Firenze Archeofilm 2024
Torna dal 6 al 10 marzo 2024 al Cinema La Compagnia il Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) quest’anno alla sesta edizione. In programma 88 titoli di cui oltre la metà anteprime. Il pubblico e una giuria di 80 studenti voteranno i film arrivati da tutto il mondo.
Tra passato e presente. Quasi novanta pellicole in equilibrio sulla linea del tempo tra passato, presente e futuro per conoscerci un po’ meglio partendo dalle nostre radici più lontane. Torna dal 6 al 10 marzo al Cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) per il sesto anno consecutivo l’appuntamento con “Firenze Archeofilm” il Festival internazionale di Archeologia Arte e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore).
Se la storia non è un mistero. Film in concorso con proiezioni non stop mattina e pomeriggio, ospiti internazionali e incontri con i registi. Moltissimi i temi al centro delle pellicole partendo dalla storia più antica dell’uomo, le prime tracce dell’umanità, passando attraverso il mito e il racconto archeologico per approdare alle epoche più vicine a noi e interrogarsi sul futuro dell’umanità. Preistoria, miti greci, antico Egitto, impero romano, eserciti medievali, Vichinghi, Inca, tesori sommersi, arcaiche usanze religiose, minacce ecologiche danno vita a un viaggio per suoni e immagini lungo 88 film.
Da ogni angolo del pianeta. I documentari – tutti in italiano e con una sezione in orginal sound – arrivano quest’anno da Francia, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Italia, Iran, Germania, Canada, Nuova Caleidonia, Romania, Repubblica Ceca, Messico, Ungheria, Grecia, Portogallo, Turchia. Ricca la produzione italiana, con pellicole che spaziano dalle ricerche archeologiche più mozzafiato – vedi gli ormai famosi Bronzi di San Casciano dei Bagni – fino a tematiche più strettamente etnografiche.
Preistoria… per adulti. Sbarca per la prima volta al “Firenze Archeofilm” un corto cinematografico VM 14 anni dal titolo emblematico Hardrocks. Riuscirà nel Paleolitico la razza umana a mandare avanti la specie?
8 marzo al cinema. Quest’anno al centro del festival cade l’8 marzo e “Firenze Archeofilm” ha scelto di dedicare al tema film documentari sulla condizione femminile nell’antichità, ma anche la storia di donne dei nostri giorni in prima linea nella ricerca scientifica e archeologica.
10 marzo ricordando Tusa. In ricordo dell’archeologo Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare in Sicilia e assessore regionale ai Beni culturali, morto il 10 marzo 2019 nel disastro aereo dell’Ethiopian Airlines, “Firenze Archeofilm” proporrà due pellicole che vedono Tusa protagonista e testimone di importanti scoperte archeologiche sopra e sotto il mare.
Studenti giudicanti. Torna quest’anno al “Firenze Archeofilm” l’esercito di studenti universitari, che, grazie alla rinnovata collaborazione con UniFi, in veste di giuria studentesca dovrà valutare oltre 40 cortometraggi per l’attribuzione del “Premio studenti UniFi”.
Premi e giurie. Al termine della manifestazione saranno assegnati i seguenti riconoscimenti: Premio “Firenze Archeofilm” al film più votato dal pubblico in qualità di giuria popolare; Premio “Università di Firenze”; Premio “Studenti UniFi” al miglior corto cinematografico; Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria” al miglior film di archeologia preistorica.
Info e programma completo: www.firenzearcheofilm.it
FIRENZE ARCHEOFILM 2024: VINCE L’ARCHEOLOGIA RACCONTATA COL SORRISO
Si è chiusa con successo la VI edizione di “Firenze Archeofilm”, il festival di Archeologia Arte e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) al Cinema La Compagnia di Firenze e diretto da Giuditta Pruneti.
In 5 giorni (dal 6 al 10 marzo) sono stati proposti al pubblico 88 film da tutto il mondo e tutti a ingresso libero e gratuito.
Vincitore del “Premio Firenze Archeofilm” attribuito dal pubblico, in qualità di giuria popolare, il film di Nicola Castangia e Andrea Fenu (consulente scientifico Giorgio Murru) “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso”.
L’opera trascina il pubblico nel mondo del megalitismo e tra le entusiasmanti avventure degli Argonauti, di Giasone e della figura di Ercole sollecitando, con maestria, il confronto tra il sito megalitico di Saint Martin de Corleans ad Aosta e la Sardegna preistorica.
Il Premio è stato consegnato direttamente nelle mani dei registi e alla presenza dello stesso Franco Mezzena, protagonista del film.
Ad “Askòs – Il canto della Sirena” di Antonio Martino è stato conferito invece il “Premio Università di Firenze”. Il film racconta la vicenda dell’Askòs delle Murge, un prezioso reperto trafugato nel 1988 (e venduto per 10 milioni di lire e una mucca) finalmente tornato a casa nel Museo Archeologico di Crotone.
La giuria degli studenti dell’Università di Firenze, composta da ben 80 studentesse e studenti, ha assegnato il “Premio Studenti UniFi” a “Quell’incosciente di Zeno” del regista Davide Ludovisi dove tre personaggi s’interrogano con ironia sul perché un romanzo tanto improbabile continui a essere un punto di riferimento nella letteratura italiana e internazionale.
Il Premio “Studenti UniFi” è stato consegnato dai ragazzi alla presenza della magnifica rettrice Alessandra Petrucci.
Il miglior film di archeologia preistorica secondo la giuria del Premio “Museo e Istituto fiorentino di Preistoria” è stato infine il film francese “Sapiens ou la naissance de l’art” di Pascal Goblot. La pellicola racconta le recenti indagini che hanno portato a scoprire che i dipinti più antichi risalirebbero addirittura a quasi 45.000 anni fa.
Testo, video e immagini dall’Ufficio Comunicazione Firenze Archeofilm. Aggiornato l’11 marzo 2024.