9 Giugno 2015
490 MILIONI DI EURO DAI FONDI STRUTTURALI EUROPEI PER LA CULTURA
insediato comitato di sorveglianza del programma operativo nazionale
- Circa 360 Milioni per la tutela e la valorizzazione dei circa 60 grandi Attrattori culturali presenti nelle cinque regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), in linea e in continuità con quanto realizzato nella programmazione 2007-2013, in particolare con il POiN Attrattori culturali, naturali e turismo e in coerenza con l’ampia azione di progettazione realizzata attraverso il progetto Poli culturali di eccellenza. Alcuni attrattori sono già stati selezionati per un ammontare complessivo di risorse pari a circa 180 milioni di euro. Di questi:
- Campania – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia;
- Puglia – area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto;
- Calabria – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari.
- Calabria – parchi archeologici di Kauoln e Scolacium;
- Puglia – i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia;
- Basilicata – Museo Archeologico Nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto;
- Campania – Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello.
- Campania – Palazzo Reale e Reggia di Caserta;
- Puglia – Castello di Carlo V a Lecce, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari;
- Calabria – Castello di Carlo V a Crotone, il Museo Archeologico di Locri;
- Sicilia – Convento di S. Maria del Gesù a Ragusa.
Per le rimanenti risorse, pari a circa altrettanti 180 milioni di euro, è in corso con le Regioni la sottoscrizione degli accordi operativi di attuazione che serviranno ad individuare, tra i luoghi della cultura del Mibact, ulteriori attrattori culturali in un percorso di programmazione condivisa.
- Circa 114 milioni euro per le imprese che operano nel e a favore del settore culturale e della fruizione turistico-culturale e tra queste alle cosiddette industrie culturali e creative. Si tratta di un bacino costituito da circa 1.700 aziende del settore della filiera culturale e creativa di cui il 30% appartenenti al privato sociale. Si tratta di un’innovazione assoluta, per la prima volta si individua un focus specifico a livello nazionale su questo settore investendo una così considerevole quantità di risorse;
- Le risorse restanti sono impegnate per accrescimento di competenze e assistenza tecnica.
Come da MIBACT, Redattore Renzo De Simone