ELIZABETH – A PORTRAIT IN PARTS
un film di
ROGER MICHELL
EVENTO SPECIALE AL CINEMA
16, 17 E 18 MAGGIO
distribuito da Lucky Red in collaborazione con 3 Marys
LA STORIA
Il regista Roger Michell incanta nel suo ultimo film con veri e propri pezzi da collezione. Utilizzando immagini di repertorio che attraversano decenni, dagli anni ’30 al 2020, regala un ritratto celebrativo e irriverente della regina Elisabetta II, donna icona del nostro secolo, nell’anno del suo Giubileo.
Il film racconta con filmati d’archivio il dietro le quinte della vita della grande regina. Gli incontri con Nixon per il tè, mentre un principe Carlo di 8 anni le gira intorno in estasi; il momento successivo all’Incoronazione in cui, giovane ed euforica, scendendo dalla carrozza fa quasi cadere la corona o ancora un filmato dove, adolescente, balla libera e felice prima di assumersi la responsabilità che la consegnerà alla storia.
Un tour cinematografico su e giù per i decenni. Giocoso, poetico, divertente, disobbediente, ingovernabile, affezionato, inappropriato e birichino. Una celebrazione.
Roger Michell racconta la storia di Elisabetta.
NOTE DI REGIA
Elisabetta è la monarca britannica più longeva e che regna da più tempo. Da sempre. È il capo di stato donna in carica da più anni nella storia, la monarca vivente più anziana, la regina attualmente sul trono da più tempo, nonché il capo di stato più anziano e in servizio da più anni sulla terra.
Ma… oggi è molto più di ciascuna di queste cose. È una parte saldamente radicata del nostro inconscio collettivo, la materia dei nostri sogni, delle nostre proiezioni, del nostro senso di noi stessi, e di gran lunga è il volto femminile più famoso della storia del mondo. Molte persone sognano la regina più di qualunque altra persona vivente. È la Gioconda, riconoscibile all’istante e tuttavia elusivamente e perpetualmente inconoscibile.
Sta entrando nel suo nono decennio di servizio pubblico.
Non esiste praticamente persona sul pianeta che non sia cresciuto con il suo volto, la sua presenza, la sua immagine costantemente accanto… la sua immagine ovunque, su monete, francobolli e banconote e su strofinacci e tazze e boccali e copertine dei dischi dei Sex Pistol e sporte per la spesa… immagini incontrate, consapevolmente o inconsapevolmente; molte volte al giorno, ogni giorno, ogni anno, decennio dopo decennio. È un cult: come Mao, come Stalin, come Marilyn Monroe. È più famosa dei Beatles. È una fantasia, una funzione della nostra immaginazione… e tuttavia esiste.
Ed è il suo essere apparentemente ordinaria e la sua umiltà e il suo rifiuto di muoversi al passo con i tempi nel suo modo di vestire o nelle sue routine a renderla ancora di più un punto fisso in un caotico firmamento. Ciascuno di noi ha nella sua mente una versione segreta di lei. Che ci piaccia o no, è il suo essere lei ad essere così importante. È la nostra Madre collettiva.
La Madre di ciascuno di noi assomiglia alla Regina. È quel luogo speciale dove possiamo proiettare i nostri più segreti convincimenti: il vuoto perfetto dove ogni cosa è possibile. È una Regina in un castello in una Fiaba. O la Regina che indossa un casco di protezione all’inaugurazione di una fabbrica di riciclaggio.
E non hai bisogno di essere monarchico per avere nella testa la Regina.
Utilizzando gli archivi come una time-machine, costruiremo ritratti e versioni della donna e dell’icona: sfrecciando avanti e indietro attraverso i decenni, campionando musiche needle-drop e un po’ di storia sociale lungo la strada.
E che storia sociale! È quasi incredibile che una donna possa aver vissuto così tanti cambiamenti nello spazio di una vita… ossia, delle nostre vite, i nostri cambiamenti, le nostre esistenze, le nostre storie sociali, ma qui cristallizzate e concentrate e distillate attraverso il prisma di Sua Maestà la Regina.
Persino i materiali d’archivio, la loro consistenza e il loro colore, dagli anni 1930 agli anni 2020: ogni clip sarà come una minuscola esplosione di una capsula di tempo con il profumo del passato.
La Regina che cresce, a cui vengono offerti centinaia di mazzi di fiori, che stringe migliaia di mani…
Come tutto attorno a lei, il tempo e il mondo turbinano come un tifone tropicale: ogni cosa nella tela cambia, assolutamente ogni cosa… Tranne lei. Elisabetta.
