Jim Broadbent è un attore teatrale, cinematografico e televisivo, premiato con l’Oscar®, il BAFTA, l’Emmy e il Golden Globe, noto soprattutto per i ruoli in “Iris – Un amore vero” (per il quale nel 2001 ha ottenuto Oscar e Golden Globe come miglior attore non protagonista), “Moulin Rouge” (BAFTA come miglior attore non protagonista nel 2001) e per la saga di “Harry Potter”. Recentemente ha ricevuto una candidatura ai BAFTA per l’interpretazione a fianco di Meryl Streep in “The Iron Lady”. Da allora ha continuato a partecipare a una variegata serie di progetti, fra cui “Filth” di John S. Baird, adattamento dell’irriverente romanzo di Irvine Welsh; “Le weekend”, commedia romantica di Roger Michell (per cui è stato nominato come miglior attore ai British Independent Film Award) e “The Harry Hill Movie”, in cui è apparso en travesti nel ruolo di una donna delle pulizie con tre braccia. Tra le sue apparizioni più recenti, la commedia natalizia “Get Santa” di Christopher Smith, i film della serie “Paddington” di Paul King, acclamati dalla critica e tratti dagli amati libri per bambini di Michael Bond, “The Lady in the van”di Nicholas Hytner, “Bridget Jones’s Baby” di Sharon Maguire, “L’altra metà della storia” di Ritesh Batra e “Il ritratto del Duca” di Roger Michell.
A partire dal suo debutto cinematografico nel 1978, Jim Broadbent è apparso in innumerevoli film di successo, stabilendo una lunga collaborazione con Mike Leigh (“Dolce è la vita”, “Topsy-Turvy”, “Il segreto di Vera Drake” e “Another year!) e dimostrando il proprio talento di caratterista in film diversi come “La moglie del soldato”, “Pallottole su Broadway”, “Little voice – È nata una stella”, “Il diario di Bridget Jones”, “Hot fuzz”, “Il maledetto United” e “Cloud Atlas”.
Più volte premiato anche per la sua imponente carriera televisiva, Broadbent ha ricevuto un Royal Television Award e una candidatura ai BAFTA per l’interpretazione da protagonista in “Any human heart” (tratto dall’omonimo romanzo di William Boyd). In precedenza, aveva ottenuto BAFTA e Golden Globe per l’interpretazione in “Longford” di Tom Hooper e l’Emmy per “The street”. Ancora prima, il ruolo in “The gathering storm” gli era valso la candidatura ai Golden Globe e agli Emmy. Tra le altre partecipazioni, da segnalare “Birth of a nation – Tales out of school”, “Black adder”, “Only fools and horses”, “Victoria Wood: as seen on TV”, “The young visiters”, “Il mio amico Einstein”, “Exile”, “The great train robbery” e “London Spy”.
Dopo aver studiato presso la London Academy of Music and Dramatic Art, Broadbent si è esibito a lungo sul palcoscenico, in particolare con il Royal National Theatre e la Royal Shakespeare Company. Il suo lavoro sulle scene lo ha portato a esibirsi in spettacoli famosi da “Our friends in the north” di Peter Flannery, allo RSC Pit, fino a “A place with pigs” di Athol Fugard al National, passando per “Habeas Corpus” di Alan Bennett al Donmar e “The Pillowman” di Martin McDonagh al National. Di recente è stato il protagonista del nuovo lavoro di Martin McDonagh “A very very very dark matter” al Bridge.
Testo dagli Uffici Stampa BiM Distribuzione e Giampaglia Locurcio.