Orizzonti Extra
Selezione Ufficiale – in concorso
Toronto International Film Festival
Sezione Contemporary World Cinema

Amanda di Carolina Cavalli

AMANDA, UN FILM SCRITTO E DIRETTO DA

CAROLINA CAVALLI

Unico film italiano a partecipare alla

 Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed anche al Toronto International Film Festival 2022

Amanda di Carolina Cavalli
La locandina del film Amanda di Carolina Cavalli

con

Benedetta Porcaroli, Galatea Bellugi, Michele Bravi, Monica Nappo, Margherita Maccapani Missoni

con la partecipazione straordinaria di Giovanna Mezzogiorno

 

ELSINORE FILM WILDSIDE & TENDERSTORIES in collaborazione con CHARADES e I WONDER PICTURES sono lieti di annunciare che Amanda, originale opera prima della giovane regista Carolina Cavalli, sarà presentato in anteprima internazionale alla 47a edizione del Toronto International Film Festival 2022 (8-18 settembre) all’interno della sezione Contemporary World Cinema e colgono l’occasione per rilasciare l’inedito poster italiano del film.

Come già annunciato, Amanda sarà prima presentato in concorso nella Sezione Orizzonti Extra della 79a Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 Agosto-10 Settembre 2022).

Amanda è l’unico film italiano a partecipare contemporaneamente nel 2022 a questi due importantissimi Festival cinematografici.

Da che si ricorda Amanda, 24 anni, non ha mai avuto amici. È la cosa che desidera di più. Quando scopre che da neonate lei e Rebecca passavano un sacco di tempo insieme, Amanda sceglie la sua nuova missione: convincerla che sono ancora migliori amiche.

Prodotto da Annamaria Morelli e Antonio Celsi per Elsinore Film, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories.

Il film è stato realizzato con il sostegno dei contributi selettivi del MIC, fondo allo sviluppo del FCTP e quello alla produzione del POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte.

Gallery

Note di regia

Quando ho scritto Amanda non è che avessi delle intenzioni particolari, se non quelle di scrivere una bella storia, che è un po’ il tentativo che faccio sempre. Non è che avessi davvero un piano, avevo in testa un personaggio e penso che se tratti con rispetto i personaggi, lo stesso rispetto che hai per le persone in quanto persone, allora non ti devi più preoccupare davvero della storia. E poi non credo che il modo di raccontarla e di scriverla possa essere tanto diverso dal modo di chi la scrive: in questo senso è un sollievo non avere scelta, perché magari non è il modo migliore, ma alla fine è l’unico per sé. Per esempio, ho notato che il film anela spesso alle cose malinconiche, ironiche e sobrie; queste tre insieme, in effetti, sono caratteristiche che ammiro molto.

È chiaro che l’immaginazione abbia dei limiti quando vuole essere rappre-sentata: la realtà, le proprie capacità. Però non ho mai assecondato questi problemi e ne sono felice.

Non ho un grande rapporto con il tempo né con la geografia, infatti, anche se non è esplicito, pure tutti i personaggi in Amanda sono sempre in anticipo e non hanno senso dell’orientamento. Se posso scegliere, mi sento a mio agio a lavorare con la luce che non si sa bene a che ora sia, e con i non-luoghi. Come riferimento, per me ci sono paesaggi che assomigliano più di altri a paesaggi interiori, o almeno che io riconosco così e preferisco: la brughiera, i posti suburbani del Mid -West, come mi immagino le periferie di Tokyo, dalle foto che ho visto perché in realtà non ci sono mai stata, eccetera. Mi dispia-cerebbe non poterli mettere insieme, uno accanto all’altro, solo per rispettare una geografia vera, che tanto non appartiene al mondo del film.

Carolina Cavalli

Carolina Cavalli è nata a Milano e lavora come sceneggiatrice e regista. Nel 2017 vince il San Francisco Film Society Rainin Filmaking Grant come co-sce-neggiatrice per il film Fremont (Babak Jalali, 2022).

Nel 2018 vince il premio Solinas Experimenta Serie e gira il pilota Mi Hanno Sputato nel Milkshake (Rai Fiction, Premio Solinas, Tapeless Film) come sce-neggiatrice e co-regista. Dal 2018 lavora come staff-writer e co- sceneggiatri-ce per serie tv e per lungometraggi indipendenti (supportati da Mibact, MEDIA / Creative Europe Grant, Rai Cinema Development fund, …). Nel 2021 realizza il suo primo lungometraggio Amanda. Nell’autunno 2022 uscirà il suo primo romanzo, Metropolitania (Fandango).

Benedetta Porcaroli

Benedetta Porcaroli nasce ventidue anni anni fa a Roma. Nel 2015 la prima esperienza con la recitazione: viene selezionata per il ruolo di Federica nella fiction televisiva “Tutto può succedere”, remake italiano di “Parenthood”, in onda su Rai1, che interpreterà per tutte e tre le stagioni.