Una celebrazione, ma senza giudizio o voce narrante o contraddittorio o teste parlanti o commenti sonori.
Roger Michell
Gallery
NOTE DI PRODUZIONE
Introduzione del produttore – Kevin Loader
Fino alla sua morte improvvisa lo scorso settembre, Roger Michell è stato uno dei migliori registi della scena internazionale. Forse l’eclettismo della sua produzione artistica gli ha spesso impedito di essere considerato un autore, ma come suo produttore per oltre 30 anni e in molti dei suoi film, posso garantire che è stato un autore attento e creativo al pari di tutti gli altri registi che conosco.
Quando la pandemia del COVID-19 ha reso complicata la nostra possibilità di girare il nostro prossimo lungometraggio, mi ha telefonato. “Facciamo un documentario con materiali d’archivio: così potremo lavorarci in questi mesi quando le altre cose sembreranno ingestibili.” Ci siamo accordati per valutare a più riprese alcuni soggetti possibili, molto diversi tra loro, dallo sport (Basil D’Oliviera?) alla musica (Nick Drake?) ai grandi personaggi storici. In cima alla lista di Roger c’era la nostra Regina. Io ero scettico: come trovare un approccio completamente diverso dalla moltitudine di documentari sulla famiglia reale che tutti noi abbiamo visto e che vengono programmati in televisione a scadenza regolare? Ma Roger aveva riflettuto a lungo e, con il suo consueto modo di fare ammiccante e appassionato, mi ha raccontato quello che aveva in mente. Le seguenti note di regia sono quello che mi mandò e sono quello che abbiamo utilizzato per convincere tutti che questo era un film che doveva assolutamente essere fatto.
Realizzando il film – Kevin Loader
La seconda telefonata di Roger Michell è a Joanna Crickmay, la nostra montatrice. Joanna aveva montato l’ultimo documentario di Roger, Un tè con le regine – Quattro attrici si raccontano (There’s Nothing Like a Dame), dunque la loro collaborazione professionale era già consolidata. Inoltre, lei aveva anche condiviso gran parte del mio patrimonio professionale iniziale, avendo lavorato a decine di documentari culturali per la BBC Television.
A quel punto eravamo tutti d’accordo che il passo successivo necessario sarebbe stato la creazione di una squadra di eccellenti ricercatori di materiali d’archivio e produttori, preferibilmente con esperienza nelle centinaia di ore di filmati riguardanti la famiglia reale britannica, e abbiamo trovato queste figure professionali nel brillante duo formato da Emily Thomas e Rebecca O’Connor Thompson. Entrambe avevano già avuto a che fare con le principali filmoteche e vantavano una vasta esperienza nell’attività diplomatica per la cessione delle autorizzazioni di riutilizzo dei materiali presso la BBC e l’ufficio Comunicazioni della Regina.
Joanna e Roger iniziano a ordinare i precedenti documentari realizzati sulla Regina, in particolare quelli che sono riusciti ad ottenere un accesso intimo, personale e inedito. Dopo averli visionati abbiamo contattato i cineasti veterani Edward Mirzoeff e John Bridcut, che ci hanno generosamente dedicato il loro tempo e la loro esperienza e che si sono uniti alla nostra squadra in qualità di consulenti.
L’idea di Roger è sempre stata quella di organizzare il film in capitoli o parti e lentamente i materiali d’archivio, come un universo caotico in fase di raffreddamento, hanno iniziato ad essere attirati verso la loro rispettiva giusta collocazione nel film. Alla fine ci siamo ritrovati con un numero maggiore di capitoli rispetto allo spazio a disposizione e per un po’ di tempo abbiamo giocato a sovvertire l’ordine, ma quello che abbiamo ora è quello che Roger e io avevamo concordato essere il miglior viaggio attraverso l’incredibile vita ed epoca di Elisabetta.
Roger ha concluso il missaggio finale del suono di questo film il giorno in cui è morto; quindi, possiamo dire con assoluta certezza che il film è stato completato in ogni parte da lui. Siamo tutti orgogliosi di averne fatto parte.
CAST TECNICO
Roger Michell – Biografia
Il compianto Roger Michell è stato uno dei più acclamati registi cinematografici, televisivi e teatrali del Regno Unito.
Il suo pluripremiato corpus cinematografico comprende il successo mondiale Notting Hill; Venus, per il quale Peter O’Toole ottiene la sua ultima candidatura all’Oscar; L’amore fatale, tratto dall’omonimo romanzo di Ian McEwan e interpretato da Daniel Craig; Rachel, interpretato da Sam Claflin e Rachel Weisz; Blackbird – L’ultimo abbraccio, interpretato da Susan Sarandon e Kate Winslet; A Royal Weekend, interpretato da Bill Murray e Laura Linney; e due film interpretati da Jim Broadbent, Le Week-end e il recente Il ritratto del Duca, accanto ad Helen Mirren. Tra i suoi lavori realizzati negli Stati Uniti Ipotesi di reato, con Ben Affleck e Samuel Jackson, e Il buongiorno del mattino, interpretato da Harrison Ford, Rachel McAdam e Diane Keaton.
