Nato a Napoli nel 1968, Aniello Arena inizia a recitare con la Compagnia della Fortezza, una compagnia teatrale composta da detenuti diretti da Armando Punzo. Matteo Garrone lo vorrebbe per il film “Gomorra”, ma, non avendo ancora accesso ai permessi premio, non gli viene concesso di partecipare.

Dopo aver ottenuto il regime di semilibertà, Aniello Arena diventa attore professionista e nel 2012 debutta nel mondo del cinema come interprete del film Reality di Matteo Garrone, che gli vale una candidatura ai David di Donatello come miglior attore protagonista e il Nastro d’Argento. Nel 2013 pubblica un libro autobiografico dal titolo L’aria è ottima (quando riesce a passare), edito da Rizzoli, che scrive assieme a Maria Cristina Olati, mentre l’anno successivo prende parte al documentario Sul vulcano. Nel 2016 recita in Fiore, di Claudio Giovannesi, con Valerio Mastandrea e Daphne Scoccia. Nel 2018 è in Dogman, ancora con la regia di Matteo Garrone, mentre nel 2019 appare in La paranza dei bambini, tratto dal romanzo di Roberto Saviano, e in Fiore gemello di Laura Luchetti. Nel 2020 è il protagonista di Ultras di Francesco Lettieri.

Testo dagli Uffici Stampa Studio Sottocorno, Vision Distribution e del film, Giampaglia Locurcio.