Diva Futura, film di Giulia Louise Steigerwalt
con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić
presentato in Concorso alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia
al cinema dal 6 febbraio 2025, distribuito da PiperFilm

Diva Futura, film di Giulia Louise Steigerwalt
il poster del film

Diva Futura, film di Giulia Louise Steigerwalt – Opzioni per lo streaming

Diva Futura è prodotto da Matteo Rovere, è una produzione Grøenlandia PiperFilm con RAI Cinema e sarà distribuito nelle sale da PiperFilm, dal 6 febbraio 2025. Il film è stato presentato in Concorso alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Il film è scritto da Giulia Louise Steigerwalt, la fotografia è a cura di Vladan Radovic, il montaggio di Gianni Vezzosi, la scenografia di Cristina Del Zotto, le musiche originali di Michele Braga, i costumi di Andrea Cavalletto, il trucco di Alessandra Vita, le acconciature di Donatella Borghesi il casting di Sara Casani.

Gallery del film Diva Futura

“Sono estremamente onorata ed emozionata di presentare il mio secondo film in Concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un film che racconta un sogno, quello di rivoluzionare il mondo dell’erotismo in un Paese che fino a quel momento lo aveva vissuto solo con tabù e censure. Il desiderio di liberare l’immaginario erotico collettivo fu però tradito dall’aver contribuito a creare un’immagine distorta della sessualità e del femminile, in cui la violenza e la mercificazione del corpo hanno preso il sopravvento.”

Giulia Louise Steigerwalt
il teaser poster del film Diva Futura, film di Giulia Louise Steigerwalt
il teaser poster del film Diva Futura, di Giulia Louise Steigerwalt

SINOSSI
Italia, anni ’80/’90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era.
L’impatto mediatico è travolgente fino a portare all’elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, alla nascita del Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l’avventura di questa grande “famiglia”, dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia.
Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.


NOTE DI REGIA

Quando mi sono avvicinata per la prima volta a questa storia ho trovato tutto tranne quello che mi sarei aspettata dal mondo del porno.

Le vicende personali dei protagonisti, la loro filosofia di vita e l’incredibile parabola che hanno vissuto, hanno ribaltato il mio punto di vista.

Immagino sia dovuto al fatto che ciò che il porno è diventato successivamente è l’opposto di quello che questi personaggi sognavano di creare quando hanno iniziato la loro “rivoluzione”.

I sogni iniziali, uniti allo squallore e alla tragicità della caduta, hanno reso il tutto estremamente poetico ai miei occhi, tragico e per certi versi ingenuo. Era la storia di una grande illusione, quella di divenire delle Dive prendendo la scorciatoia del porno, che sembrava assicurare una fama immediata, salvo poi essere stigmatizzate e rifiutate proprio da quella società che le aveva bramate e rese famose. Il tutto perché quel desiderio per la società è segreto ed accettabile solo se rimane tale. E il tentativo di liberalizzare certe fantasie e portarle alla luce è in ultimo inaccettabile. Ed è qui che queste creature, che io non giudicherò mai, divengono per me personaggi di una saga iconica ed effimera insieme.

Oltre alla delusione delle Dive dell’agenzia, c’era poi quella di Schicchi. Il suo dover prendere atto che il grande sogno che aveva avuto di rivoluzionare il costume italiano, ancora intriso del perbenismo degli anni ’50 e ’60, in nome dell’amore libero, aveva portato a una degenerazione di quello stesso sogno, aprendo la strada alla creazione di un immaginario distorto della sessualità e del femminile, in cui la mercificazione del corpo e la violenza hanno preso il sopravvento. Tutto ciò che Schicchi stesso aveva sempre rifiutato, e che di fatto è il nostro contemporaneo.

In questo senso il film è il racconto di una pericolosa contraddizione, e tenta di mostrare luci e ombre di un fenomeno che ha influenzato profondamente la cultura del nostro Paese, le cui conseguenze sono ancora attuali, portando in ultimo a una fondamentale domanda: perché il sesso e l’erotismo devono essere per forza associati alla violenza sulle donne? Perché dover creare una narrativa in cui l’immedesimazione dello spettatore e la formazione dell’immaginario sessuale deve basarsi sulla violenza?

