Il culto di Mater Matuta figura tra i più importanti nella religione romana arcaica, tanto che alla dea era dedicato un tempio situato nell’area sacra di Sant’Omobono
I Greci, che impararono a dare un nome alle proprie paure per arginarle, venerarono la tenebra come una divinità ancestrale e la chiamarono Notte per distinguerla dal fratello Erebo