Il 2016 è l’anno dell’approdo al grande schermo: è la figlia ribelle di Kasia Smutniak e Marco Giallini nel film “Perfetti sconosciuti”, con la regia di Paolo Genovese. Successivamente il regista Francesco Falaschi le affida il ruolo di Giulietta nel film “Quanto basta” (2018) e Christian Marazziti quello di Stella nel film “Sconnessi” (2018).

Ancora per la TV è protagonista di puntata nella serie “Non uccidere 2” (2017) in onda su Rai3 e protagonista della serie Netflix “Baby” per la regia di Andrea De Sica e Anna Negri, mentre al cinema è nel 2018 sempre protagonista, a fianco di Barbora Bobulova e Alessio Boni, del film “Tutte le mie notti” presen-tato alla Festa del Cinema di Roma.

Nel 2020 è stata la protagonista, insieme a Vittoria Puccini, del film di grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo di “18 Regali”, per la regia di Francesco Amato e prodotto da Lucky Red, mentre è appena andata in onda la terza e ultima stagione di “Baby”, sempre con la regia di Andrea De Sica e Letizia Lamartire. L’abbiamo da poco vista al cinema come protagoni-sta ne “La scuola cattolica”, regia di Stefano Mordini, presentato al recente Festival di Venezia, e in “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi a fianco di un importante cast tutto al femminile tra cui Margherita Buy, Ornella Vanoni e Micaela Ramazzotti.

Ha da poco finito di girare il film “Il Colibrì”, regia di Francesca Archibugi, in cui interpreta la figlia di Pierfrancesco Favino e il film che la vede protagoni-sta assoluta “Amanda”, una co-produzione italo-francese.

Galatea Bellugi

Galatea Bellugi nasce nel 1997 a Parigi, da padre italiano, scenografo e attore per il palcoscenico, e madre danese, costumista teatrale e cinemato-grafica. Saranno proprio loro ad introdurla nel mondo dell’arte drammatica portandola a recitare al Théâtre du Soleil, diretta dalla grandissima Ariane Mnouchkine, prima in “Le Dernier Caravansérail (Odyssées)” nel 2003 e poi in “Les Éphémères”, nel 2008.

Il debutto cinematografico avviene nel 2005, quando viene scelta per un piccolo ruolo in “Les yeux clairs”. Seguirà poi, nel 2006, una parte nella serie tv francese “Sable Noir” e, nel 2010, un ruolo nel cortometraggio “Opale plage”. Nel 2011 torna al cinema con “Elle ne pleure pas, elle chante”. Dopo tre anni, parteciperà invece alla ripresa cinematografica dello spettacolo teatrale “Les Naufragés du Fol Espoir”.

Il suo grande debutto da protagonista arriva nel 2015, quando viene scelta da Guillaume Senez in “Keeper” e sarà il personaggio di Mélanie a farle ottenere il Prix d’interprétation féminine al Festival International du film di Marrakech. L’anno seguente, recita per Katell Quillévéré in “Riparare i viventi”, mentre nel 2017, il Premio Oscar Gabriele Salvatores la sceglie per “Il ragazzo invisi-bile – Seconda generazione”, dove interpreta Natasha. Nello stesso anno lavora anche in “L’apparition” di X. Giannoli e l’anno successivo in “Une jeunesse dorée” di Eva Ionesco.

Nel 2017 viene nominata come ‘Révélations’ ai César per il film “Keeper” e nominata ai César nel 2019 per “L’apparition” come “Espoir – Most Promi-sing Actress”.

Nel 2020 è tra i protagonisti del divertentissimo film “Tralala” di Arnaud Larrieu e Jean- Marie Larrieu, presentato anche a Cannes 2021 nella sezione ufficiale.

Per l’Italia e ad inizi 2022 sarà ancora in sala con “Diario di spezie” di Massi-mo Donati, e “Amanda” di Carolina Cavalli.

Alla carriera cinematografica alterna quella universitaria, laureandosi nel 2021 in Relazioni internazionali all’Università di Copenaghen.

Michele Bravi

Michele Bravi, cantautore umbro nato nel 1994 a Città di Castello, inizia a farsi conoscere al grande pubblico nel 2013.

Quattro anni più tardi sale per la prima volta sul palco del Teatro Ariston, in gara alla 67° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Il Diario degli Errori”, certificato doppio disco di platino, che anticipa l’album “Anime di Carta”, disco d’oro, tra i 10 più venduti del 2017.

Michele è stato tra i protagonisti della scena musicale del 2021 che si è aperto con l’uscita de “La Geografia del Buio”. Del disco, che ha debuttato #1 nelle classifiche Fimi/Gfk degli album e dei vinili, è stata pubblicata l’exte – nded version il 12 novembre, contenente in aggiunta rispetto all’originale i brani “Cronaca di un tempo incerto” e “Falene”, nata dalla collaborazione con l’artista internazionale multiplatino Sophie and The Giants. La release dell’extended version è stata anticipata dal videoclip ufficiale del singolo “Cronaca di un tempo incerto”, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

I brani de “La Geografia del Buio” e alcuni dei suoi successi precedenti sono stati protagonisti del tour estivo e autunnale grazie al quale Michele ha calcato i palchi dei principali festival, teatri e club italiani.

