

al Teatro Grande degli Scavi di Pompei

con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma

26 luglio 2017

Domani giovedì 27 luglio debutta al Teatro Grande degli Scavi di Pompei la Serata Picasso-Massine con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato. Un programma speciale promosso dal Parco archeologico di Pompei in collaborazione con Mondadori Electa per celebrare il viaggio che Picasso compie nel 1917 in Italia insieme a Jean Cocteau per lavorare con i Balletti Russi a Parade. Durante il soggiorno l’artista visita Roma, Napoli e Pompei.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo celebra il centenario di quel viaggio di Picasso con importanti iniziative e mostre, quali l’esposizione, appena conclusa, Picasso e Napoli: Parade, nelle sedi del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli e nell’Antiquarium degli Scavi di Pompei.

Da domani giovedì 27 a sabato 29 luglio 2017 i Primi Ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma faranno rivivere i personaggi e la magia dei balletti Parade e Pulcinella.

Il Balletto Parade nasce a Roma nel 1917 dalla collaborazione – magistralmente orchestrata dall’impresario dei Balletti Russi, Sergej Djagilev – tra Pablo Picasso, Jean Cocteau, Léonide Massine ed Erik Satie, quest’ultimo rimasto però in Francia. Il celebre scrittore Guillaume Apollinaire vede in questa collaborazione un Esprit Nouveau e nel programma di sala afferma: “Parade sconvolgerà non poco le idee degli spettatori”.

Parade è pensato fin da subito dai suoi creatori come un balletto nuovo e rivoluzionario, dove per la prima volta danzano costumi-scultura tridimensionali, su una partitura coreografica innovativa fatta di movimenti asciutti e veloci.

L’ambientazione è il presente dell’epoca, una strada di Parigi in cui alcuni artisti appartenenti all’universo del circo e del music-hall – un mago cinese, una giovane ragazza americana e due acrobati – si esibiscono con l’intento di attirare gli spettatori. Parade porta in scena personaggi contemporanei che Massine ritrae in occupazioni quotidiane, si differenzia per questo dagli altri balletti, basati principalmente sul mito, sulle fiabe e sul folklore ed esercita una forte influenza sul repertorio ballettistico del ventesimo secolo.

Parade è rappresentato in prima assoluta il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet di Parigi, in piena guerra, ma tutta la sua modernità, volta a catturare gli aspetti più sfacciati, volgari e vivaci della natura umana, non viene colta dal pubblico che grida allo scandalo. I personaggi del balletto si esibiscono in danze molto vicine alla spettacolarità popolare, che poco si sposa con l’immagine seria e sublime che gli spettatori del tempo avevano dei ballerini russi. Tuttavia, Parade non è un esempio di teatro di varietà, ma una trasformazione artistica di esso. I suoi quattro geni creativi, Picasso, Cocteau, Massine e Satie – abituali frequentatori del circo, del cinema e del music-hall – sono i collaboratori ideali per un progetto pensato con l’obiettivo di portare nel balletto un po’ della vitalità e della schiettezza del teatro popolare.

Picasso recupera il tema del circo a lui caro per il famoso sipario del balletto e realizza una scenografia e dei costumi non convenzionali. Satie compone una musica che include sonorità realistiche e quotidiane. Il ruolo di Cocteau è determinante: crea il progetto, ne scrive il soggetto, partecipa a ogni aspetto della sua evoluzione artistica e coinvolge entusiasticamente Picasso e Satie in questa avventura.

Al Teatro Costanzi, Parade è stato danzato per la prima volta nel giugno del 1964 dalla compagnia ospite Il Balletto del XX secolo di Maurice Béjart e solo il 6 febbraio 2007 dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera.

