La valanga azzurra, docufilm di Giovanni Veronesi, è il racconto di una pagina dello sport italiano degli anni ’70, dello sci alpino
Erwin Stricker
BrowsingIl «Cavallo Pazzo» della Valanga Azzurra. Il 24 marzo 1973 Erwin Stricker sale per la prima volta sul podio negli Usa. Il 7 gennaio 1974 è terzo nella storica cinquina italiana a Berchtesgaden. Saranno i suoi due migliori risultati. Dotato di buon talento e di grande coraggio, era autore di numeri da circo in gara, dove prendeva rischi pazzeschi. Un torrente alpino in piena che andava sempre a tutta, pazienza se spesso non arrivava al traguardo e finiva ammaccato ovunque. Assiduo frequentatore dei Pronto Soccorso, Erwin Stricker dava spettacolo e il pubblico lo amava. Carattere scoppiettante, era un vulcano di idee e un grande innovatore: è stato il primo atleta a utilizzare le ginocchiere, i bastoni arcuati per le discese, il puntale a uncino anti-inforcate sugli sci da slalom, il casco aerodinamico e quello da slalom. Dopo il ritiro dall’agonismo, Erwin Stricker è rimasto nel mondo dello sci e si dedicava alla realizzazione di progetti imprenditoriali, tra cui la promozione di questo sport verso nuove frontiere come la Cina, e il lancio di una catena di negozi per il noleggio dell’attrezzatura a lungo termine. Erwin ci ha lasciati all’età di sessant’anni il 28 settembre 2010.
Testo dall’Ufficio Stampa Fosforo Press.