Un altro Ferragosto, di Paolo Virzì – nostalgia degli anni ‘90

Leggi qui la recensione di Francesco Ariani (4 marzo 2024)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film

Un altro Ferragosto
il poster del film

DAL 7 MARZO 2024 AL CINEMA

Un altro Ferragosto, di Paolo Virzì – Opzioni per lo streaming

 

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Dal 7 Marzo sarà distribuito nelle sale Un altro Ferragosto, sequel di Ferie d’Agosto, film che vede alla regia Paolo Virzì e alla sceneggiatura Francesco Bruni, Carlo Virzì ed il regista stesso. Il film è stato prodotto dalla Lotus Production in associazione con il Leon Film Group e RAI Cinema, grazie anche a fondi della regione Lazio e del Ministero della Cultura.

La pellicola è ambientata oltre venti anni dopo Ferie d’Agosto, sempre sull’isola di Ventotene, con gli stessi protagonisti del film girato proprio da Paolo Virzì. Due famiglie, quella dei Molino e quella dei Mazzalupi, si ritroveranno a condividere l’isola durante le vacanze di Ferragosto, esattamente come molti anni prima. I Molino, una famiglia di sinistra, progressista in ogni sua azione e pensiero, dal modo di porsi alla cultura ostentata. I Mazzalupi, una famiglia di destra, rumorosa, appariscente e intrinsecamente legata alla politica odierna e alla comunicazione social.

Un altro Ferragosto è sulla carta una commedia, ma forse ciò in cui riesce meglio è comunicare nostalgia, delle volte fastidio e anche una profonda tristezza per ciò che viene portato in scena. Ferie d’Agosto metteva a confronto due gruppi dalle mentalità opposte nel periodo direttamente successivo alla conclusione del primo governo Berlusconi – senza sapere che di lì a poco la destra guidata da Berlusconi avrebbe guidato l’Italia per quasi un decennio – mentre Un altro Ferragosto cerca di porsi le stesse domande ambientandole ai giorni nostri.

Ci sono sempre le sottotrame amorose, i dilemmi più frivoli spinti dai classici stilemi della commedia degli equivoci, ma il film cerca anche di interrogarsi su qualche tema più profondo, sulle credenze politiche di ognuno di noi e su quanto queste siano interconnesse con le nostre vite private, ad esempio. Il film ruota anche intorno al senso della morte, della paura che abbiamo per essa, ma soprattutto Un altro Ferragosto si preoccupa della memoria, anzi, della nostalgia: la nostalgia per i tempi andati, per le occasioni perdute, per gli amori infranti, per un passato che non abbiamo mai vissuto ma che ci distrae da tutto quello che ci circonda.

Che questo film viva della nostalgia si può notare in continuazione, fra gli sguardi di Sandro Molino o quelli di Marisa – i personaggi interpretati da Silvio Orlando e Sabrina Ferilli – che spesso rivedono l’isola con gli occhi del passato, traducendo il tutto in fugaci flash del primo film. Si può avvertire la nostalgia sempre in Sandro Molino, che per “salvare” il futuro di Ventotene e ideologicamente del pensiero di sinistra, vive in un passato che lo allontana dai suoi cari. Persino nel cast si può respirare la nostalgia che contraddistingue Un altro Ferragosto, con i vari omaggi agli scomparsi Ennio Fantastichini e Piero Natoli.

Con un passo decisamente irregolare, che rende la pellicola abbastanza paludosa nella sua prima mezz’ora, Un altro Ferragosto cerca quindi di offrire uno spaccato della società odierna in termini sociopolitici: una destra illiberale, accattona, paurosa del diverso, ma che è giudicata anche ingiustamente da una sinistra sì acculturata ma lontana dal comprendere il prossimo, al punto da non comprendersi neanche fra simili. Di per sé quanto detto dovrebbe restituire l’idea di un film che fa una tagliente satira politica, ricca di finezze e indirizzata particolarmente ad un pubblico giovane e sveglio.

In realtà però Un altro Ferragosto sembra vivere uno straniante paradosso: nell’idea dovrebbe essere un film per tutti, anche profondo a tratti, ma alla fine sembra indirizzato solo a chi, come il film, vive di nostalgia. Fin dall’inizio i vari, numerosissimi personaggi, sono presentati per darti un’infarinatura veloce dei loro caratteri, dando però per scontato un’ampissima conoscenza degli stessi da parte del pubblico, finendo per fare quasi un effetto di “infodumping” che lascia assolutamente straniati, rendendo difficile seguire un film che difficile non è, se non per il numero di personaggi in scena.

Come confermato dallo stesso regista, Ventotene è maggiormente protagonista nella pellicola rispetto a quando girò Ferie d’Agosto, ma le saltuarie inquadrature sul panorama costiero e qualche campo largo non sono manierismi tali da elevare la pellicola che, in generale, gioca molto su primi piani con campo e controcampo per i dialoghi. Soprattutto lo spaccato sociale e politico offerto dal film risulta abbastanza superficiale e tagliato con l’accetta: per certi versi sembra una conferma la presenza di citazioni molto social come la locuzione “globo terraqueo” ripetuta da Christian De Sica in una scena, chiara citazione alla premier Giorgia Meloni, o l’idea dei social e delle persone che ne fruiscono e con essi lavorano.