Le statistiche tutt’ora ci dipingono uno scenario in cui il mercato del porno è enorme e genera ogni anno introiti da capogiro. Si tratta di una silente educazione sessuale, e per certi versi ahimè sentimentale, che avviene all’interno della società senza che nessuno ne voglia parlare. E in questo senso la storia di Diva Futura è ancora molto attuale.

Unite a tutto questo c’erano poi le vite personali dei nostri protagonisti e delle nostre protagoniste, vite dove i principi di libertà venivano messi in pratica nei loro stessi rapporti. Il porno diventa quindi un’arena che ci dà la possibilità di amplificare un dibattito su tematiche estremamente attuali: cosa vuol dire essere una famiglia? Cosa significa amare autenticamente qualcuno? Si è mai veramente liberi?

Tutta questa complessità di tematiche e coralità di storie mi ha conquistata, portandomi ad un approccio narrativo e di regia in cui le voci dei personaggi si alternano, creando un caleidoscopio di punti di vista. La

macchina da presa si muove seguendo il più possibile lo sguardo e l’emotività dei protagonisti, il suono e i dialoghi si sovrappongono, e le vicende si alternano su due piani temporali, cercando di intrecciare il più possibile le tematiche private e quelle pubbliche, facendole risuonare le une sulle altre, pur nel rispetto delle storie vere che mi hanno ispirata.

Raccontando insieme più piani temporali infatti, provo a connettere le vicende personali con i temi narrativi, sovrapponendoli e facendo eco alla visione dei personaggi. Seguire il flusso emotivo e tematico di un racconto è, dal mio punto di vista, una delle straordinarie libertà che il cinema ci regala, e la diacronia diviene un possibile strumento per suonare questi accordi.

Realizzare “Diva Futura” è stato per me un viaggio inaspettato, un’immersione nel passato recente del nostro paese che diviene specchio di una contemporaneità complessa e ancora tutta da decifrare.

Giulia Louise Steigerwalt


CAST ARTISTICO

RICCARDO SCHICCHI PIETRO CASTELLITTO

DEBORA BARBARA RONCHI

MOANA POZZI DENISE CAPEZZA

ÉVA HENGER TESA LITVAN

ILONA STALLER LIDIJA KORDIĆ

MASSIMILIANO DAVIDE IACHINI

VALENTINO MARCO IERMANÒ


CAST TECNICO

REGIA GIULIA LOUISE STEIGERWALT

SOGGETTO E SCENEGGIATURA GIULIA LOUISE STEIGERWALT

CASTING DIRECTOR SARA CASANI U.I.C.D.

MONTAGGIO GIANNI VEZZOSI

FOTOGRAFIA VLADAN RADOVIĆ

MUSICHE MICHELE BRAGA

SCENOGRAFIA CRISTINA DEL ZOTTO

COSTUMI ANDREA CAVALLETTO

MAKE UP DESIGNER ALESSANDRA VITA

HAIR DESIGNER DONATELLA BORGHESI

PROSTHETIC DESIGNER VALENTINA VISINTIN

FONICO DI PRESA DIRETTA MAURIZIO ARGENTIERI

SUPERVISING SOUND MIRKO PERRI GIULIO PREVI

SOUND RE-RECORDING MIXER MICHELE MAZZUCCO

DIRETTORE DI PRODUZIONE GIANNI EDUARDO LIBROBUONO

AIUTO REGIA EDOARDO FRANCESCO MARINI

ORGANIZZATORE GENERALE MICHELE OTTAGGIO

PRODUTTRICE ASSOCIATA GRETA SCARANO

RESPONSABILE EDITORIALE ALESSIA POLLI

PRODUTTORE ESECUTIVO PAOLO LUCARINI

PRODUTTRICE DELEGATA CAMILLA FAVA DEL PIANO

UNA PRODUZIONE GROENLANDIA e PIPERFILM con RAI CINEMA

in collaborazione con NETFLIX

PRODOTTO DA MATTEO ROVERE

DISTRIBUZIONE ITALIANA E INTERNAZIONALE PIPERFILM

DURATA 129’

 

 

Testi, video e foto dall’Ufficio Stampa Fosforo Press e dal Marketing e Comunicazione Grøenlandia. Aggiornato il 4 settembre 2024, il 10, il 14 e il 31 gennaio 2025.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It