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Giorgia Farina

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La passione di Giorgia Farina per il cinema nasce fin da bambina, quando utilizzava la videocamera VHS di famiglia per girare piccoli film amatoriali con protagonista il suo cane. Questo precoce interesse per l’immagine la porta a dedicarsi alla fotografia, vincendo numerose borse di studio che le permettono di lavorare con fotografi di fama internazionale come Arno Minkkinen e Philippe Pache. Le sue opere fotografiche vengono pubblicate su riviste prestigiose come Photo Italia e Aperture.

Prosegue gli studi alla Westminster University di Londra, dove si laurea con una tesi sulla semiologia del colore bianco nei film dell’orrore del cinema americano. Questa ricerca le apre le porte della Columbia University di New York, dove ottiene una borsa di studio e consegue un MFA in Film. Durante questi anni realizza numerosi cortometraggi, tra cui Alba e Achille, che vengono selezionati e proiettati in festival di rilievo come la sezione Corto Cortissimo della Mostra del Cinema di Venezia e la Berlinale.

Ha anche lavorato in Giappone presso i famosi Toei Studios, contribuendo alla realizzazione di vari cortometraggi. Uno di questi, The Sound of Clashing Scabbards, ha ricevuto numerosi premi internazionali.

Negli Stati Uniti, oltre a proseguire i suoi studi, lavora attivamente come aiuto regista in serie televisive e produzioni cinematografiche. Il suo debutto sul grande schermo avviene con Amiche da morire, film che ottiene una nomination ai David di Donatello e vince il Globo d’Oro, riscuotendo anche un notevole successo al botteghino. Seguono Ho ucciso Napoleone e Guida romantica a posti perduti, quest’ultimo interpretato da Jasmine Trinca, Clive Owen e Irène Jacob, e selezionato alle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia. I suoi lungometraggi sono stati distribuiti sia in Italia che all’estero e hanno partecipato a numerosi festival internazionali.

Ho visto un re è il suo quarto film, mentre attualmente è impegnata nella realizzazione del quinto. Oltre alla carriera cinematografica, Giorgia Farina collabora e insegna in progetti di cooperazione internazionale finanziati dall’Unione Europea, avvicinando i giovani di vari paesi dell’Africa al mondo del cinema attraverso workshop di sceneggiatura e regia. In Africa, ha contribuito a inserire donne nel mondo del lavoro dei media, un settore dove spesso sono ghettizzate. Attraverso queste iniziative, contribuisce a coltivare nuovi talenti e a promuovere l’educazione cinematografica in contesti dove le risorse sono limitate.

Testo dall’Ufficio Stampa PuntoeVirgola MediaFarm.

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