Attrice, regista e sceneggiatrice, una importante figura nel cinema francese, Sandrine Bonnaire ha mostrato la vasta gamma delle sue capacità sin dal 1984, anno in cui ha vinto il César come miglior esordiente per il film Ai nostri amori (A Nos Amours) di Maurice Pialat. La sua carriera finora l’ha vista recitare in numerosi film per i quali ha vinto diversi premi, in particolare il César come Miglior Attrice nel 1986 per Senza tetto nè legge (Without Roof or Law) di Agnès Varda e la Coppa Volpi come Miglior Attrice al Festival del Cinema di Venezia per Il buio nella mente (The Ceremony) di Claude Chabrol. Ha lavorato con molti grandi registi francesi tra cui Patrice Leconte, Jacques Rivette, André Techiné e Claude Sautet.
Sandrine Bonnaire è anche impegnata come regista di film e documentari, ha diretto il lungometraggio J’enrage De Son Absence e il documentario Her Name is Sabine, un ritratto della sorella autistica, che ha ricevuto numerosi premi tra cui il Premio FIPRESCI alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes.
Testo dagli Uffici Stampa BiM Distribuzione e Giampaglia Locurcio.
Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett, di James Marsh: Samuel Beckett rievoca gli eventi salienti della sua vita in un dialogo immaginario con la sua coscienza
Il sapore della felicità, di Slony Sow: dopo aver sfiorato la morte, lo chef migliore di Francia si lancia alla ricerca del sapore massimo che ha confuso la sua vita