Quest’anno ha partecipato alla 72° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Inverno dei fiori”, certificato disco d’oro.

Come attore ha partecipato nel 2021 al film “Amanda”per la regia di Carolina Cavalli e alla serie tv per Amazon Prime “Monterossi”, con la regia di Roan Johnson; mentre nel 2019 ha interpretato un ruolo nella seconda serie de “La Compagnia del Cigno” regia di Ivan Cotroneo.

Giovanna Mezzogiorno

Figlia degli attori Vittorio Mezzogiorno e Cecilia Sacchi, lavora per due anni a Parigi nel workshop teatrale del regista britannico Peter Brook. Nel 1995 debutta sul palcoscenico parigino dello storico Théâtre des Bouffes du Nord con lo spettacolo Qui est là, una ricerca teatrale creata e diretta da Peter Brook tratta dall’Amleto di Shakespeare e testi di Artaud, Brecht, Craig, Mayerhold, Stanislavski e Zeami. Per questa interpretazione riceve il Premio Coppola-Prati 1996. Il debutto cinematografico arriva con il film Il viaggio della sposa di Sergio Rubini. Da quel momento il cinema la cerca con costan-za e la trova in film quali Del perduto amore di Michele Placido, che le vale un Nastro d’Argento, un Ciak d’Oro e un Premio Pasinetti come migliore attrice protagonista, Asini di Antonello Grimaldi, Un uomo perbene di Maurizio Zac-caro e Tutta la conoscenza del mondo di Eros Puglielli.

Il grande successo arriva con L’ultimo bacio di Gabriele Muccino nel quale interpreta con grande intensità la partner tradita di Stefano Accorsi. Nel 2002 accetta un ruolo difficile interpretando Ilaria Alpi per la regia di Ferdinando Vicentini Orgnani, vincendo un Nastro d’Argento come miglior attrice prota-gonista. Con il successivo La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek raccoglie consensi da critica, pubblico e dai votanti dei maggiori premi artistici che le permettono di ricevere un David di Donatello, un Nastro d’Argento,un Globo d’Oro e il Best Actress Award al Karlovy Vary International Film Festival. Nel 2003 vince un altro Nastro D’Argento grazie al film L’amore ritorna di Sergio Rubini. Il 2004 segna un ritorno al teatro con lo spettacolo 4.48 Psychosis di Sarah Kane per la regia di Piero Maccarinelli. Dopo la commedia francese Il club delle promesse, Giovanna Mezzogiorno recita nel dramma di Cristina Comencini che finisce nella cinquina dei candidati all’Oscar come miglior film straniero. Oltre al successo internazionale del film, l’interpretazione per La bestia nel cuore vale all’attrice la Coppa Volpi per la miglior interpretazio-ne femminile al 62° Festival di Venezia. È protagonista di Lezioni di volo di Francesca Archibugi e di Notturno Bus di Davide Marengo, mentre nel 2007 recita in inglese accanto a Javier Bardem L’amore ai tempi del colera di Mike Newell, tratto dall’omonimo e celebre romanzo di Gabriel garcia Marquez. Seguono L’Amore non basta di Stefano Chiantini, Palermo Shooting di Wim Wenders e Vincere di Marco Bellocchio. Quest’ultimo consegna all’attrice un nuovo Nastro d’Argento e un nuovo Globo d’Oro come migliore attrice prota-gonista, oltre che un Silver Hugo for Best Actress al 45° Chicago International Film Festival e il National Society of Film Critics Award for Best Actress.

È produttrice e voce narrante di Negli occhi, documentario sul padre Vittorio diretto da Daniele Anzellotti e Francesco Del Grosso. Successivamente par-tecipa ai film La prima linea di Renato De Maria (2009), Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo (2010), Vinodentro di Ferdinando Vicentini Orgnani (2012), I nostri ragazzi di Ivano De Matteo. Nel 2016 è la voce Kaa il serpente de Il libro della giungla, la versione live action firmata Disney, ed è nel cast di Come diventare grandi nonostante i genitori di Luca Lucini.

Recentemente è stata insignita, dal Ministero della Cultura francese, Cheva-lier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Nel 2017 la vediamo diretta da Gianni Amelio in La tenerezza, da Ferzan Özpetek in Napoli velata e sul palcosceni-co per la tournée teatrale con lo spettacolo Sogno d’autunno di Jon Fosse per la regia di Valerio Binasco. Nel 2019 è protagonista di Tornare di Cristina Comencini.

Ha recentemente ultimato le riprese rispettivamente di Educazione Fisica di Stefano Cipani e di Amanda di Carolina Cavalli.

Testo, video e foto da Echo Group.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It