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Trattato di Qadesh

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Il trattato di pace egizio-ittita o trattato di Qadesh fu stipulato nel XIII secolo a.C. tra l’Egitto e l’impero ittita (nell’odierna Turchia), ed è scritto in cuneiforme.

La tavoletta originale è stata rinvenuta nell’antica capitale ittita, Hattusa, e oggi è conservata al Museo dell’Antico Oriente di Istanbul. Si tratta del trattato di pace più antico conosciuto, per cui una copia è esposta nel Palazzo delle Nazioni Unite a New York. Un’altra copia della tavoletta in argilla che conserva il trattato di pace è stata donata al Museo Egizio di Torino, dove è esposta nella Galleria della Scrittura.

Il trattato di Qadesh fu redatto nel 1259 a.C. e a siglarlo furono il faraone Ramesse II e l’imperatore ittita Hattushili III.

La pace sancita tra i due regni, che all’epoca erano le principali potenze del Mediterraneo orientale, arrivò dopo anni di contrasti, culminati nel 1275 a.C. con la celebre battaglia di Qadesh, nell’odierna Siria centrale. Il motivo del conflitto era la disputa per il controllo della costa siro-palestinese e della Siria interna.

Il trattato stabiliva che entrambe le parti sarebbero rimaste per sempre in pace e vincolava i figli e i nipoti di ciascuna parte a mantenere tale promessa. Sanciva inoltre il sostegno reciproco in caso di aggressioni da parte di terzi o ribellioni interne, e anche il rimpatrio di rifugiati politici e criminali.

Il trattato fu redatto in due versioni, una diparte ittita e una di parte egiziana. Esso fu scritto su due tavole di argento in accadico, la lingua internazionale del tempo. Le tavole originali in argento sono andate perdute mentre ci sono arrivate le copie del trattato scritte su argilla e rinvenute nella capitale ittita e anche la traduzione in egiziano geroglifico di questo stesso testo che fu incisa su iscrizioni monumentali.

Fu Jean-François Champollion a scoprire, nel 1828, la versione egiziana incisa sulle pareti del Tempio di Karnak e su quelle del Ramesseo a Tebe. Le versioni ittite furono scoperte quasi un secolo dopo durante gli scavi archeologici della capitale ittita Hattusa, negli archivi del palazzo reale.

Anche se non è il primo trattato internazionale della storia, esso è riconosciuto come primo esempio di trattato che portò la pace tra due super-potenze e in una vasta area del mondo. È sicuramente uno dei più importanti documenti di politica internazionale e di diplomazia dell’antichità.

Testo dagli Uffici Stampa UTOPIA e dell’Ambasciata di Turchia.

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