I suoi precedenti documentari comprendono i film BBC sugli attori Harish Patel e Sir Michael Redgrave e il lungometraggio del 2018 Un tè con le regine – Quattro attrici si raccontano (There’s Nothing Like a Dame), una conversazione filmata con Judi Dench, Maggie Smith, Eileen Atkins e Joan Plowright.
Roger ha diretto acclamati programmi televisivi per la BBC, tra i quali la miniserie ‘The Buddha of Suburbia’, tratta dal romanzo “Il Budda delle periferie” di Hanif Kureshi, e un adattamento di ‘Persuasione’ di Jane Austen, che gli valse un BAFTA. Roger conquista un secondo BAFTA per la miniserie per ITV ‘The Lost Honour of Christopher Jeffries’, basata sulle false accuse mosse contro il suo ex insegnante di inglese.
Dopo un iniziale periodo presso il Royal Court Theatre e la Royal Shakespeare Company all’inizio della sua carriera, Roger ha continuato a lavorare regolarmente in teatro, concentrandosi in particolare su nuove opere di autori come Joe Penhall, Nina Raine e Joanna Murray Smith in luoghi come il National Theatre, l’Old Vic e i teatri Royal Court e Almeida.
È morto poco dopo aver completato Elizabeth nel 2021.
Kevin Loader – Produttore – Biografia
Kevin Loader è uno dei più affermati produttori televisivi e cinematografici inglesi e ha prodotto più di dieci film di Roger Michell, tra i quali Venus (per il quale Peter O’Toole ha ottenuto la sua ultima candidatura agli Oscar), il pluripremiato Le Week-end e Rachel, interpretato da Rachel Weisz e Sam Claflin.
Le sue più recenti produzioni comprendono la seconda stagione della serie comica spaziale di Armando Iannucci per HBO Avenue 5, interpretata da Hugh Laurie, Josh Gad, Zach Woods e Rebecca Front; il film di Hettie McDonald The Unlikely Pilgrimage of Harold Fry, interpretato da Jim Broadbent; e Allelujah di Richard Eyre, tratto dalla pièce di Alan Bennett, con un cast che include Judi Dench, Derek Jacobi e Jennifer Saunders.
Tra i precedenti lungometraggi prodotti da Loader ricordiamo La vita straordinaria di David Copperfield, Morto Stalin, se ne fa un altro e In The Loop di Armando Iannucci; Cime tempestose di Andrea Arnold; Nowhere Boy di Sam Taylor Johnson e The Lady In The Van di Nicholas Hytner.
George Fenton – Compositore
George Fenton lavora intensamente nel cinema, in teatro e in televisione. Ha conquistato molteplici premi Ivor Novello, BAFTA, Golden Globe, Emmy e BMI oltre a un Classical Brit e ad essere stato candidato a cinque premi Oscar.
La prima nomination agli Academy Awards risale al 1982, insieme a Ravi Shankar, per il biopic di Richard Attenborough Gandhi. George scriverà la partitura di altri 4 film di Attenborough, compresi Grido di libertà e Viaggio in Inghilterra. Vanta inoltre lunghe collaborazioni con Stephen Frears, Andy Tennant, Nora Ephron, Nicholas Hytner e in particolare Ken Loach per il quale ha composto le musiche di diciotto film. Altri lungometraggi comprendono Le relazioni pericolose, La leggenda del re pescatore, Ricomincio da capo, C’è posta per te, Hitch – Lui si che capisce le donne, The Lady In the Van e più recentemente Un uomo tranquillo, Red Joan, The Secret – La forza di sognare e The United Way.
Tra i suoi lavori per la televisione ricordiamo le serie ‘The Blue Planet’, ‘Pianeta Terra’ e ‘Frozen Planet’. Ha portato in tournée versioni concertistiche di ciascuno dei tre i film in tutto il mondo. Elizabeth – a portrait in part(s) è il secondo film di Roger Michell di cui George compone la colonna sonora. Il primo, Il ritratto del Duca è uscito nei cinema all’inizio del 2022. George descrive Roger come “Un uomo portato per la musica, risoluto, soprattutto generoso e sempre divertente e di compagnia”.
Testo, video e foto da Lucky Red.