Le maschere indossate dalle due fazioni risultano insomma delle caricature estremizzate e popolari dell’idea che può avere una persona di una certa età, neofita dell’informazione digitale, sulla destra e la sinistra italiane. I tempi comici, per chi sta scrivendo questo articolo e ha “solo” 29 anni, funzionano paradossalmente quando il film non sembra suggerire la risata, ma si concede dei momenti più amari e realistici. Il film poggia tutto il suo peso sulle spalle di attori come Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Vinicio Marchioni e Emanuela Fanelli, capaci sia con i silenzi che con le esagerazioni di caratterizzare i loro personaggi e renderli tridimensionali, tangibili e apprezzabili anche nel provare per loro disprezzo, come nel caso del personaggio interpretato da Vinicio Marchioni, un uomo pessimo e dichiaratamente fascista. Ed anche con le loro interpretazioni, Un altro Ferragosto appare come una pellicola troppo lunga per ciò che tenta di raccontare e troppo frivola per i temi tirati in gioco.


Arriva al cinema dal 7 marzo 2024, “UN ALTRO FERRAGOSTO”, il nuovo film di Paolo Virzì, prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group con RAI Cinema, in associazione con Tenderstories, e distribuito da 01 Distribution.

Un altro Ferragosto

Seguito dell’acclamato Ferie d’Agosto del 1996, film cult che valse a Paolo Virzì il David di Donatello come Miglior Film, UN ALTRO FERRAGOSTO vede il ritorno a Ventotene delle due famiglie di villeggianti, i Molino e i Mazzalupi.

 

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Riunire la gloriosa banda degli interpreti, mescolandola ai nuovi formidabili ingressi, mi elettrizza” aveva dichiarato Paolo Virzì poco prima di iniziare a dirigere un cast stellare composto da Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, con la partecipazione di Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani, Agnese Claisse. 

E che vede tra gli altri interpreti: Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini, Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli, Silvio Vannucci.

SINOSSI In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico. Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.

UN ALTRO FERRAGOSTO, un film di Paolo Virzì 

da un soggetto di Carlo Virzì e Paolo Virzì 

sceneggiatura di Francesco Bruni, Carlo Virzì e Paolo Virzì

con Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel

con la partecipazione di Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani, Agnese Claisse 

una produzione Lotus Production una società Leone Film Group con Rai Cinema

distribuito da 01 Distribution

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I TECNICI
REGIA PAOLO VIRZÌ
DA UN SOGGETTO DI CARLO VIRZÌ e PAOLO VIRZÌ
SCENEGGIATURA FRANCESCO BRUNI, CARLO VIRZÌ, PAOLO VIRZÌ
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA GUIDO MICHELOTTI
SCENOGRAFIA SONIA PENG
COSTUMI CATHERINE BUYSE
TRUCCO ERMANNO SPERA
TRUCCO SABRINA FERILLI BRUNO TARALLO
CAPELLI DANIELA TARTARI
FONICO ROBERTO MOZZARELLI (A.I.T.S.)
MONTAGGIO JACOPO QUADRI
MUSICHE BATTISTA LENA
ORGANIZZAZIONE ALESSANDRO CALOSCI
AIUTO REGIA ELISABETTA BONI
CASTING ELISABETTA BONI e DARIO CERUTI (U.I.C.D)
PRODUTTORI ASSOCIATI MORENO ZANI e MALCOM PAGANI per
TENDERSTORIES
PRODUTTORE ESECUTIVO FEDERICO FOTI per LOTUS
PRODUCTION
PRODUTTORE DELEGATO ROBERTA JARRATT per LOTUS
PRODUCTION
PRODOTTO DA RAFFAELLA LEONE e ANDREA LEONE
UNA PRODUZIONE LOTUS PRODUCTION
UNA SOCIETÀ LEONE FILM GROUP
CON RAI CINEMA

IL CAST
SANDRO MOLINO SILVIO ORLANDO
MARISA SABRINA FERILLI
PIERLUIGI NARDI MASCIULLI CHRISTIAN DE SICA
CECILIA LAURA MORANTE
ALTIERO MOLINO ANDREA CARPENZANO
CESARE VINICIO MARCHIONI
SABRINA MAZZALUPI ANNA FERRAIOLI RAVEL
DANIELA EMANUELA FANELLI
PAMPIGLIONE (EX MARESCIALLO) ROCCO PAPALEO
COZZOLINO (BRIGADIERE) LELE VANNOLI
LUCIANA MAZZALUPI PAOLA TIZIANA CRUCIANI
MASSIMO MAZZALUPI LORENZO FANTASTICHINI
MARTINA AGNESE CLAISSE
ROBERTO GIGIO ALBERTI
GRAZIELLA CLAUDIA DELLA SETA
BETTA RAFFAELLA LEBBORONI
MAURO SILVIO VANNUCCI
INVIATA TV LILIANA FIORELLI
SENATRICE ASCIONE MILENA MANCINI
MARIA ROSA VITIELLO MARIA LAURA RONDANINI
GAIA EMA STOKHOLMA
TITO LORENZO NOHMAN
IVAN EMILIANO BIANCHI
NOAH LORENZO SAUGO
FABIO FABRIZIO CIAVONI
NOEMI PALMIRA CASSETTA
JAVIER PATRIZIO ORSINI
WEDDING PLANNER CHIARA SANI
ONOREVOLE CORCHIANI LORENZO BALDUCCI
MARIONE PIERO CONCILIETTI
IL MAESTRO PIACENZA MARCO SCALIA
URSULA HIRSCHMANN LAURA RAUCH
CAMILLA RAVERA DANIELE TUSA
SANDRO PERTINI ALBERTO BASALUZZO
EUGENIO COLORNI MICHELE MARINIELLO
ALTIERO SPINELLI RICCARDO SINIBALDI

Testi, video e immagini dagli Uffici Stampa 01 Distribution, 404, Studio Lucherini Pignatelli. Aggiornato il 12 febbraio e il 4 marzo 2024.

1 Comment

  1. Ma perché Alan Sorrenti lo fanno cantare alla destra? (se ho capito bene)Che c’entra la leggerezza dei figli delle stelle con la trivialità e l’arroganza della destra meloniana?

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