Pulcinella, balletto in un atto ambientato nella città di Napoli, è andato in scena per la prima volta il 15 maggio del 1920 al Teatro dell’Opéra di Parigi e la “provocazione visiva” di Picasso ha subito riscosso il consenso dei presenti. Triplice è la firma: la musica di Igor Stravinskij, la coreografia di Léonide Massine, la scenografia e i costumi di Pablo Picasso. L’idea nasce dalle suggestioni raccolte da Diaghilev, Stravinskij, Massine e Picasso durante i due viaggi nella città di Napoli e la gita a Pompei, nel marzo e nell’aprile del 1917. Fonte d’ispirazione per il balletto sono le atmosfere vissute nei vicoli e nei mercati napoletani, il fascino per la città antica di Pompei e la grande tradizione della Commedia dell’arte italiana. Picasso e Stravinskij, durante il secondo viaggio, restano affascinati dalla forza espressiva di uno spettacolo teatrale di matrice dialettale, notando come si possano superare le barriere della lingua trascinando il pubblico con una dinamica vena popolare. A suggerire il soggetto del balletto è il ritrovamento di un manoscritto nella Biblioteca Nazionale di Napoli, incentrato sulla celeberrima maschera di Pulcinella. I concepteurs cominciano a lavorare intorno alla figura di Pulcinella dandogli una forma del tutto originale. Stravinskij, nel comporre la musica, intraprende una nuova direzione e realizza la prima composizione neoclassica, il cui materiale tematico è tratto da Giovanni Battista Pergolesi ma rielaborato in chiave moderna. Il compositore russo più tardi affermerà che Pulcinella è stato la sua scoperta del passato, l’epifania grazie a cui tutta la sua opera posteriore è diventata possibile, uno sguardo all’indietro, il primo di molti amori in quella direzione, e anche uno sguardo allo specchio. Massine, per supplire alla mancanza di espressività nel volto di Pulcinella che indossa una maschera, crea una coreografia non solo ricca di valori pantomimici ma in grado di modellare espressivamente il corpo dei danzatori.

A Napoli aveva infatti avuto modo di assistere a numerosi spettacoli di marionette con Pulcinella protagonista, rimanendo particolarmente affascinato dai suoi continui cambiamenti nel gesto.

Picasso realizza una scenografia la cui scomposizione in rettangoli, quadrati e trapezi si rifà all’impostazione geometrica del cubismo e le cui tinte fredde esaltano i colori brillanti dei costumi.

Al Teatro Costanzi, Pulcinella è stato rappresentato per la prima volta dai Balletti Russi il 30 gennaio 1921.

La coreografia di Léonide Massine è ripresa da suo figlio Lorca Massine, ballerino e coreografo di fama internazionale, che da sempre mantiene viva la tradizione artistica tramandatogli dal padre e intrattiene con il Teatro dell’Opera di Roma, di cui ha diretto il Balletto dal 1981 al 1983, una relazione speciale. Assistenti alla ripresa coreografica sono Anna Krzyskow e Manuel Paruccini. Le scene e i costumi di Pablo Picasso sono ricostruite da Maurizio Varamo le prime e da Anna Biagiotti le seconde per l’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma. Le luci sono di Mario De Amicis. Le musiche sono eseguite su base registrata.

Parade

Balletto in un atto

Musica Erik Satie

Coreografia Léonide Massine

Ripresa da Lorca Massine

Assistente coreografo Anna Krzyskow

Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo

Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti

Luci Mario De Amicis

Pulcinella

Balletto in un atto

Musica Igor Stravinskij

Coreografia Léonide Massine

Ripresa da Lorca Massine

Assistenti coreografo Anna Krzyskow e Manuel Paruccini

Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo

Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti

Luci Mario De Amicis

Interpreti Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini

Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma

con la partecipazione degli allievi del Lyceum di Mara Fusco

Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma

Musiche su base registrata

Teatro Grande degli Scavi di Pompei

Prima rappresentazione giovedì 27 luglio ore 21; repliche venerdì 28 e sabato 29 luglio ore 21

Per Informazioni: operaroma.it, pompeiisites.org, electa.it

Info e prevendita biglietti: www.ticketone.it tel. 892101

Biglietti: 22, 33 e 55 euro – 16,50 euro ridotto under 25 comprensivi di prevendita

Testo da Ufficio Stampa Parco Archeologico di Pompei

L'articolo Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella al Teatro Grande degli Scavi di Pompei proviene da Classicult.

]]>
https://www.classicult.it/serata-picasso-massine-in-scena-parade-e-pulcinella-al-teatro-grande-degli-scavi-di-pompei/feed/ 0