Pompei Regio IX: ecco il salone con pitture ispirate al ciclo troiano

Ci sono intere aree di Pompei ancora non scavate e altre dove lo scavo ha interessato solo le facciate e i primi ambienti prospicienti le strade. La Regio IX è una di queste e gli scavi tardo ottocenteschi e di inizio Novecento non hanno riportato alla luce che una parte limitata degli isolati di questa zona della città antica.

Nell’area, l’insediamento è testimoniato a partire dall’epoca arcaica (VII-VI secolo a.C.) con trasformazioni importanti alla fine del IV secolo quando gli isolati vengono progressivamente occupati dalle abitazioni che poi, a partire dal II secolo a. C. e fino alla tarda età sannitica, si trasformeranno ad ospitare complessi edilizi monumentali e di grandissimo respiro come le Domus di Marco Lucrezio (IX, 3 5-24), di Giulio Polibio (IX, 13 1-3), del Centenario (IX, 8 3-6) di Obellio Firmo (IX, 14 3-4). Proprio accanto alla vasta e ricca Domus di Obellio Firmo, il Parco Archeologico di Pompei ha da mesi intrapreso nuovi scavi archeologici per riportare alla luce l’intera estensione dell’Insula 10, con una superficie complessiva di circa 3.400 mq e scavata alla fine dell’Ottocento per soli 275 mq.

Tante le novità da questo cantiere e non ultimo uno splendido salone da banchetto adornato da un elegante stile nero e correlato da pitture con soggetti ispirati al ciclo troiano. Oltre ad Elena e Paride, indicato da un’iscrizione in greco con il suo secondo nome “Alexandros” e dal cui amore proibito con la regina di Sparta ne derivò la guerra di Troia, vi sono anche Cassandra e Apollo.

Elena e Paride nel Salone nero della Regio IX
Elena e Paride nel Salone nero della Regio IX. Foto © Parco Archeologico di Pompei

La profetessa di sciagure a cui nessuno crede ammonisce i Troiani e li invita a non accettare il cavallo di legno dono degli Achei. La sua preghiera non riceve ascolto. Di lei si dice che se ne invaghì Apollo il quale, illuso dalla fanciulla, le aveva donato la profezia. Quando Cassandra lo aveva respinto il dio l’aveva punita: alle profezie della vergine ‒ pur destinate ad avverarsi ‒ nessuno avrebbe creduto!

Nella ripartizione del bottino di guerra Cassandra viene assegnata ad Agamennone, che ne fa la sua concubina ma troverà la morte per mano di Clitemnestra nella reggia di Micene.

Apollo e Cassandra nel Salone nero della Regio IX. Foto © Parco Archeologico di Pompei

Lo scavo nella Regio IX, progettato nell’ambito del Grande Progetto Pompei e portato avanti sotto la direzione Zuchtriegel, è la dimostrazione di quanto uno scavo ben fatto nella città vesuviana possa continuare ad accrescere la conoscenza di uno dei luoghi più importanti che ci sia pervenuto dall’antichità. Nuove ed inedite pitture, nuovi dati sull’enorme cantiere che era Pompei al momento dell’eruzione, nuove scoperte sull’economia e sulle forme di produzione. Una messe straordinaria di dati che sta cambiando l’immagine codificata finora della città antica. Un plauso a tutta la squadra interdisciplinare che con passione e professionalità sta portando avanti le ricerche”, afferma il Direttore generale Musei, Massimo Osanna.

Salone nero, Regio IX. Foto © Parco Archeologico di Pompei

Pompei è davvero uno scrigno di tesori che non finisce mai di sorprenderci e di destare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significativo. Noi crediamo in questo unicum mondiale che rappresenta Pompei e per questo in legge di Bilancio abbiamo finanziato nuovi scavi. Bisogna andare avanti nella tutela di questo importante sito ma anche nella sua valorizzazione”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Il salone misura circa 15 metri di lunghezza per 6 di larghezza e si apre in un cortile che sembra essere un disimpegno di servizio, a cielo aperto, con una lunga scala che porta al primo piano, priva di decorazione.

Sotto gli archi della scala è stato riscontrato un enorme cumulo di materiale di cantiere accantonato. Qualcuno aveva disegnato a carboncino sull’intonaco grezzo delle arcate del grande scalone, due coppie di gladiatori e quello che sembra un enorme fallo stilizzato.

L’attività di scavo nell’insula 10 della Regio IX è parte di un più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale tra l’area scavata e non, di miglioramento dell’assetto idrogeologico, finalizzato a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile.

Pompei Regio IX: ecco il salone con pitture ispirate al ciclo troiano.
Gallery con foto © Parco Archeologico di Pompei

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