Una nave romana con il suo carico è stata ritrovata al largo dell’Isola delle Femmine a 92 metri di profondità.
Si è concluso il Marzamemi II Project:
Università per due mesi nel mare di Ragusa a studiare la pesca nell’antichità
Località Bue Marino: i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale recuperano importanti anfore dai fondali del mare di Favignana
A Catania è appena stata effettuata una campagna di controllo dello stato conservativo di diverse anfore e tegole, presenti in due differenti relitti…
Nel giorno in cui il compianto Sebastiano Tusa avrebbe compiuto 70 anni, si è recuperato un antico rostro presso l’isola di Levanzo, nelle Egadi
Thalassa, il viaggio continua: la mostra sulle meraviglie sommerse dal Mediterraneo, in programma al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà prorogata sino al prossimo 31 agosto.
Nei fondali di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, è stata recuperata un’ancora in piombo risalente all’età ellenistica (IV-III secolo a.C.), a ceppo fisso, con una cassetta quadrangolare e un perno centrale.
A Reggio Calabria dal 5 al 9 agosto lungo il tratto della Via Marina, nello specchio di mare compreso tra il monumento a Vittorio Emanuele e il Lido Comunale, si sono svolte attività di ricerca e documentazione di un giacimento di anfore antiche ad una profondità compresa tra i 40 e i 50 metri.
I rostri in bronzo recuperati fino ad ora sono in tutto diciotto, individuati in questi anni e portati alla luce grazie alle operazioni del compianto Soprintendente Sebastiano Tusa.
Con grande partecipazione ed emozione, ieri, presso il Museo archeologico Lilibeo di Marsala è stato inaugurato il nuovo allestimento espositivo della nave romana di Marausa.