LA CAMERA DI CONSIGLIO, IL NUOVO FILM DI FIORELLA INFASCELLI 
IL FILM SUL MAXIPROCESSO DI PALERMO CON SERGIO RUBINI E MASSIMO POPOLIZIO
IN ANTEPRIMA ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA, DOVE HA RICEVUTO GRANDE CONSENSO DI PUBBLICO E CRITICA ALLA FESTA DEL CINEMA

AL CINEMA DAL 20 NOVEMBRE 2025

il poster del film La camera di consiglio, regia di Fiorella Infascelli
il poster del film La camera di consiglio, regia di Fiorella Infascelli

12 novembre 2025 – Presentato in anteprima fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma, dove ha raccolto grandi consensi della critica e del pubblico in sala, La Camera di Consiglio, il nuovo film di Fiorella Infascelli con protagonisti Sergio Rubini e Massimo Popolizio accanto a un cast corale, uscirà al cinema il 20 novembre 2025 con Notorious Pictures.

19 settembre 2025 – Verrà presentato in anteprima fuori concorso nella sezione Freestyle alla Festa del Cinema di Roma La camera di consiglio, il nuovo film di Fiorella Infascelli con protagonisti Sergio Rubini e Massimo Popolizio accanto a un cast corale, che uscirà al cinema con Notorious Pictures.

Prodotto da ArmosiA e Master Five Cinematografica con RAI Cinema, il film racconta la camera di consiglio più lunga della storia giudiziaria italiana: 36 giorni in cui 8 giurati, blindati in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, dovettero decidere condanne e assoluzioni per 470 imputati del Maxiprocesso di Palermo.

Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, rappresenta una delle pagine più decisive della storia della Repubblica: per la prima volta lo Stato riuscì a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, riconoscendo l’esistenza dell’organizzazione mafiosa come struttura unitaria. Un momento di svolta giudiziaria e civile che ha cambiato per sempre la storia del Paese.

Un racconto corale con al centro il Presidente della giuria (Sergio Rubini) e il Giudice a latere (Massimo Popolizio), affiancati da Betti PedrazziRoberta RiganoAnna Della RosaStefania BlandeburgoRosario Lisma e con Claudio Bigagli.

La sceneggiatura, firmata da Fiorella Infascelli e Mimmo Rafele con la collaborazione di Francesco Licata, è stata sviluppata con la consulenza di Pietro Grasso, giudice a latere del Maxiprocesso.

Girato interamente in interni, La camera di consiglio adotta un’impostazione scenica teatrale, che restituisce la tensione e l’isolamento di quei giorni. L’opera si distingue inoltre per l’utilizzo dei materiali di repertorio, capaci di collocare le vicende dei giurati dentro un quadro storico e civile più ampio.

Non semplicemente un film “sulla mafia”, ma un’opera che riflette sul concetto di legge e giustizia, sull’esperienza umana e civile di chi fu chiamato a decidere il destino di centinaia di imputati, in una delle prove più alte e drammatiche della democrazia italiana.


NOTE DI REGIA
Il film racconta La Camera di Consiglio più̀ lunga della storia.

8 personaggi, 4 donne e 4 uomini, chiusi in un appartamento per 35 giorni. La Camera di consiglio del Maxiprocesso, celebrato a Palermo alla fine degli anni ’80.
8 giurati che si ritrovano in uno stato di detenzione come i condannati, e nello stesso luogo, nel giardino del carcere dell’Ucciardone, a ridosso dell’aula bunker. Solo un piccolo spazio esterno, un cortiletto, dove uscire ogni tanto, per sentire l’aria i rumori, perché̀ tutto l’appartamento è completamente blindato, a prova di missili. All’interno nessun rumore, nessun suono, niente aria, tutto artificiale. Impossibile comunicare con l’esterno, neanche con una lettera, ignari di quello che succede, senza radio, televisione, con un agente dei servizi segreti che porta i pasti assaggiati precedentemente per essere sicuri che non siano avvelenati.
Una clausura atipica, fatta di lavoro e di responsabilità̀ enormi, ma anche una convivenza che renderà̀ quei giorni strani e speciali per ognuno di loro. Certamente indimenticabili. Perché́, nonostante tutto, restano l’ironia, l’entusiasmo, la capacità di ridere, e di prendersi in giro…
Non un film sulla mafia, ma un film che racconta cosa succede a 8 persone in una situazione così estrema.
Estrema come luogo. Estrema per la mole di lavoro. Estrema per i vincoli a cui sono sottoposti. Estrema per l’orrore dei reati. Estrema per la quantità̀ di sentenze che gli 8 giurati sono chiamati a discutere.
Un film corale, con due protagonisti, Il Presidente della giuria e il Giudice a latere, girato tutto dentro un appartamento-bunker.
Una riflessione sui delitti e sulle pene.

Un confronto tra il Presidente e il Giudice a latere sul concetto di legge e quello di giustizia.
“Al di là di ogni ragionevole dubbio”: dove passa quel confine?
Il racconto delle paure, le sorprese, le debolezze, che ognuno degli 8 personaggi proverà̀ in una convivenza così strana e speciale. Il rendersi conto, a poco a poco, della responsabilità̀ che ognuno di loro si è assunto. La fatica e il coraggio e la forza.
La scoperta, nel corso delle varie camere di consiglio, degli imputati da giudicare, la loro
storie. L’orrore e la pietà, ma anche la paura di essere esposti alla loro vendetta.

Tra i giurati, 4 donne, in un processo fatto interamente di soli uomini, uomini gli imputati, uomini gli avvocati, uomini i giudici, quasi tutti i giornalisti.
La possibilità̀ di raccontare un processo mastodontico e così affascinante, durato 1 anno e 10 mesi, pari o secondo solo a Norimberga, attraverso il suo atto conclusivo: la Camera di Consiglio. L’unica parte del processo che si svolge a porte chiuse, che nessuno conosce, di cui non si è mai saputa la storia. Neanche fra le persone che hanno seguito e si ricordano del Maxi. Una storia che lascia stupiti e sorpresi.
Nessun materiale di repertorio, niente flashback. Un film con un impianto teatrale, che invece diventa cinema. Un racconto universale sulla giustizia e sulla pena. La forza delle storie personali che si dipanano giorno dopo giorno.
Un racconto che potrebbe essere compreso da una generazione che non ne sa nulla.

Fiorella Infascelli


CAST TECNICO

Regia FIORELLA INFASCELLI

Sceneggiatura FIORELLA INFASCELLI, MIMMO RAFELE

Con la collaborazione di FRANCESCO LA LICATA

Con la consulenza di PIETRO GRASSO

Fotografia FABIO ZAMARION

Scenografia TONINO ZERA

Costumi CARLO POGGIOLI

Fonico EMANUELE CECERE

Montaggio CRISTIANO TRAVAGLIOLI

Produzione ARMOSIA, MASTER FIVE CINEMATOGRAFICA

Con RAI CINEMA

Produttori Associati: CORRADI COSTRUZIONI, RODEO DRIVE

Distribuzione NOTORIOUS PICTURES


CAST ARTISTICO

SERGIO RUBINI Il Presidente

MASSIMO POPOLIZIO Giudice a latere

BETTI PEDRAZZI Maria Nunzia

ROBERTA RIGANO Lidia

ANNA DELLA ROSA Franca

STEFANIA BLANDEBURGO Francesca

ROSARIO LISMA Renato

CLAUDIO BIGAGLI Luigi

 

La Camera di Consiglio;
Film Storico / Dramma; 2025.

Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa Alì&Colapietro. Aggiornato il 1° ottobre e il 12 novembre 2025.

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