Non si fermano le indagini all’interno della Tomba del Cerbero recentemente scoperta nel territorio di Giugliano dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli diretta dall’Arch. Mariano Nuzzo.
Nuove scoperte a Pompei. Nell’area di San Paolino gli archeologi del parco hanno scoperto una tomba destinata a Numerius Agrestinus
Importante riapertura all’interno del Parco archeologico di Ostia antica, ecco infatti il nuovo Museo Ostiense.
L’intervento si è articolato in due distinti capitoli, uno relativo ai lavori di adeguamento strutturale e allestimento, l’altro al restauro delle opere inserite nel percorso espositivo.
Giubileo, ancora ritrovamenti archeologici a piazza Pia: una fistula in piombo a nome di Caligola e strutture con un portico colonnato
Nuova campagna di scavi nella città romana di Suessula. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli diretta dal Soprintendente Mariano Nuzzo, annuncia l’avvio di una nuova e significativa attività di indagine e restauro finalizzata a riportare in luce l’intero perimetro dell’edificio A, un tempio di notevoli dimensioni, forse il Capitolium o di un tempio di altro genere.
Civita Giuliana: emerge un sacello dalla villa suburbana: l’ambiente interno è caratterizzato da una decorazione pittorica parietale in IV stile
L’insula dei Casti Amanti è uno dei luoghi più complessi e suggestivi di Pompei, in quanto composta da più abitazioni e un’attività commerciale, un panificio
Tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è possibile srotolare, virtualmente, i papiri di Ercolano. Grazie ad uno “sguardo tecnologico” è stato possibile recuperare oltre il 30% di un testo di Filodemo di Gadara, cioè oltre 1000 parole da un papiro ercolanese carbonizzato durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e contenente la Storia dell’Accademia del filosofo greco.
Tante le novità da questo cantiere e non ultimo uno splendido salone da banchetto adornato da un elegante stile nero e correlato da pitture con soggetti ispirati al ciclo troiano. Oltre ad Elena e Paride, indicato da un’iscrizione in greco con il suo secondo nome “Alexandros” e dal cui amore proibito con la regina di Sparta ne derivò la guerra di Troia, vi sono anche Cassandra e Apollo.
Le canoe neolitiche del lago di Bracciano hanno più di 7000 e i 7500 anni. È quanto emerge, dopo anni di studi, da un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Pisa, dal Museo delle Civiltà e dal CSIC, che ha da poco pubblicato i risultati delle indagini sulla rivista PLoS ONE.