Il saggio Atene – Il racconto di una città, di Giorgio Ieranò, è stato pubblicato da Giulio Einaudi editore (2022) e ci parla della capitale greca con un linguaggio coinvolgente e chiaro
Iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO la ia Appia. Regina Viarum, che diventa così il 60esimo sito italiano
Ricostruita la ricetta di un antico olio miceneo decifrando testi in Lineare B incisi su tavolette di argilla e confrontandoli con scritti medici di origine greca
Se è vero che il mito non smette mai di dialogare con le epoche, L’Iliade cantata dalle dee, di Marilù Oliva parla direttamente al lettore. Con intervista all’autrice
I vaticini a cui nessuno ha prestato ascolto, pur rivelandosi veritieri, sono divenuti, nei secoli, il tratto caratterizzante di Cassandra, la sacerdotessa non creduta per antonomasia
Al Castello di Baia la mostra “La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”: la storia dell’alfabeto e il suo impatto sulla cultura cumana
Tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è possibile srotolare, virtualmente, i papiri di Ercolano. Grazie ad uno “sguardo tecnologico” è stato possibile recuperare oltre il 30% di un testo di Filodemo di Gadara, cioè oltre 1000 parole da un papiro ercolanese carbonizzato durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e contenente la Storia dell’Accademia del filosofo greco.
Tante le novità da questo cantiere e non ultimo uno splendido salone da banchetto adornato da un elegante stile nero e correlato da pitture con soggetti ispirati al ciclo troiano. Oltre ad Elena e Paride, indicato da un’iscrizione in greco con il suo secondo nome “Alexandros” e dal cui amore proibito con la regina di Sparta ne derivò la guerra di Troia, vi sono anche Cassandra e Apollo.
Nel saggio Anche là è Roma. Antico e antichisti nel colonialismo italiano, di Sergio Brillante, si tratta il tema del riuso del Classico nella retorica colonialista
Se ne La maledizione di Arianna il lettore si aspetta di leggere una riproduzione fedele della versione più famosa del mito del labirinto, resterà senz’altro deluso, perché il racconto di Sara Benatti è originale e a tratti inedito