Nuovi scavi archeologici dal sito dell’antica Stabiae. Di recente è emersa la parte terminale del portico superiore, parzialmente scavato e oggetto di ulteriore indagine di questo cantiere, con pitture ancora in situ e ampie sezioni crollate dalle pareti o dal soffitto. Si tratta di reperti preziosi che contribuiscono ad indagare al meglio le dinamiche di distruzione del complesso
Nuove scoperte sulla vita quotidiana a Civita Giuliana, a 700 metri a nord ovest da Pompei, oggetto in questi anni di scavi e importanti studi sul suburbio pompeiano.
Qualche mese fa il Parco archeologico di Ercolano annunciava un nuovo intervento di scavo nell’area dell’antica spiaggia della città vesuviana. Il lido dell’Herculaneum romana, indagato in parte già a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, aveva fornito importantissime informazioni sulla forma urbis, sul fronte della città lato mare e su un cospicuo numero di individui che proprio sulla spiaggia e sotto i fornici hanno trovato la morte durante l’eruzione del Vesuvio.
A Civita Giuliana la scoperta di due corpi di antichi pompeiani travolti dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e da cui sono stati tratti i calchi in gesso, perfezionando così la tecnica inventata e sperimentata per la prima volta dall’allora direttore del sito vesuviano Giuseppe Fiorelli.
Il documentario radiofonico “Lettere dal passato” realizzato da Antonio Federici fa riferimento alle Tavolette Cerate di Ercolano
Gioiello architettonico unico nel suo genere per bellezza e splendore, la Villa dei Papiri di Ercolano non sfuggì al tremendo destino di distruzione che colpì le città vesuviane nel 79 d.C.